Con l'approvazione della legge di Bilancio 2019 sono state introdotte importanti misure in tema di pensioni, lavoro, fiscalità e detrazioni per la casa. Scopriamo le novità che ci aspettano quest'anno grazie all'utile e semplice guida di idealista/news
La legge di bilancio 2019, e il decreto collegato, hanno portato importanti novità in tema di pensioni. Su tutte quota 100 e pensione di cittadinanza, oltre a opzione donna, lo scivolo per i lavoratori precoci e l'innalzamento delle minime. Ecco tutte le misure
Non solo reddito di cittadinanza e quota 100. Il decreto legge da poco approvato porta buone notizie anche per i pensionati in difficoltà economica. In primavera verrà erogata anche la pensione di cittadinanza. Vediamo i dettagli per capire i requisiti, come funziona e quando entra in vigore
Da quest’anno, con la legge di Stabilità, il cumulo dei contributi è stato esteso ai lavoratori autonomi e al raggiungimento della pensione anticipata. Vediamo quali sono le novità
Lo scorso 30 settembre è scaduto il termine entro il quale il governo poteva decidere se rinnovare il regime di pensione anticipata per le donne tramite l’Opzione donna. Entro tale data, infatti, l’esecutivo deve trasmettere alle Camere una relazione basata sul monitoraggio effettuato dall’Inps relativo agli oneri previdenziali da sostenere per finanziare la misura. La questione al momento è irrisolta
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha confermato la proroga dell’opzione donna 2016. Rispondendo a una interrogazione parlamentare sollevata da Maria Luisa Gnecchi nel corso del question time alla Camera dei Deputati, il titolare del dicastero di via Veneto ha detto sì all’estensione del regime sperimentale
Il decreto che disciplina le modalità di riconoscimento del part-time agevolato, introdotto da una norma contenuta nella legge di Stabilità 2016, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e acquisterà efficacia il 2 giugno. La misura intende promuovere un principio di uscita graduale dall’attività lavorativa
Il 20 maggio parte in forma sperimentale il part time agevolato per i lavoratori prossimi alla pensione, così come previsto dalla legge di Stabilità 2016. A confermarlo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, con un videomessaggio inviato a Napoli alla Giornata nazionale della previdenza
Novità sul fronte caldo delle pensioni. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha firmato il decreto sul part-time agevolato in uscita per i lavoratori prossimi alla pensione, che dà attuazione alla norma introdotta nella legge di Stabilità del 2016. Vediamo di cosa si tratta
La legge di Stabilità 2016 ha previsto la possibilità di accedere all’opzione part time per la pensione. Vediamo in che modo è possibile ottenere il beneficio e quali categorie di lavoratori e aziende sono legittimati a richiederlo
Approvata dal governo e in pieno iter parlamentare, la legge di stabilità 2016 contiene importanti novità per i lavoratori, le aziende e i proprietari di casa.
Mentre il governo è al lavoro per cercare di introdurre le misure di flessibilità in uscita nella prossima legge di Stabilità, nell’audizione alla Commissione lavoro della Camera l’Istat ha fatto sapere che la platea dei potenziali destinatari di tali interventi sono quasi due milioni, due terzi dei quali uomini
In attesa di scoprire cosa ha intenzione di fare il governo sul fronte previdenziale, è bene ricordare che esistono strumenti tramite i quali mettere insieme il maggior numero di anni utili per raggiungere i requisiti minimi e accedere alla tanto desiderata pensione. Si tratta del riscatto, del cumulo, della ricongiunzione e della totalizzazione
Il nodo pensioni è più che mai difficile da sciogliere. Dalle pagine dell’Unità il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha fatto sapere: “Ho chiesto ai ministri Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti di individuare un meccanismo per consentire più flessibilità in uscita. Spero che riusciremo a trovare un primo rimedio già con la Stabilità”
Almeno per quest’anno Palazzo Chigi ha chiarito che sul fronte delle pensioni si deve dire addio all'ipotesi di consentire flessibilità in uscita.
Il governo è già a lavoro sulla nuova legge di stabilità per il 2016 che conterrà misure molto attese come una parziale riforma delle pensioni, il taglio delle tasse sulla casa o la proroga del bonus casa.
Quello relativo alla riforma delle pensioni è uno dei temi più caldi che il governo dovrà affrontare. La parola d’ordine sembra ormai essere “flessibilità”. E anche l’ex ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha fatto sapere che è giunto il momento di reintrodurre un po’ di flessibilità, senza però trasferire nuovamente il costo sulle generazioni giovani e future. L’ipotesi in esame è permettere ai lavoratori di lasciare la propria occupazione un po’ prima, accettando però un assegno più basso
Nel primo semestre del 2015 è stato registrato un deciso aumento della quota di pensioni di anzianità/anticipate erogate dall’Inps. A renderlo noto lo stesso Istituto di previdenza tramite il nuovo osservatorio “Monitoraggio flussi pensionamento – decorrenti”
Con l’obiettivo di rispettare quanto stabilito dalla sentenza 70/2015 della Corte costituzionale, il governo ha pensato a un rimborso quasi integrale per le più basse fra le pensioni coinvolte dal blocco-Monti e decrescente a mano a mano che l’assegno cresce, in base a una progressione che azzera l’arretrato quando il lordo mensile arriva a 3.200 euro al mese. Ma ecco le novità annunciate
Il dibattito in tema di previdenza è aperto. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha fatto sapere che il governo Renzi rimetterà mano alla riforma Fornero sulle pensioni all’interno della prossima legge di Stabilità
Chi decide di andare in pensione nel 2015 deve fare i conti con le numerose novità che sono state introdotte negli ultimi anni nel sistema pensionistico italiano.
Si torna a parlare dei docenti cosiddetti "quota 96", ovvero gli "esodati della scuola". Una sentenza emessa dal tribunale di Salerno e un emendamento alla legge di stabilità con cui si chiede l'accesso alla pensione dal 1° Settembre 2015 potrebbero smuovere qualcosa. Vediamo perché
Solo chi ha la doppia pensione inps-inpdap (circa 800.000 persone) dall'anno prossimo riceverà l'assegno il 10 del mese, per gli altri (15 milioni di persone) le cose non cambieranno. A precisarlo l'istituto di previdenza in seguito alla novità introdotta dalla legge di stabilità, che ha scatenato la dura reazione dei sindacati
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