Le nostre città hanno bisogno di respirare. E possono farlo se si affianca alla pianificazione urbanistica una attenta pianificazione energetica, che può creare delle vere città smart a partire da interventi mirati e capillari sui singoli edifici, rendendoli sostenibili per una efficienza energetica a lungo termine. Carlo Magnoli, presidente di Magnoli and Partners (società di Edison Next) spiega a idealista/news quali sono le potenzialità della pianificazione energetica delle città del futuro.
“Le città sono i luoghi dove gli umani si aggregano”, osserva Magnoli, “e quindi il loro futuro sostenibile è fondamentale. Purtroppo la città spesso, col suo inquinamento e spreco di risorse, è invece proprio il luogo dove si crea insostenibilità. L’obbiettivo deve essere recuperare le aree di insostenibilità e inefficienza, i cosiddetti brown fields, e convertirli in aree di sostenibilità ed efficienza per rigenerare il territorio creando ecosistemi pieni di opportunità per il futuro”.
Come pianificare la città sostenibile?
Uno studio Edison Next descrive le potenzialità della pianificazione energetica quando accompagna la pianificazione urbanistica. Normalmente la pianificazione urbanistica fa attenzione alle normative edili, e per gli impianti si fa una grande centrale in ultimo.
Se invece la pianificazione energetica accompagna di pari passo quella urbanistica, si possono strutturare interventi di impiantistica flessibili,
mirati e leggeri, che possono andare dal teleriscaldamento agli anelli idronici, accompagnando la crescita smart delle città, con servizi quali l’illuminazione pubblica, il riscaldamento, la mobilità sostenibile, e contribuendo davvero alla decarbonizzazione e alla crescita della città del futuro.
Quali sono le prospettive di mercato degli interventi di sostenibilità urbana?
La sostenibilità ambientale viene spesso vista dal mercato come fosse un vincolo, ma in realtà genera nuove opportunità e strategie. Ad esempio la mobilità elettrica è una delle direttrici irrinunciabili del futuro, come anche i sistemi centralizzati di energia nei condomini, che fanno risparmiare molto di più rispetto alla gestione energetica dei singoli appartamenti, o ancora l’illuminazione pubblica, che può trasformare i pali della luce in un sistema di sensori che monitora traffico, parcheggi, presenza di incidenti, percorsi alternativi.
Ogni impianto può diventare smart per aiutare la crescita della città del futuro.
A che punto è l’Italia nello sviluppo delle città smart?
L’Italia purtroppo non è tra i primi mercati, le smart city sono più mature nel nord Europa, ma il concetto ormai prende piede anche da noi. L’Italia mostra valori in crescita ed enormi possibilità di sviluppo;
ogni città ha delle zone da recuperare, e non parliamo di zone periferiche ma anche vicine al centro, dismesse e da riqualificare.
Queste secondo governo e la Ue rappresentano bacini di rigenerazione possibile e di nuova creazione di valore, perché il valore potenziale non è una casa in un green field lontano dal centro, bensì una casa inserita nel centro cittadino. Rigenerare e recuperare queste zone implica uno sforzo strategico, politico e sistemico enorme. Edison Next si vuole quindi associare come partner a questo tipo di progetti che hanno un potenziale davvero enorme, per renderli realizzabili.
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