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Il federalismo municipale ricomincia dall'iva

Doveva ripartire in settimana il federalismo municipale con al centro del nuovo testo l'iva, questo avevano assicurato esponenti del governo. In realtà bisognerá aspettare ancora un po'. Nel frattempo ecco le novità rispetto all'ultimo testo del decreto, uscito dalla mediazione finale nella bicamerale e che il consiglio dei ministri ha provato ad emanare finchè non è stato stoppato dal colle

La novità più importante riguarda l'iva: sarà proprio la tassa sui consumi a fare da pilastro alla compartecipazione, abbandonata l'ipotesi che possa essere l'irpef ad avere questo ruolo. Sarà l'iva, dunque, coerentemente con la bozza sul federalismo regionale a essere spartita come entrata dai governatori e dai sindaci

Nel caso dei sindaci sarà un decreto del presidente del consiglio a fissare l'aliquota della compartecipazione e della modalità di assegnazione. L'iva sarà assegnata su base territoriale. Ma visto che non si può risalire da quale comune arrivi l'iva, sarà divisa per provincia e distribuita assegnandola ad ogni comune in proporzione al numero di abitanti

Dunque l'iva sostituisce l'irpef e deve portare la stessa somma che era stata assegnata all'imposta sui redditi: 2,8 miliardi

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