Con il passaggio ai comuni delle imposte che gravano sul mattone (vedi notizia) dovrebbe finalmente arrivare la cedolare secca sugli affitti. Sono anni che la tassazione unica sugli affitti, con probabile aliquota al 20%, è nell'aria, ma questa dovrebbe essere davvero la volta buona. Ecco come cambierà l'imposizione sugli affitti
Come funziona adesso
L'affitto si aggiunge al reddito del proprietario e in questo modo il conteggio sull'imponibile irpef aumenta considerevelmente, perché è unico. Una buona parte del redditto dell'affitto se ne va dunque in tasse
La repubblica ha calcolato due esempi:
1) un contribuente con un reddito di 40mila euro annui che affitta un appartamento per 1000 euro al mese. Su questo reddito pagherà 3.876 euro di tasse
2) un contribuente con reddito di 60mila euro, che affitta sempre lo stesso appartamento. Pagherà 4.182 euro euro di tasse sull'affitto
Con la cedolare secca per entrambi la tassazione sull'affitto sarà di 2040 euro
Il risparmio nel caso 1 è di 1836 euro; nel caso 2 è di 2.142 euro
In teoria ci sarebbero due obiezioni alla cedolare secca. La prima è che in questo modo non si distingue tra un proprietario abbiente e uno meno abbiente, dato che entrambi pagherebbero la stessa cifra. La seconda è che che il gettito per i comuni diminuirebbe, creando scompensi nei bilanci
Rispetto alla prima obiezione, si ritiene che il bene immobile non deve gravare sul reddito complessivo: a parità di immobile e di locazione, parità di aliquota
Alle seconda obiezione si risponde faiclmente tirando fuori i dati dei contratti in nero (vedi notizia). Attualmente si calcola che il 50% dei contratti d'affitto non sono registrati e quindi non versano neppure un euro di tasse. Con la cedolare secca si dovrebbe verificare l'emersione dei contratti e il saldo alla fine sarà positivo. Perché questo avvenga la cedolare dev'essere però combinata con degli incentivi per gli inquilini, che devono così spingere il proprietario a registrare il contratto
12 Commenti:
Mah, non sono sicuro che così si registrino i contratti
Magari incentivare ulteriormente i proprietari? tipo, se l'inquilino non paga essere messo subito alla porta, e cosi' via? in cina, dove ho vissuto per diversi anni e dove tornero' presto, se non paghi, esci (e ti fanno uscire, garantito) e le tasse sono del 5% (cedolare secca) che a seconda degli accordi e' pagata dal proprietario o dall'inquilino (cambia nulla, essendo sempre il 5%, basta adattare la tariffa...). inoltre, i contratti sono spesso annuali. In Italia, per deformazione, si tende ad agevolare sempre chi riceve (ossia il lavoratore che riceve il lavoro e lo stipendio e che l'imprenditore in un mercato senza costrizioni potrebbe con ogni probabilita' trovare a condizioni migliori, o l'inquilino che riceve l'abitazione che il proprietario potrebbe anche non affittare o sempre in un mercato libero affittare a condizioni migliori con piu' tutele per se'): ecco perche' ci sono i problemi. Non c'e' lavoro senza impresa. Non c'e' inquilino senza proprietario.
Come al solito i giornalisti del quotidiano "la repubblica" dimostrano di essere degli incapaci; perchè non prendono in esame anche il caso del proprietario che ha un reddito annuo di euro 7020 ?? costui con la cedolar secca al 20% si prende una bella stangata. Cornuto e mazziato.
Chicco, hai un reddito di 7020 euro e affitti case? non ti sembra un po' strano? e ti lamenti se ci paghi delle tasse del 20%? ma non ti vergogni? perché non provi a chiedere qualche sussudio, poveretto....
Cornuti e mazziati siamo tutti noi onesti cittadini, senza proprietà, che pagano il 40% del proprio stipendio in tasse per mantenere i furbi come te
E se kicco fitta perche le ha ricevute in eredita o donazione ma la sua entrata e di 7020……………..
Probabilmente la persona che ha scritto qesto commento e che insulta molto educatamente non capisce e non ha mai capito niente .ciò che uno ha costrutito nella vita e che con mille sacrifici , è riuscito ad avvanzarsi un un futuro di vecchiaia per poter aiutare la pensione minima e senza considerare che lo stato ti succhia tutto quello che può con Imu irpef e spese del condominio,forse sarebbe meglio che il signore in questione si illustrasse prima di parlatre, e poi c'e un detto che dice : (pRIMA DI PARLARE PENSA E QUANDO AVRAI PENSATO TACI)
Renata
Probabilmente la persona che ha scritto qesto commento e che insulta molto educatamente non capisce e non ha mai capito niente .ciò che uno ha costrutito nella vita e che con mille sacrifici , è riuscito ad avvanzarsi un un futuro di vecchiaia per poter aiutare la pensione minima e senza considerare che lo stato ti succhia tutto quello che può con Imu irpef e spese del condominio,forse sarebbe meglio che il signore in questione si illustrasse prima di parlatre, e poi c'e un detto che dice : (pRIMA DI PARLARE PENSA E QUANDO AVRAI PENSATO TACI)
Renata
Anonimo lombardo sei un grande !!!
Chicco ma che m...... scrivi ???
Cedolare secca o no cambia poco .
I veri problemi di un propietario di case sono legati
1. Alla non possibilità di scaricare fiscalmente tutte le spese sostenute x la manutenzione ordinaria e straordinaria, o le migliorie riportate nell'appartamento come arredamento e accessori (condizionatori o lavabiancherie etc...)che ti consentono di aumentare l'importo dell'affitto pagando solo più tasse.
2. Le lungaggini e complesse pratiche burocratiche x il semplice possesso di un immobile (ici, tarsu, etc...,etc...) o x la semplice registrazione di un contratto dove non fai altro che pagare bolli e compilare moduli e fogli.
E se percaso non fai tutto correttamente sei soggetto a sanzioni civili e penali .
3. La totale assenza da parte dello stato nel caso in cui l'inquilino non paga riuscendo così a non tutelare un imprenditore che su quell'affitto ci deve anche pagare le tasse !!!
E certo i richi diventano sempre più ricchi
Si potrebbe ovviare con i controlli casa per casa
Questa è una lgge berlusconiana si ved da un miglio
Italia sempre più alla rovina
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