L'anci, associazione nazionale dei comuni italiani, da tempo è impegnata nel segnalare l'urgenza di nuove politiche abitative. Adesso propone un cambio radicale della legge sugli affitti, che consenta maggiori possibilità di inserire chi ha un reddito troppo basso per un mercato troppo severo
Negli anni 80 la produzione di case popolari era di 34 mila alloggi all'anno, invece, Dagli anni 90 si è passati a sole 1900 abitazioni in
Tutta Italia , Una offerta che non potrebbe soddisfare neanche il fabbisogno abitativo di una citta' media
Secondo Roberto tricarico, delegato alle politiche abitative ANCI.bisogna agire in due modi sulle politiche abitative ''è importante che le politiche abitative creino le condizioni per erogare un contributo al mattone, ma è altrettanto necessario che da esse arrivi un contributo alla persona''. Il primo ''avrà
Effetto nel lungo periodo, mentre con il secondo si contribuisce nell'immediato alle esigenze delle fasce di popolazione più a rischio sfratto''
2 Commenti:
La realtà non può smentire l'esigenza sopra citata, troppe famiglie sono state falciate dai tagli drastici all'edilizia abitativa,è popolare, evidentemente ha chi abita in villa poco importa della gente (famiglie) che rischiano di trovarsi in mezzo hà una strada causa sfratto,causa morosità non perchè siano furbi assolutamente è gente che ha perso il lavoro,è gente che lo stipendio da fame per chi lo ha la pone su due scelte:
Questo mese scelgo di mangiare è non pago il fitto ò viceversa.
Come può un governo responsabile non pensare al sociale scendendo cosi in basso.
Le tensioni sociali non vanno alimentate in un paese democratico che deve essere equo con i redditi bassi.
MI auguro che il prossimo governo abbia tre piorità:cASA...lavoro...equità.
Aiutano prima gli stranieri,poi gli italiani......ma noi valiamo qualcosa?!?vi sembra possibile che una famiglia di 4 persone vada in mezzo ad una strada e non ci sia nessuno disposta ad aiutarci?!?
per commentare devi effettuare il login con il tuo account