Nell'ultimo Rapporto ocse Sul mondo del lavoro si trovano delle interessanti analisi che riguardano i paesi sviluppati. Tutti i giornali ne hanno parlato in questi giorni, soffermandosi sul dato della disoccupazione: un disastro ovunque, ma in Italia meglio della media: e sui salari: quelli italiani, a parità di potere d'acquisto, sono i peggiori
Da un lato dunque il rapporto "employment outlook" del 2010 ci situa in una posizione meno drammatica rispetto all'impatto della crisi sulla distruzione di posti di lavoro, ma, allo stesso tempo, avverte contro il vero dramma italiano, ossia la disoccupazione giovanile e l'alto numero di precari
Scorrendo le varie tabelle del rapporto abbiamo poi scoperto un dato molto interessante. Siamo tra quelli che lavorano più ore: 1773 ore lavorate all'anno per ogni occupato. Nel conteggio, ovviamente, figurano solo gli occupati, a tempo pieno e a tempo parziale
Il numero di ore lavorate, precisiamo, non sempre è sinonimo di alta produttività. Basta guardare chi lavora di meno, olanda e germania, due paesi con produttività per ora lavorata altissima
.Xl28{ border-bottom: 1px solid #000000;} .xl29{ border-bottom: 2px solid #000000;}
Stato | Ore annuali |
Olanda | 1378 |
Germania | 1385 |
Norvegia | 1407 |
Irlanda | 1549 |
Belgio | 1550 |
Francia | 1554 |
Danimarca | 1563 |
Lussemburgo | 1601 |
Austria | 1621 |
Svizzera | 1640 |
Regno unito | 1646 |
Finlandia | 1652 |
Spagna | 1654 |
Australia | 1690 |
Slovacchia | 1693 |
Canada | 1699 |
Giappone | 1714 |
Islanda | 1716 |
Portogallo | 1719 |
Nuova zelanda | 1729 |
Italia | 1773 |
Messico | 1857 |
Rep. Ceca | 1942 |
Polonia | 1966 |
Stati uniti | 1968 |
Ungheria | 1989 |
Grecia | 2119 |
Corea | 2256 |
per commentare devi effettuare il login con il tuo account