
Di ritorno dal viaggio in america, che lo ha portato prima al g20 di toronto e poi in brasile, il presidente del consiglio berlusconi ha trovato la casa delle libertà più in disordine che mai. Il nuovo ministro branchier, la legge sulle intrecettazioni e la manovra economica hanno aperto tutti i fronti possibili: quello coi finiani, quello con napolitano e quello con le imprese e confindustria. Facciamo il punto della situazione tra le diverse prospettive: dalla rottura della maggiranza alla seprazione in casa col presidente della camera
Cominciamo da Il giornale , Che prospetta la soluzione più estrema. Secondo il quotidiano diretto da feltri tra berlusconi e fini è finita e questa settimana berlusconi caccerà lui e dissidenti, una volta per tutte. Continuerà quindi a governare, con meno numeri, ma pur sempre in maggioranza
Secondo il Corriere della sera Invece ci sarà il colpo di scena. Il presidente della camera e una trentina di deputati e quindici senatori del pdl lasceranno il partito, ma rimarranno nella maggioranza. Il nuovo polo sarebbe più vicino al partito liberale inglese che alla vecchia an. Tuttavia il corriere non specifica come potrà fini accettare e votare la legge sulle intrcettazioni, il tema maggiormente conflittuale tra i due
Anche La repubblica Parla di resa dei conti, ma vede più vicina la rottura. Se berlusconi non avesse i numeri per andare avanti sarebbero già pronti tutti i sostenitori di un governo delle larghe intese, che comprenderebbe il pd di bersani (anche se non tutti sarebbero d'accordo), l'area di rutelli, l'udc di casini e i finiani dissidenti. In questo caso però solo un presidente del consiglio di grande prestigio metterebbe a tacere le inevitabili polemiche. Si prepara già montezemolo?
Qualunque sia l'ipotesi che si verificherà, l'unica certezza sono le dimissioni del neo-ministro branchier, che, appena eletto, ha avuto come primo gesto quello di chiedere il legittimo impedimento ad essere processato. Di fronte al pericolo di una mozione contro di lui, che sarebbe potuta passare alla camera, il presidente berlusconi gli ha chiesto di dimettersi
Aspettiamoci una settimana movimentata
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