
Nonostante un contesto economico e geopolitico impegnativo, il quarto trimestre del 2023 ha mostrato segnali di ripresa per gli investimenti nel settore immobiliare in Italia. Lo dicono i dati dell’ultimo report di Jll, secondo cui gli investitori continuano ad essere interessati ad asset immobiliari di qualità, con particolare riferimento a logistica e uffici in locazione. Le previsioni per il 2024 sono per un mercato stabile e una maggiore prevedibilità delle condizioni nel 2024, oltre a un'inflazione più bassa e all'avvio del ciclo di riduzione dei tassi di interesse. L'incertezza geopolitica globale continuerà a pesare sull'attività di investimento, ma a un ritmo minore. Centrale sarà l’attenzione ai criteri Esg.
Contesto macroeconomico italiano
L'economia globale, secondo Jll, è stata più resiliente di quanto previsto nel 2023. Le stime per l'economia italiana indicano una crescita media del PIL del +0,7% nel 2023, con una produzione industriale al -2,3% e un calo dell'inflazione al 5,9%. I tassi di interesse elevati e i costi di finanziamento, uniti all'incertezza economica hanno influenzato i prezzi e il sentiment in tutti i settori nel 2023, portando a un rallentamento delle attività di investimento immobiliare commerciale nei mercati dell'EMEA.
Investimenti immobiliari in Italia: tutti i settori
In Italia, dopo una performance record nei primi tre trimestri del 2022, i successivi quattro trimestri fino al terzo trimestre del 2023 sono stati influenzati da un atteggiamento di attesa da parte degli investitori. Il quarto trimestre del 2023 ha mostrato alcuni segni iniziali di ripresa con una variazione del +19% anno su anno. Il settore Industrial and Logistics ha mantenuto la sua posizione come primo asset nel mercato degli investimenti immobiliari italiani, con il 30% del volume totale degli investimenti. La crescente quota di volumi degli hotel è degna di nota, mostrando un buon interesse per gli hotel situati nelle principali città italiane e destinazioni turistiche, confermando i solidi fondamentali del settore dell’hospitality. Il settore degli uffici si è contratto in termini di allocazione di risorse, nonostante i solidi fondamentali degli occupanti. Milano è rimasta il principale obiettivo delle attività, con una forte presenza di capitale privato focalizzato su prodotti principali. Il settore living si distingue con una quota crescente del volume totale, con un significativo interesse degli investitori per i settori PBSA (Purpose-Built Student Accommodation), Build-to-Rent e Built-to-Sell.

Immobiliare in Italia, le previsioni 2024
Nonostante le condizioni rimarranno in generale impegnative nel 2024, Jll si aspetta una maggiore stabilità e prevedibilità, oltre a un'inflazione più bassa e all'avvio del ciclo di taglio dei tassi di interesse alla fine del 2024. L'incertezza geopolitica è in aumento e si prevede una condizione di crescita economica più lieve ma con un impatto più limitato a livello più ampio. Le proiezioni per l'economia italiana indicano una crescita media del PIL del +0,5% nel 2024, con una produzione industriale al +0,8% e previsioni di inflazione in diminuzione al 2,2%.
L'incertezza geopolitica globale continuerà a pesare sull'attività di investimento immobiliare nel 2024, con variazioni nelle performance tra tipologie di proprietà e mercati. Le aspettative sono per un miglioramento dell'attività nel settore della logistica, con un crescente focus su Data Centres, Living e Hotels. Inoltre, i centri commerciali fuori città stanno attirando l'interesse degli investitori su determinati schemi dominanti. Si prevede che i rendimenti prime si stabilizzeranno al culmine del ciclo e che la crescita degli affitti si attenuerà con il ridursi dell'inflazione.
I trend di sviluppo nel 2024
Centrali per l’immobiliare nel 2024 saranno gli asset di alta qualità di grado A con eccellenti metriche di sostenibilità. Il modello di lavoro ibrido è ormai consolidato, quindi il “return to office”migliorerà la presenza e l’occupazione degli uffici. Milano mostra già tassi di RTO più elevati (85%) rispetto ad altri mercati dell'UE e soprattutto rispetto agli Stati Uniti. Per l'attività di locazione degli uffici, è attesa una tendenza diffusa nel mercato verso consolidamenti aziendali, razionalizzazione degli spazi in linea con le strategie RTO, aumento delle sottolocate, ricollocazione degli spazi di qualità superiore e maggiore attenzione agli obiettivi di sostenibilità entro il 2030 man mano che si avvicina la scadenza. Le posizioni centrali e meglio collegate continueranno ad essere le più ricercate.
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