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Su 15 economie del Vecchio Continente l’Italia è il Paese che se la cava peggio quanto a stipendi. Secondo l’indagine “Global 50 Remuneration Planning Report” di Willis Towers Watson, a livello europeo il nostro Paese è in fondo alla classifica media delle retribuzioni. Soprattutto per quanto riguarda i salari d’ingresso, per i quali si parla di una media pari a 27.400 euro annui.

La ricerca contiene rilevazioni di mercato su retribuzione e benefit relativi a 50 posizioni organizzative in 60 Paesi. Per quanto riguarda i salari dei neolaureati l’Italia è ultima, con un distacco rispetto alla Spagna (che occupa la penultima posizione) del 12%. Va un po’ meglio se si guarda alle retribuzioni dei manager intermedi, dove si posiziona all’11esimo posto, con una media che sfiora i 71.000 euro, seguita da Francia, Svezia, Finlandia e Spagna.

Rispetto al 2015, il Regno Unito è il Paese che ha registrato il progresso più forte posizionandosi al quarto posto per quanto riguarda i middle management e al 12esimo per gli entry level (nel 2014 era rispettivamente al settimo e al 13esimo posto).

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