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Ubh: i prezzi delle case in 13 città italiane (tabella)

 Il centro studi ubh ha presentato il proprio rapporto sulla situazione del mercato immobiliare nel terzo trimestre del 2010. Scopri i prezzi al mq in tredici città italiane, divisi in zone di pregio, centro, semicentro, periferia, hinterland

In tutte le città il centro studi ha rilevato una discesa dei prezzi, come se il mercato avesse infine deciso di ammettere la verità con un certo ritardo: dopo tre anni di stallo senza sconto non si vende. Salvo, ovviamente, le zone di pregio e i centri storici

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30 Commenti:

30 Settembre 2010, 9:04

In reply to by gennaro (not verified)

Perche' tu ci riusciresti senza mamma e papa'?
Hai un lavoro che permette di caricarti un muto di 30 anni senza rischiare di avere problemi economici?

Non sei geneticamente migliore sei solo uno piu' fortunato di altri, tutto qui...fortunato remember.

29 Settembre 2010, 21:08

I presunti compratori che girano in rete appartengono a 2 categorie :

1) categoria : sfigati che non potranno mai comprarsi casa ma millantano cash che non avranno mai per sfogare la psicosi da inquilino di 4° A vita
2)categoria : sfigati agenti immobiliari che tentano con terrorismo in rete di convincere chi vende a sbarazzarsi dell'immobile per farli guadagnare subito
Pena .....la vicina estinsione !!!

29 Settembre 2010, 23:03

In reply to by anonimo (not verified)

Cito
I presunti compratori che girano in rete appartengono a 2 categorie :

1) categoria : sfigati che non potranno mai comprarsi casa ma millantano cash che non avranno mai per sfogare la psicosi da inquilino di 4° A vita
2)categoria : sfigati agenti immobiliari che tentano con terrorismo in rete di convincere chi vende a sbarazzarsi dell'immobile per farli guadagnare subito
Pena .....la vicina estinsione !!!

E chi lo dice?
Tu?
Con la tua mole di dati statistici prossima a due utenti?

Dati in Italia non ne conosco ti riporto quelli del nar..ovviamente usa...
Ah cerca di non rispondere con l'ennesima sciocchezza del tipo eh ma qui non siamo in america anche perche' lo sanno gia' pure i sassi.

Information sources used in home search:

* Internet: 90%
* Real estate agent: 87%
* Yard sign: 59%
* Open house: 46%
* Newspaper ad: 40%
* Home book or magazine: 26%

Ti do anche un dato interessante sui coloro che devono comprare la prima casa....per gli ai americani pesano per quasi il 50% del loro business.

First-Time vs. Repeat Buyers:

* First-time buyers: 47%(coloro che non hanno casa e la comprano per la prima volta)
* Repeat buyers: 53%
* Median age of first-time buyers: 30
* Median age of repeat buyers: 48

Dati 2008

30 Settembre 2010, 10:34

Personalmente, anche se fossi geneticamente migliore (e non lo sono), non vedrei in questo una sorta di selettivo volere divino. La fortuna gioca sempre, vuoi per la possibilità di comprare un appartamento, vuoi per una tegola che, cadendo, ha solo sfiorato la mia testa.

In questa visione, a tutti e per tutti (connazionali o residenti di uno slum di mumbai che siano) auspico la possibilità di comprarsi casa. Non tollero pertanto coloro i quali per mero interesse terrorizzano la rete prospettando scenari di crescente e incalzante povertà.

30 Settembre 2010, 11:12

Io invece sono stufo di sentire gente che per non svalutare il proprio immobile tratta gli altri come pezzenti.

Non si sa per quanti(nessuno lo sa con certezza) ma per qualcuno lo scenario di poverta' e' mera realta' e condivido che cio' non deve essere strumentalizzato per interessi personali.

La casa e' un problema per tanti italiani, milioni direi, ma ci si ostina a nascondere la realta':i prezzi sono troppo alti e l'investimento e' troppo rischioso con il lavoro medio che viene offerto.

Abbiamo lo stock abitativo pubblico piu' basso in Europa e le promesse del piano casa sono ridicole e lo si capisce solo confrontandolo con i paesi ue piu' avanzati.

Il risultato e' il disprezzo incalzante tra chi una casa ce l'ha e non la vuole svendere e chi la deve comprare e non vuole passare il resto della vita con la scure sopra la testa.

30 Settembre 2010, 11:12

Io invece sono stufo di sentire gente che per non svalutare il proprio immobile tratta gli altri come pezzenti.

Non si sa per quanti(nessuno lo sa con certezza) ma per qualcuno lo scenario di poverta' e' mera realta' e condivido che cio' non deve essere strumentalizzato per interessi personali.

La casa e' un problema per tanti italiani, milioni direi, ma ci si ostina a nascondere la realta':i prezzi sono troppo alti e l'investimento e' troppo rischioso con il lavoro medio che viene offerto.

Abbiamo lo stock abitativo pubblico piu' basso in Europa e le promesse del piano casa sono ridicole e lo si capisce solo confrontandolo con i paesi ue piu' avanzati.

Il risultato e' il disprezzo incalzante tra chi una casa ce l'ha e non la vuole svendere e chi la deve comprare e non vuole passare il resto della vita con la scure sopra la testa.

