Per la prima volta l'istat diffonde i dati sulla domanda di lavoro da parte delle imprese italiane con contratto a chiamata, meglio noto come lavoro intermittente, o job-on-call. Le statistiche coprono il periodo dal 2006 al 2009 e il primo dato che spicca è la crescita di questa forma di lavoro: +75% in tre anni
Questa forma di contratto è stata introdotta nel 2003, ma solo dal 2006 è possibile disporre di dati. Dal grafico si nota come vi sia stata una brusca interruzione dea gennaio a giugno 2008, perché il suo uso fu fortemente limitato nei settori del turismo e dello spettacolo
Dalla sua reintroduzione è stato un vero boom, soprattutto nel settore alberghiero e turistico, che rappresenta una grossa fetta dell'insieme. Anche i settori delle costruzini e dell'agricoltura sono fortemente interessati dal lavoro a chiamata
5 Commenti:
Trovo che sia un'ottima idea il job-on-call perché, chi cerca lavoro guadagna qualche soldo ed è eventualmente libero di seguire altro mentre, chi offre questo genere di impiego ha meno spese e può contare su una collaborazione anche costante senza dover assumere.
Per me spesso è una fregatura!
Ti dichiarono pochissimo..... e poi ti fregano il tfr dicendoti che era compreso nella retribuzione annua.... e poi dichiarano un tot all'ora e poi te ne danno meno!!!
Ma l'ispettorato del lavoro non se ne accorge?!
Vorei sapere iriposi come vengono calcolati su giorni o sulle setimana grazie
Volevo sapere se con il contratto a chiamata ,devo firmare un contratto ,oppure no .E se è no perche .come faccio ad avere piu informazioni al riguardo .? grazie
Sarebbe ora che il job-on-call prendesse piede anche in Italia .. Vista la crisi .. Meglio di niente ;)
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