Secondo il prestigioso giornale economico il mercato mondiale della casa non ha ancora aggiustato i propri eccessi. Stando ai dati del quotidiano britannico in Italia il prezzo delle case è del 15% troppo alto
The economisti ha creato un indice che misura il valore ragionevole che dovrebbero avere le case, basato nel rapporto tra la vendita di immobili e il prezzo degli affitti. Il metodo si basa in un criterio simile a quello della relazione di prezzo/beneficio delle azioni
Quando il rapporto valore/affitti è superiore alla media storica, significa che è in corso una valutazione in eccesso. Quando si colloca al di sotto ci si trova di fronte ad una sottovalutazione
La bolla immobiliare mondiale, nonostante già alcuni aggiustamenti, continua ad esistere. In paesi come la spagna arriva a produrre un indice del 55% di troppo sui prezzi delle case. Seguono honk hong (+52%) e l'australia (+50%)
Alcuni paesi hanno già corretto gli scompensi, come stati uniti e cina, ma in generale, secondo l'economist, il mercato mondiale non ha ancora toccato fondo
7 Commenti:
Non sono d'accordo con questi creiteri (sebbene sia d'accordo con il risultato)
Se divido il prezzo delel case per quello degli affitti significa che le considero due variabili uguali tra paese e paese
Ma se in germania c'è più disponibilità di affitti, e perciò sono più economici, allora il rapporto non è esportabile da paese a paese. Il prezzo delle case andrebbe confrontato con i salari e da li risulterebbe che in Italia sono sopravvalutate del 30% almeno
Sembrerebbe però che il ratio sia calcolato sul singolo paese confrontando il valore attuale rispetto alla media storica. Il fatto che in germania ci sia più disponibilità di affitti non dovrebbe avere impatti su l'Italia ciao
Si ma intanto io continuerò a pagare una cifra superiore per una casa che perderà valore....
Caro ipotecato, non bisogna aver fatto un master alla bocconi per capire il valore delle cose...e delle case. Mi spiace per te, ma nessuno ti ha obbligato a comprarti una casa che valeva meno del suo prezzo
Sono daccordo con "adir". Per essere "reali", questi valori dovrebbero essere rapportati al tenore di vita della popolazione
Il rapporto valore/affitti è senz'altro uno strumento per parametrare l'andamento immobiliare ma non è tutto
Comunque per l'Italia l'impressione è che la situazione dei prezzi vada analizzata caso per caso. Ci sono città come Milano, Roma, ma anche centri più piccoli come ad esempio Salerno, dove i prezzi sono da bolla. In altre i valori sono più vicini alla "realtà" e quel 15% di the economist può anche starci
Vicky, sembri un espert@ di prezzi, e a Napoli com'è la situazione?
Interessante. Ritengo tuttavia che il 15% rappresenti comunque una "media del pollo". In grandi città come Roma e Milano credo che la sopravvalutazione sia ben più del 15%. Bisogna infatti considerare che in queste città non solo il prezzo di acquisto è stato in bolla nell'ultimo decennio, ma anche i canoni di affitto, entrambi squilibrati rispetto al reale potere d'acquisto medio della popolazione.
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