Tempi lunghi per chi vuole vendere casa e la situazione economica generale non aiuta. Vi presentiamo i 5 motivi per cui si fa difficile concludere una compravendita, secondo le risposte di 4.500 agenti immobiliari, intervistati dalla banca d'Italia per un rapporto in collaborazione con tecnoborsa e l'agenzia del territorio
1. Assenza di proposte di acquisto a causa dei prezzi troppo alti. Secondo l'inchiesta sono i prezzi di listino il principale problema, che bloccano qualsiasi compravendita. Il 65,7% degli incarichi a vendere, terminano per ragioni di prezzi
2. Difficoltà nel reperire un mutuo. È l'altra piaga di questi mesi. Le banche si trovano in una situazione non facile e chiedono sempre più garanzie per concedere un mutuo. Inoltre, gli importi dei crediti coprono, nel migliore dei casi, il 70% del valore della casa. Ciò significa che senza risparmi non si fa nulla
3. Proposte di acquisto a prezzi troppo bassi per il venditore. È il terzo motivo di cessazione dell'incarico a vendere. Le proposte che giungono sono considerate troppo al di sotto delle attese
4. Attesa di prezzi più ragionevoli. La quarta causa dipende dalla terza: i proprietari ritirano gli immobili dal mercato in attesa di tempi migliori
5. Troppo tempo trascorso dall'inizio dell'incarico
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47 Commenti:
Occorre dire ai gentili signori venditori e compratori che entrambi hanno pretese eccessive. Una moderazione di entrambi consentirebbe di giungere a piu rapide conclusioni come è capitato a me che in 28 giorni ho venduto un appartamento. Per quanto possibile consiglio di evitare di farsi intermediare da agenzie immobiliari che determinano esse stesse aluungamenti di tempi e levitazione di costi
È sempre così. si vuole abbattere il valore delle cose degli altri e si tende a ritenere di enorme pregio le nostre.
La commedia umana
Sempre soliti discorsi, se io privato ho una casa pagata 100 con mutuo di 80-90-100 o 110 quello che è se mi fnno un'offerta a 70 i casi sono 2: mi tengo la casa, se non riesco a pagare il mutuo la lascio alla banca, alternative non ce ne sono, poi se uno vuol rimetterci sono cavoli suoi ma se devo vendere a meno di quello che ho di mutuo perchè devo vendere per tirare fuori soldi?Idem i costruttori, al massimo vendi a prezzo di realizzo o sei disposto a rimetterci un pò, se devi svendere i mutui chi li paga se i soldi non ci sono, meglio tenersi li la casa e aspettare, se si vende bon se no che se la tenga la banca.
L'autore del post che cita i prezzi di berlino è disinformato.
Berlino pur capitale della germania non è una città che può essere presa a riferimento: i palazzi della berlino del muro senza ascensore e con la stufa in casa, anche in centro, te li tirano dietro purché tu li voglia comperare. Prova a chiedere i prezzi delle case nuove che stanno sorgendo a berlino: ti rimangerai immediatamente ciò che hai scritto perché la qualità, in tutto il mondo, si paga. Soprattutto in Italia dove i palazzi che si costruiscono rispondono alle più moderne tecniche di costruzione e risparmio energetico.
I prezzi di altre città tedesche: amburgo, monaco, francoforte sono tutte notevolmente più costose della capitale. Certo per un appartamento con due stanze da letto a mitte si possono spendere 280.000 €; una simile posizione di prestigio ad amburgo costerebbe 595.000 €, o 450.000 € a francoforte. Quindi prezzi non tanto diversi dai nostri, anzi ci superano abbondantemente e non c'è aspettativa fasulla di diminuzione.
