
Il pensiero che affittare casa equivalga a buttare i soldi è molto radicato in Italia. Ma anche per questo non tutti fanno bene i propri conti e ciò che vale per uno non vale necessariamente per l'altro. Secondo uno studio della cgil un quarto delle famiglie che comprano casa rischiano ben altro: di superare la soglia di povertà a causa del mutuo
Il sindacato guidato da susanna camusso lancia un allarme: l'eccesso di proprietà genera nuovi poveri. Ma comprende che in tanti siano spinti all'acquisto da un sistema degli affitti eccessivamente punitivo
Meglio comprare o affittare: leggi un caso concreto
Questa la tesi dello studio condotto dalla cgil. Incentivare sempre e solo la proprietà è una strada miope. Cita il caso dell'iniziativa del ministero della gioventú per il fondo mutui alle giovani coppie di precari (vedi notizia)
L'alternativa sarebbe invece quella di stimolare una politica abitativa basata su affitti ragionevoli. Solo a prezzi compatibili può diventare un'opzione reale per le famiglie, che, sottolinea lo studio, sono esposte a fattori di flessibilità lavorativa e mobilità territoriale da non trascurare
Insomma, dice la cgil: da un lato l'impresa e l'economia chiedono di essere flessibili e disposti a spostamenti sul fronte lavorativo, dall'altro nessuno fa nulla per sostenere, a livello abitativo, queste esigenze
Per la cgil è concreto il rischio di povertà generato dall’acquisto di un’abitazione. Secondo dati elaborati dall’organizzazione sindacale l’indebitamento per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili in Italia ha interessato, nel 2008, il 12,6% dei nuclei familiari, circa 3 milioni di famiglie, con un'incidenza media sul reddito pari al 17,1% con punte del 38% per le famiglie con redditi inferiori a 15mila euro
Inoltre si rileva come il 30% delle famiglie con mutuo ha dichiarato nel 2008 di avere difficoltà per il pagamento, ma senza rischi attuali di insolvenza, il 10% notevoli difficoltà mentre il 3% non riesce a rispettare le scadenze. Quasi una famiglia su due attualmente fa fatica o ha forti difficoltà per pagare il mutuo. Inoltre secondo le elaborazioni della cgil si stima che una famiglia su quattro tra quelle che per abbandonare l'affitto acquisteranno un’abitazione, chiedendo un finanziamento bancario, sarà a rischio povertà, a causa dell’alto livello di incidenza della rata sul reddito disponibile
9 Commenti:
Direi che come sempre questi studi e i relativi articoli sono molto criticabili se non ben contestualizzati.
Se si ripercorressero gli ultimi 30 anni (di cui io sono testimone in prima persona) comprare (per chi ha potuto) è stato un vero affare: mantenimento del potere di acquisto di un denaro soggetto ad una svalutazione da terzo mondo (almeno fino al 1990-92), in taluni casi reali guadagni in valore assoluto, sicurezza di spesa a differenza dell'affitto che alle debite scadenze prevede revisioni arbitrarie e pesantissime.
Forse - e sottolineo forse - con il costo del denaro attuale e se l'inflazione restasse -ne dubito fortemente - ai valori attuali per 20 anni affittare converrebbe.
Ma se uno ha fatto un buon mutuo e non si è fatto fregare da consulenti in malafede o incompetenti e ha comprato a livelli di prezzo ragionevoli oggi ha la sicurezza di non poter essere mai messo per strada nè per finita locazione nè per morosità.
L'articolo infatti tace sull'esplosione delle morosità e dei relativi procedimenti di sfratto.
E' vero peraltro che solo una Politica della casa vera e con la p maiuscola (mai fatta in Italia) potrebbe proteggere la parte debole della società. ma mi risulta che le coop vendano a prezzi di mercato alti quanto i costruttori speculatori.
QUesta è la mia esperienza reale.
A voi la parola.
Io non direi affatto
Questo mi sembra uno dei pochissimi articoli in cui leggo cose vere.
Portare sempre l'esempio di cosa ha fatto il mercato immobiliare in questi ultimi trenta, quaranta o cinquant'anni è la cosa più banale, insignificante, e sentita fino alla nausea per tentare di convincere con le chiacchiere a far strapagare quattro mura a chi deve comprare.
Solo in Italia esiste questa situazione che vede disoccupazione, arretratezza culturale, convinzioni medioevali e palazzinari ricchi sfondati che hanno talmente tanti soldi da non saper dove metterli.
I prezzi delle case sono cresciuti finché sono cresciuti benessere, stipendi ed inflazione.
Ora, se non per pochissimi fortunati, queste realtà sono soltanto un lontano ricordo e chi ha quattro soldi fa benissimo a tenerseli investiti, a vivere una vita in cui scoprire anche cosa c'è al di fuori della porta di casa e non a starsene sacrificato con i soldi contati sperando nella buona sorte evitando che, qualora gli scivoli un piede, si vede pignorare la sua casetta dalla banca rimettendoci capre e cavoli.
