La disoccupazione giovanile ha toccato il livello più alto della storia e ci si aspetta che continui ad aumentare nel 2010. I dati vengono dall'organizzazione internazionale del lavoro, ilo, nel suo nuovo rapporto pubblicato il 12 agosto per lanciare l'anno internazionale della gioventù delle nazioni unite. Su 620 milioni di giovani attivi, alla fine del 2009 sono rimasti senza lavoro 81 milioni, con un aumento del 13%
Non solo dati. Le conseguenze del record storico di disoccupazione giovanile sono "importanti" e si fanno ancora più importanti con l'ingresso sul mercato del lavoro di nuove fila di disoccupati". Il "rischio è la nascita di una generazione persa" di giovani che hanno abbandonato il mercato del lavoro dopo aver perso il proprio posto e la speranza di lavorare e poter aspirare ad una vita decente"
Le previsioni non sono affatto rosee: si prevede che il tasso mondiale di disoccupazione giovanile continui ad aumentare nel 2010 fino a superare il 13%, e che solo nel 2011 calerà leggermente al 12,7%
Il tasso di disocccupazione giovanile - secondo il rapporto dell'ilo - è quello che si è dimostrato più sensibile alla crisi rispetto a quelli della popolazione più matura, e che il ritorno al mercato del lavoro dei giovani probabilmente tarderà di più che quello del resto della popolazione
Il rapporto si riferisce alla situazione mondiale, ma sottolinea come nelle economie in via di sviluppo, dove vive il 90% dei giovani, la popolazione giovanile è più vulnerabile al sottosviluppo e alla povertà. Il che equivale a minore quantità di ore di lavoro e una riduzione del salario per quei pochi che possono mantenere un impiego formale, e un aumento della disoccupazione nella sempre più popolata sfera del lavoro sommerso
Percentuale di giovani sul totale della popolazione, per regione, dal 1991 al 2015

152 milioni di giovani - circa il 28% del totale dei giovani lavoratori nel mondo - nel 2008 lavoravano pur rimanendo al di sotto della povertà estrema in posti in cui vivono con meno di 1,5 dollari a persona al giorno
Ancora peggio per le donne: sono le giovani donne, infatti, ad avere maggiori difficoltà ad incontrare un lavoro rispetto agli uomini della stessa età. Nel 2009 il tasso di disoccupazione femminile ha raggiunto il 13,2% a fronte del 12,9% dei giovani uomini
Solo lievi miglioramenti si aspettano per il 2010, o meglio per il 2011. L'anno prossimo, infatti, il tasso di disoccupazione continueranno a salire solo in medio oriente e africa del nord. La maggiore discesa si vedrà in europa centrale (1%) e subcontinentale (no ue). Nelle economie sviluppate e in europa il tasso scenderà dello 0,9% rispetto all'anno precedente. Nonostante ciò, è previsto un tasso di disoccupazione del 18,2%, il più alto mai registrato nel periodo precedente la crisi
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