Egregi sig.ri avete tutti un pò ragione, io ho parecchi anni di esperienze sia di produzione e di commercio e capisco che l'attuale situazione finanziaria internazionale non sia delle migliori, siamo in uno stato di stallo, i prezzi sono ancora troppo alti innadeguati agli stipendi attuali, 40 anni fà con lo stipendio di allora in 5 anni si pagava un appartamento in periferia di Varese, oggi x acquistare sempre lo stesso tipo di appartamento ci vogliono dai 15 ai 20anni inoltre allora i posti di lavoro erano a tempo indeterminato e cioè sicuri all'90% oggi i posti di lavoro "sicuro" è ridotto all'osso, chi vorrebbe comperare oggi ha paura anche di perdere il lavoro oltre a tutto il resto .... e di conseguenza non compera perchè il rischio non vale la candela, comperano solo o quasi chi fà speculazione e cioè a scopo d'investimento, x affittare, x mettere i soldi al sicuro si xkè il mattone signori miei è e rimmarra sempre il miglior investimento come lo è stato da sempre nei secoli dei secoli .....amen
Condivido il suo discorso ma aggiungerei qualche precisazione.
La speculazione è "un'operazione intesa a ottenere il massimo guadagno in attività commerciali o finanziarie, cercando perlopiù di trarre un utile dalla variazione attesa dei prezzi rispetto a quelli di acquisto"
Nel settore immobiliare la speculazione avvenuta negli anni scorsi consisteva nel costruire a 1 per vendere a 4 se non più.
La speculazione che lei intende, può essere perpetrata solamente acquistando a prezzi stracciati gli immobili.
Poiché, mi sembra di capire, nessuno in questo forum, mutuatario o meno, sembra disposto a vendere a prezzi talmente bassi da dare a qualcuno l'opportunità di straguadagnarci rivendendo oggi o in un futuro molto prossimo (perché il tempo è denaro), la vedo veramente dura pensare oggi ad una speculazione immobiliare nel settore abitativo (potrebbe essere più verosimile una speculazione nel settore immobiliare commerciale qualora qualcuno, che conta e con possibilità economiche di una certa rilevanza e con i giusti agganci, venisse a sapere dell'interesse di qualche grande gruppo di aprire attività comerciali in una certa zona dove, allo stato attuale, non esiste l'interesse di nessuno ad investire).
Sarà poi anche vero che qualcuno investirà per comprarsi la seconda casa da affittare, ma ricordiamoci anche tutto quello che è stato detto (insolvenza e tasse) a proposito degli immobili posti in locazione.
Se poi si intende come valido investimento quello in cui, oggi, investendo un certo capitale, si accetta che col passare degli anni diminuisca il suo valore, che, se lasciato sfitto costituisce una spesa costante, mentre se affittato, con i rischi del caso, si riesce ad ottenere con grande fortuna l'1% di rendimento netto del capitale investito, allora credo che esistono dei metri di misura molto soggettivi per misurare la validità di un investimento.
Un signore ha scritto infatti sopra, che 500.000 euro al 3% netto danno 15.000 euro annui.
Io aggiungerei che il 3% netto è uno dei rendimenti più bassi che si possono trovare sul mercato ed infatti esistono dei titoli dello stato che rendono il 5.25% lordo (4.593% netto) in scadenza nel 2017 negoziati questi giorni al 6% in meno rispetto al valore nominale e tali quindi da innalzare il rendimento effettivo di un altro 0.875% annuo e portando così il rendimento di un capitale di 500.000 euro a 27.350 euro l'anno che corrispondono a 2238 euro al mese.
Viste e considerate queste realtà, le chiedo se lei è ancora convinto che la speculazione immobiliare ed il "mettere al sicuro i risparmi nel mattone" rappresentino, nei termini da lei descritti, una visione ancora realistica ed applicabile, oggi, al nostro sistema economico e sociale
Vivo a Roma ormai da sei mesi e vedo sempre gli stessi annunci di vendesi o locasi, qualche anno addietro gli immobili di Roma resistevano poco tempo alla spasmodica corsa al mattone.
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