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Cedolare secca, non basta superare la crisi in parlamento

Con il fallimento della mozione di sfiducia nei confronti del governo berlusconi, dovrebbe riprendere il regolare corso dell'azione di governo, impantanata, di fatto dall'estate. Quindi la cedolare secca ce la dovrebbe fare. Il condizionale è d'obbligo, perché non basta la fiducia per approvare le leggi

La cedolare secca sugli affitti, ossia l'aliquota unica sui redditi da locazione, fa parte infatti di un pacchetto molto ampio, quello del federalsimo fiscale, presentato lo scorso agosto. Ma per essere approvato definitivamente, occorrono tre passaggi:

Il parere degli amministratori locali nella conferenza unica unificata

L'approvazione nelle commissioni di camera e senato

L'approvazione finale in consiglio dei ministri

Il primo punto è complicato, ma non impossibile. Gli amministratori locali fanno la voce grossa, perché vogliono delle garanzie sulle loro entrate, gravemente compromesse dalla crisi e dalla scomparsa dell'ici prima casa. Ma, se rassicurati, infine cederanno

Il secondo punto è il più spinoso. In alcune commissioni di camera e senato il governo non ha più la maggioranza. Nonostante la fiducia di ieri, infatti, la presenza di membri di futuro e libertà, il nuovo gruppo di fini, nelle commissioni strategiche, è il problema principale del governo. Inoltre è proprio sul federalismo fiscale che si aprono le distanze maggiori tra le varie posizioni del governo. Anche se berlusconi riuscisse a convincere l'udc di casini a sostenere la maggioranza, l'anima meridionalista dell'ex alleato non renderebbe la vita facile al federalismo fiscale. Per questo infatti bossi continua a pensare alle elezioni

Il terzo punto è il più semplice, ma, senza gli altri due, non si va da nessuna parte

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15 Dicembre 2010, 11:32

Penso che la cedolare secca giova solo ai grandi proprietari o a coloro che hanno già un reddito elevato.
Per costoro lo stato con la cedolare secca ci perde.
Nessun giovamento (anzi aggravamento di tassazione) per il piccolo proprietario che ricava dal suo immobile meno di 20,000 euro annui;
Una cedolare tipo "una tantum" invece si dovrebbe pensare per tutti i proprietari di immobili che negli ultimi 7-8 anni hanno visto il loro patrimonio raddoppiarsi o anche triplicarsi, senza muovere un dito !
Altro che rendita !!

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