Un report fotografa il mestiere dell'agente al tempo del covid
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Professione agente immobiliare: verso nuovi modelli tra reti e innovazione
GTRES

Spazio alle formule flessibili e ai nuovi modelli di business per il mestiere di agente immobiliare. Al convegno virtuale Sinergie 2020, organizzato dal consulente Gerardo Paterna, la presentazione del report “Reti e aggregazioni immobiliari” ha fotografato lo stato di salute dei network professionali nell’anno del covid.

Nonostante la contrazione delle compravendite, -15,5% nel primo trimestre e -27,2% nel secondo trimestre del 2020, il numero di operatori immobiliari in assoluto è cresciuto e giunto quest'anno al numero record di 49.396 (+6,88% rispetto al 2019), a dimostrazione che il mercato del lavoro in ambito immobiliare rimane attrattivo e a prova di pandemia.

Professione agente immobiliare: verso nuovi modelli tra reti e innovazione
Reti e aggregazioni immobiliari
"Il settore immobiliare dei servizi è ricco ed ha ampi spazi di crescita, - sostiene Gerardo Paterna. - Per garantire prosperità nel lungo periodo serve l'adozione massiva di digitale ed un focus sui giovani. L'agente immobiliare ha un'età media compresa tra i 45 ed i 50 anni, bisogna puntare a ridurre questi numeri studiando percorsi di inserimento riservati a giovani con almeno 25 anni di età. Per fare questo bisogna comunicare con un gruppo di persone che ha abitudini e valori che gli operatori immobiliari devono imparare a conoscere. Senza giovani e senza digitale riduciamo le opzioni di crescita".

Professione agente immobiliare: verso nuovi modelli tra reti e innovazione
Reti e aggregazioni immobiliari
Tuttavia, l'aggregazione non riesce ancora a "vendersi" agli agenti come  rimedio per tutte le stagioni. Sul fronte delle reti, infatti, la crescita è stata modesta, con un +3,88% (e un +6,63% nel numero di operatori). La correlazione, però, tra la crescita del franchising e l’andamento delle compravendite fa pensare che si investa sull’aggregazione solo quando il trend immobiliare è positivo, mentre l’elemento rete dovrebbe essere percepito come protezione contro i danni di una contrazione di mercato ed essere appetibile soprattutto in tali frangenti. I numeri mostrano che così non è, e che c’è quindi bisogno di soluzioni innovative, di coesione di metodo e di un incremento di visione e sperimentazione. Il settore è sempre frammentato e bisognoso di progetti aggregativi con una visione di lungo periodo per poter competere in un mercato globalizzato.

Professione agente immobiliare: verso nuovi modelli tra reti e innovazione
Reti e aggregazioni immobiliari
La maggioranza degli agenti resta invece indipendente mentre nuovi modelli aggregativi, trasversali (senza marchio) o che si ispirano al multilevel marketing, si fanno spazio e provano ad inserirsi in praterie di opportunità.

Tra i format aziendali alternativi al franchising immobiliare tradizionale sono stati rilevati 2.843 intermediari professionali rispetto ai 2.920 del 2019 ed ai 2.959 del 2018. Si tratta di un fenomeno di collaborazione trasversale, a prescindere quindi dal brand di appartenenza. Rimane un fenomeno importante nella missione, ma senza attesa di scalabilità nell’immediato.

Quanto ai costi dell’intermediazione attraverso piattaforme digitali, secondo Paterna  "Il digitale non deve costare poco, piuttosto deve garantire più velocità, più sicurezza, più trasparenza. L'antagonismo tra digitale e tradizione si risolve solo con la convergenza, dove con la tecnologia si può creare un flusso di lavoro integrabile nella normale operatività. I modelli agenziali 100% digitali non possono garantire sostenibilità economica e scalabilità. Basta verificare i fatturati per distinguere un'azienda che funziona rispetto alla narrazione del momento".

Lo scenario è comunque molto interessante, c’è spazio infatti per nuovi modelli che necessitano di flessibilità e delocalizzazione rispetto al business iperlocale della classica agenzia immobiliare. Occorre riflettere sul futuro dell'aggregazione, giacché le sfide del contesto digitale e l'avvento di nuovi protagonisti nel settore immobiliare dei servizi, non sono affrontabili, per dimensione economica e tecnologica, col solo impegno e la responsabilità del singolo.

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