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Approvato il 5 maggio scorso con il decreto sviluppo, il cambiamento del calcolo dei tassi di usura sui prestiti prevede che "aumentino di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non puó essere superiore a otto punti percentuali" ma questo cosa significa agli effetti pratici? e che conseguenze ha?

Secondo il calcolo effettuato dal centro tutela consumatori e utenti, l'effetto pratico è che: le soglie di usura aumentano e le conseguenze sono prestiti più cari per tutti

A parte un unico caso (quello nei crediti di revolving sotto i 5.000 euro: per questa operazione viene ridotto di 0,41% alla soglia di 18,945), per le restanti operazioni le conseguenze del cambiamento sono un regalo alle banche

Ad essere colpiti in modo "percettibile" scrive il centro tutela dei consumatori, saranno i mutui ipotecari a tasso fisso, che aumentano del 2,7%, quella per i mutui variabili-indicizzati di ben 3,2%

Le conseguenze per i mutuatari sono che per un mutuo di 100mila euro con durata di 20 anni la rata mensile massima permessa in teoria potrebbe aumentare di 540 euro per i nuovi mutui a tasso fisso, e di ben 565 euro per i nuovi mutui a tasso variabile

La norma è giá percettibile rispetto al mese precedente all'approvazione della norma: i tassi medi applicati per i mutui fissi sono aumentati dello 0,5%

Secondo walther andreaus, direttore del ctcu: "un aumento dei tassi teoricamente ammissibile nell'ordine del 2 o 3% non è sostenibile per le famiglie"

L'approvazione del decreto ancora non è definitiva, passerà in senato in questi giorni per avere il voto definitivo, in ogni caso pare che la conversione in legge sia scontata

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8 Luglio 2011, 16:59

Tanto per farvi capire chi comanda...

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