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Nel primo semestre del 2015 è stato registrato un deciso aumento della quota di pensioni di anzianità/anticipate erogate dall’Inps. A renderlo noto lo stesso Istituto di previdenza tramite il nuovo osservatorio “Monitoraggio flussi pensionamento – decorrenti”.

L’aumento considerevole del peso della componente anzianità sulle pensioni anticipate nel primo semestre di quest’anno rispetto al 2014 è stato registrato sia nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, che passa dal 22 al 34%, sia nella gestione dei lavoratori autonomi, dove la percentuale sale dal 17 al 25%.

Come spiegato dall’Inps, “l’incremento rilevato dipende essenzialmente dalla nuova normativa introdotta con la legge 214/2011 che, come noto, ha causato un blocco dei pensionamenti di anzianità incrementando notevolmente i requisiti contributivi per il diritto alla pensione anticipata e in seguito alla quale, pertanto, solo ora un numero consistente di soggetti ha potuto raggiungere la maggiore anzianità richiesta per questo tipo di trattamento”.

Per quanto riguarda le donne, è stato registrato un notevole incremento dei trattamenti di anzianità correlati alla scelta dell’opzione donna.

In base alla rilevazione effettuata dall’Inps al 2 luglio 2015, relativa alle pensioni con decorrenza nell’anno 2014 e nei primi due trimestri del 2015, risultano liquidati nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti 256.580 trattamenti con decorrenza 2014 e 140.106 con decorrenza nel primo semestre 2015. Per quanto riguarda il complesso delle gestioni dei lavoratori autonomi, sono state liquidate, rispettivamente, 164.309 pensioni con decorrenza 2014 e 86.716 con decorrenza nel primo semestre 2015. Si registrano, inoltre, 48.946 assegni e pensioni sociali liquidati con decorrenza nel 2014 e 24.287 con decorrenza nel 2015.

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