Interessanti segnali di fiducia per il settore mutui nel mese di novembre, pur in uno scenario economico complesso. In particolare l’outlook Abi e l’analisi Experian evidenziano un andamento positivo con performance migliori rispetto al primo lockdown.
L’outlook Abi sui mutui
Secondo quanto si legge nell’outlook mensile di Abi, a novembre la dinamica dei finanziamenti alle famiglie è risultata in lieve aumento rispetto al mese precedente per la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni (+2,1% la variazione annua; +2,0% nel mese precedente). Nel secondo trimestre del 2020 la quota di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo ipotecario ha più che recuperato il calo del periodo precedente (al 75,2% dal 66,9%). Il rapporto fra l’entità del prestito (relativo al flusso) e il valore dell’immobile è risultato pari 76,8%.
Nel terzo trimestre del 2020, sempre secondo quanto rilevato da Abi, le politiche di offerta applicate ai prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno registrato un moderato irrigidimento in linea con il peggioramento delle prospettive economiche generali e con un calo della tolleranza al rischio. Le banche hanno lievemente allentato i termini e le condizioni generali applicati sui finanziamenti alle imprese, mentre quelli sui mutui alle famiglie sono rimasti stabili. È tornata poi ad aumentare la domanda di mutui delle famiglie per effetto del supporto proveniente dalla riduzione del livello generale dei tassi di interesse.
Per il trimestre in corso gli intermediari prevedono che le politiche di offerta registreranno un nuovo contenuto irrigidimento per le famiglie. La domanda di mutui da parte delle famiglie rimarrebbe sostanzialmente invariata.
Quanto ai tassi di interesse sui mutui, secondo Abi a novembre 2020 il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni era pari a 1,26%, invariato rispetto al mese precedente. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui il 91,2% erano mutui a tasso fisso (90,3% il mese precedente).
L’analisi mutui di Experian
Secondo il più recente Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights pubblicato da Experian, relativo al mese di novembre, in confronto a ottobre le richieste di mutui segnano un aumento del 3% certificato anche dal rapporto con ottobre 2019, che è al +14%. A trainare la domanda la cosiddetta generazione X (i nati tra il 1960 e il 1980), responsabili del 49% del totale. Si tratta di un segnale sicuramente positivo nonostante condizioni macroeconomiche che rimangono di incertezza. Nel corso del primo lockdown, tra febbraio e marzo di quest’anno, il calo era stato del 3,8%.
Su questo dato influisce in positivo l’andamento del mercato immobiliare, con un generale incremento delle compravendite registrato a partire da settembre, ulteriormente amplificato dall’incremento delle surroghe, spinte dai tassi favorevoli.
“I dati riscontrati nel corso di questo mese possono essere interpretati con cauto ottimismo, nonostante la situazione di generale incertezza che stiamo ancora vivendo e le attuali chiusure regionali, - dichiara Armando Capone, Chief Commercial Officer di Experian. - Se i mutui riscontrano un incoraggiante segno positivo spinti dal dinamismo del mercato immobiliare, anche i prestiti mostrano dati migliori rispetto al primo lockdown”.
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