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Shard
GTRES

Spesso si sente ripetere che il mercato del lusso non conosce battute d’arresto. Eppure, non sempre è così. A Londra, ad esempio, gli appartamenti in cima allo Shard (il grattacielo più alto della capitale britannica disegnato da Renzo Piano) sono rimasti invenduti.

Si tratta di dieci case extra lusso valutate tra i 30 e i 50 milioni di sterline, ma il prezzo non è il problema principale. A pesare sulla scelta degli investitori è la Brexit e la conseguente frenata del mercato immobiliare.

Shard
Si tratta del grattacielo più alto di Londra GTRES

Il Guardian ha rivelato che, ormai da due anni e mezzo, non ci sono più trattative per gli attici dello Shard. E secondo gli esperti i motivi di questa situazione sono, principalmente due: la Brexit e Jeremy Corbyn. Se quest’ultimo (leader dei labouristi) dovesse vincere le possibili elezioni anticipate, metterebbe in atto quanto promesso: aumentare le tasse ai ricchi.

Una prospettiva che, aggiunta alle conseguenze della Brexit, ha fatto cambiare i piani a molti investitori. Basti pensare che il mercato immobiliare, a Londra, ha perso un 5% da quando, nel 2016, la Gran Bretagna ha votato l’uscita dall’Unione Europea.

Come se non bastasse, anche Standard & Poor ha previsto per la Gran Bretagna un periodo di turbolenze, con lo “spettro” di una sinistra di stampo socialista al governo, che potrebbe alzare le tasse e nazionalizzare. Tutto questo crea preoccupazione tra gli investitori, che prima del 2016 consideravano Londra alla stregua di un salvadanaio magico.

Per capire quanto lo scenario sia cambiato, basti pensare che metà degli appartamenti di Center Point (altro recente complesso immobiliare di lusso) sono stati momentaneamente ritirati dal mercato. Motivo? Le offerte pervenute sono state considerate addirittura “ridicole”, troppo basse a fronte di una richiesta dal milione di sterline in su.

E qualche mese fa aveva fatto scalpore anche il caso di una villa nell’esclusiva zona di Notting Hill, venduta a 10 milioni di sterline in meno rispetto alla richiesta iniziale, che era di 35 milioni.

Ma il sistema immobiliare londinese è in sofferenza anche per quanto riguarda le case popolari, nonostante le promesse del sindaco laburista Sadiq Khan mancano i fondi per costruirle.

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