Oramai le situazioni sono radicalmente cambiate e tra poco, se la cosa già non sta avvenendo, cambieranno anche i modelli di vita
......concordo pienamente!!!!!!
L'illusione di vendere le case ai prezzi del 2007 è dura a morire ed è la causa dell'attuale stagnazione del mercato che sta facendo danni enormi nell'indotto legato all'edilizia. Intanto nel 2010 il nostro debito pubblico è aumentato di 80 miliardi, nell'indifferenza generale. È quindi inevitabile che si dovranno prendere provvedimenti per rilanciare il settore a partire dalla calmierazione dei prezzi che ci sarà solo con il ripristino dell'equo canone e l'aumento vertiginoso delle tasse per chi lascia le case vuote.
Bbbbbbbbbbbbbrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiivvvvvvv
Nel contratto di locazione con durata 9 + 9 non è stato menzionato alqun aumento istat. Vorre sapere se la legge mi permette di applicare l'aumento istat in quale misura grazie
Vorrei sottolineare per mia esperienza personale di recente attuazione su un acquisto di ben 53 mq. Commerciali di un alloggio ( quasi da perdersi direi ) venduti a peso d'oro in un quartiere popolare da un'agenzia immobiliare che è stata in grado di prendere/rubare il 4% + iva naturalmente . Tutta da ristrutturare ovviamente .....questo è stato un mio errore che non ripeterei e non consiglierei a nessuno ( per modo di dire ) motivato dall’esigenza dell’eta’ che avanza alla ricerca della propria indipendenza e serenta’ !
Torniamo all'avvento dell'euro 2001-2002 ; chi possedeva anche un cesso di immobile è stato molto fortunato perchè si è trovato un capitale rivalutato almeno del 100% , cioè in breve se avevi un alloggio che valeva 100.000 milioni delle vecchie lire se nè ritrovato ben 200.000 ( se basta ! ) tutto questo fondamentalmente è capitato perchè da parte del nostro caro Stato Italiano ( governo ) non ha applicato dei canoni retrittivi su parametri fissi , cioè vale a dire senza lucrarci in modo sviscerato sul bene della prima casa ( che è l'acquisto piu' grande nella propria vita ) e su tutti i beni di primo consumo ; bere , mangiare ecc. Sulle spalle della povera gente che non riesce neanche ad arrivare a fine mese e magari con un lavoro precario .
Torniamo a noi per quel che concerne le Agenzie Immobilari , vi siete mai chiesto come mai negli ultimi 9 anni sono quadruplicate , quintuplicate ecc. Ecc. Perché le persone sembra che non possano farne a meno di regalare dei soldi ( anche dei bei soldoni ) a persone incompetenti o anche se si possono in qualche modo intendere di immobili costano piu’ che un povero notaio , che ha studiato una vita …
Insomma tutto questo sistema sbagliato parte si certo dal nostro caro Stato , ma sta a noi nel non farci fregare i soldi dalle tasche !!! Perché non siamo piu’ in grado di venderci un appartamento con le proprie forze ??? Ed a fare una giusta valutazione ??? ( salvo anzianita’ o problemi in genere )
L'analisi di Alessandro è pienamente condivisibile.
Ma abbiamo una recessione del mercato immobiliare dal 2008 ad oggi che vede 600.000 immobili in Italia in attesa di un compratore.
Questo provoca una perdita netta del valore d'acquisto, sempre dal 2008 ad oggi del 5% / 8% all'anno.
La scarsa prospettiva di ripresa del mercato, per le incertezze oggettive e per saturazione, indebolisce la domanda.
In buona sostanza non è garantito il recupero della cifra investita, nei prossimi anni.
Con l'80% degli italiani proprietari di almeno una casa, chi comprerebbe la seconda? Con questi prezzi, poi. Perchè spendere € 350.000 per una casa al mare di 70 mq.? Quante volte si può andare in albergo o in affitto con quella cifra?
Per fare un esempio, chi è che comprerebbe la seconda auto avendone già una in garage. Sulla quale pagare, bollo, assicurazione, revisione, tagliandi, multe.........
Senza considerare che gli italiani invecchiano, e quelli che lascieranno questa vita nei prossimi 10 / 20 anni non si porteranno dietro le case. Che saranno a disposizione degli eredi, e che quindi torneranno sul mercato già saturo.
Ora come ora non vedo l'affare nell'acquisto. Non a questi prezzi, che, per i motivi che ho illustrato, scenderanno ancora.
L'affitto, invece, consente libertà. specie se l'appartamento è completamente arredato. Ho una coppia di amici con una figlia piccola che ogni 4/5 anni cambia casa. Se sei in affitto lo puoi fare, se l'hai comprata, no.
Ma con tutti gli insulti e le figuracce... ancora a fare spamming il signor rurale? ma non si vergogna? e come mai il team idealista non fa nulla?
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