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Prosegue l'impegno del governo per riformare il mercato del lavoro. Nel corso dell'incontro con le parti sociali sui decreti attuativi del jobs act, il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha fatto sapere che il contratto a tempo determinato manterrà il tetto di durata a 36 mesi, che il contratto di somministrazione e il lavoro a chiamata resteranno tra le tipologie contrattuali utilizzabili e che - in merito alle collaborazioni - non sarà possibile fare nuovi contratti co.co.pro.

Poletti ha sottolineato che si tratta degli orientamenti del suo dicastero e che, non essendoci ancora stata discussione in sede di consiglio dei ministri, è possibile che vengano poi tradotti diversamente

Contratto a termine - in merito al tetto di 36 mesi per il contratto a tempo determinato, ricordiamo che il governo stava prendendo in considerazione la possibilità di ridurre la durata dei contratti a tempo determinato da 36 a 24 mesi, riducendo da 5 a 3 il numero massimo delle proroghe

Co.co.pro. - Per quanto riguarda, invece, lo stop a nuovi contratti co.co.pro., nel periodo transitorio - che potrebbe essere fissato al 1° Gennaio 2016 - gli attuali co.co.pro. Verranno portati a scadenza, in attesa di una ridefinizione del confine tra lavoro autonomo e lavoro subordinato

A margine dell'incontro, poletti ha spiegato: "pensiamo di fare un'operazione che blocca la possibilità di fare nuove collaborazioni a progetto e su quelle che ci sono bisogna cercare di trovare una modalità di gestione della transizione"

Quel che è certo, intanto, è che il cdm di venerdì 20 febbraio darà il via libera definitivo al contratto a tutele crescenti e a quello sui nuovi ammortizzatori sociali, esaminerà poi i decreti attuativi sulle tipologie contrattuali e sull'agenzia delle ispezioni da trasmettere in parlamento per il parere

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