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Roma cambia volto con le "archistar"

Si parte dal quartiere prati, dalla demolizione delle caserme per una diversa destinazione d'uso delle aree dismesse come nel caso del terminal dell'ostiense, pronto a diventare il tempio agrolimentare italiano. Inoltre si punta a tutela l'agro romano e promuovere concorsi di architettura per la capitale. Queste le linee giuda del sindaco alemanno, un piano strategico di sviluppo, secondo il sindaco di Roma, presentato all'apertura del workshop "Roma 2010-2020 Nuovi modelli di trasformazione urbana"

Per questo la giunta capitolina ha chiamato a raccolta le "archistar", e non solo italiane, ma anche internazionali del calibro di santiago calatrava, richard meier, e massimiliano fuksas, urbanisti e architetti, ma anche richard burdett, advisor del sindaco di londra per le olimpiadi 2012 e leon krier, architetto neotradizionalista, progettista del principe di galles. Nuove idee per intervenire sulla città storica e sulle aree dismesse ma anche per ripensare all'espansione delle periferie urbane

Il workshop per discutere il piano d'attuazione della revisione del nuovo piano regolatore generale si è tenuto il fine settimana passato a Roma, all'auditorium parco della musica. Nel lungo periodo l'obiettivo è rigenerare la città sulla scia dei nuovi grandi progetti già sorti nella capitale o in fieri come lo stesso auditorium di renzo piano, il nuovo museo maxxi griffato zaha hadid e di prossima apertura, lo stadio e il ponte della musica che sarà pronto appena dopo l'estate. All'Ostiense con l'area del gazometro e la città dei giovani firmata da rem koolhaas agli ex mercati generali i cui lavori dovrebbero partire la prossima settimana. La città dello sport di santiago calatrava e il waterfront di ostia, nuovo polo ricreativo e attrattivo, connesso con la centralità dell'eur, con la nuvola di massimiliano Fuksas e le torri di renzo piano

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12 Aprile 2010, 12:38

Mamma mia, che culo! non vedevamo l'ora. Agro pontino, eur e non troppa innovazione...vi ricorda qualcosa?

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