30 Settembre 2010, 11:41

Allora...bisogna distinguere fra chi ha come personale opinione un progressivo impoverimento del ns paese, e che trova in idealista.it terreno espressivo. Francamente, condividendo o non condividendo, non capisco perchè non lo si debba fare.

Altra cosa è auspicare (interessatamente) fame e miseria. I venditori non vogliono scendere? è nelle loro facoltà. di contro, capisco che le mutate condizioni economiche globali, rendano difficilie per troppi comprarsi casa. I prezzi sono troppo alti? così è la dura legge della domanda e del'offerta.

I venditori non possono svendere solo per creare a molti questa opportunità. non è nello loro naturale ruolo. A creare tale premesse dovrebbe l'edilizia convenzionata di stato. Cosa, questa, che posta in essere per decenni, ora, però, sembrerebbe svanita.

Di conseguenza, la rabbia e le frustrazioni vanno incanalate in questa direzione. Prendersela ipocritamente coi privati, sperare che questi si facciano carico di gravi lacune governative è inutile. E rischia di innescare la classica guerra fra poveri..

Con riferimento al disprezzo, mi limito a dire che gli eccessi portano sempre e solo eccessi. Gandhi diceva "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo"...

30 Settembre 2010, 12:21

Non ce la si prende ipocritamente coi privati ce la si prende con loro perche' non si puo' fare altro.
Credi che non vi siano comitati di cittadini in stile casa subito a poco prezzo?
Ci sono,pochi ovviamente, e li caricano con la polizia.
Non e' il ruolo del privato sopperire alle mancanze dello stato ma e' colui che, proprio per l'assenza del pubblico e quindi non vi e' possibilita' di scelta, viene a contatto anche con quelle fasce di popolazione che devono comprare casa ma hanno difficolta'.

Intanto il mercato ha perso il 35% di compravendite dal 2007.
Colpa del pezzente che non puo' comprare?
No non e' colpa sua che i proprietari privati se la prendano con lo stato che non permette alle fasce meno abbienti di poterla comprare ai prezzi di coloro che hanno gia' una casa....oppure piu' intelligentemente che facciano come in germania, la locomotiva d'europa, dove il 50% delle famiglie vive felicemente in affitto.

Invece di dare del pezzente o dell'ipocrita perche' non vai dal pubblico e gli chiedi perche' tanta gente se la prende con il privato quando tende a comprare casa?
Chiedi a loro e inveisci contro di loro.

Il responsabile delle politiche della casa e' il presidente della tua regione che adatta le leggi italiane alla singola regione vai e martella lui.
Digli che i pezzenti senza casa ti rompono le scatole e che sei stufo di vedere gente che si scotenna per avere un'abitazione e che ti rompe quando metti in vendita un immobile.
Digli che lo paghi con le tue tasse e che vuoi sapere cosa sta facendo per risolvere il problema.
Fagli Due domande:
1)quante sono le famiglie in difficolta' economica per via della casa(spese per affitto o mutuo)
2)in base a tale numero quante case hanno in progetto di costruire

In questo modo hai la possibilita futura di levarti i pezzenti e vieni a contatto principalmente con chi puo' permettersi il costo della tua abitazione.

Se invece pensi solo ai tuoi interessi personali questa esigenza cessera' nel momento in cui hai concluso la tua vendita......cosa molto piu' probabile.

30 Settembre 2010, 16:07

Innanzitutto, in vita mia, non ho mai usato, nemmeno mentalmente, il termine “pezzente” nei confronti di chicchessia, neppure verso i monchi questuanti dei lebbrosari di calcutta.

Se mai lo facessi, avrebbe come riferimenti la povertà etico-morale, non certo quella economica.

Qualcuno ha usato il termine “sfigato”, ognuno è libero di percepirlo come può e deve. Personalmente non lo ritengo pesante quanto l'anzidetto sostantivo. Specialmente se è sempre compulsivamente partogenetico, e pertanto ononasticamente auto-riferito.

Il termine ipocritamente (dal greco ypòcrisis, ossia il porgere di un attore) è riferito a chi, con strampalate motivazioni, vorrebbe accollare al venditore privato sociali pesi di calmierazione immobiliare. Quando, lo stesso, gli stessi, nelle stessa identica situazione farrebbe/farebbero altrettanto.

E questo ci porta al suggerimento, secondo il quale, io, quale venditore, dovrei farmi promotore di pressioni nei confronti del presidente della mia regione. Il convergente interesse dovrebbe essere quello di “togliermi pezzenti” che “mi rompono le scatole” e di “vedere gente che si scotenna”.

Allora..in queste digitali pagine, ravvedendoci mutue convenienze in termini di perdita di tempo, mi sono solo permesso di consigliare ai potenziali acquirenti di fare un salto in banca e vedere se sussistono i presupposti per un mutuo. Tutto qui...

All'opposto, devo aver inintenzionalmente evocato immagini di folle di acquirenti che, come certe vie invase dai trans, si affollano sottocasa. E questo al punto da dover addirittura attivarmi nei confronti di formigoni.

30 Settembre 2010, 16:37

No lascia stare siamo in Italia popolo di chiaccheroni e di facce da culo.
Tienti la casetta se ti riesce di incularti l'acquirente bene goditi i soldi altrimenti rimani dove sei che se sconti non compri un cavolo al prezzo che vendi.

La retorica fa parte delle tecniche dell'italico popolo ma dopo un po' non imbroglia piu' nessuno.

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