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La notizia è di quelle che ribaltano tutte le previsioni. Dopo quattro trimestri consecutivi di cali, il mercato immobiliare italiano torna a mostrare nel terzo trimestre 2011 un segno positivo. Lo segnala la nota trimestrale sul mercato immobiliare pubblicata dall'agenzia del territorio. A trainare è una crescita impressionante del settore produttivo, ma anche il residenziale torna in positivo. Ma sono davvero positivi questi dati?

La mappa immobiliare d'Italia

Il tasso tendenziale annuo del volume di compravendite nel terzo trimestre del 2011 ha registrato, infatti, per l'intero settore immobiliare un aumento pari all'1,6%. Rialzi si registrano in tutti i settori, con il massimo incremento registrato nel settore produttivo (+32,8%). Elevato anche l'aumento nel settore commerciale (+11,8%) mentre piu' contenuti i rialzi nel mercato del terziario (+2%), del residenziale (+1,4%) e delle pertinenze (+0,9%)

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Il mercato immobiliare spiazza tutti: nel lll trimestre aumentano le compravendite (grafici)

Il dato, decisamente inatteso, va comunque letto con cautela. Il lll trimestre 2010, sui cui si calcola la differenza con quello del 2011, fu infatti il peggiore dal 2004. Tuttavia nessuno si aspettava un segno più nel periodo che va da luglio a settembre, visto soprattutto che la crisi finanziaria, scoppiata ad agosto, sembrava avesse bloccato tutto

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26 Commenti:

28 Novembre 2011, 11:05

***Il dato, decisamente inatteso, va comunque letto con cautela. Il lll trimestre 2010, sui cui si calcola la differenza con quello del 2011, fu infatti il peggiore dal 2004*** ecco, bravi!... meno male che, dopo l'enfasi del titolo dell'articolo, avere specificato che il dato di confronto è con il periodo corrispondente dello scorso anno 8che non fa testo perché ci fu un crollo colossale!). Ma per sapere come stanno andando realmente le cose bisogna sapere il trend. Provate a fare il confronto con i tre trimestri precedente e vedete che disastro: altro che "aumentano tutte le compravendite"... c'è invece un ulteriore crollo! la discesa è al ribasso da 4 trimestri senza soluzione di continuità. demetrio

4 Dicembre 2011, 12:15

In reply to by demetrio (not verified)

Quanti commenti da ex-agenti immobiliari frustrati...
Era bello dire di essere agenti immobiliari in fase di boom. Quando è scoppiata la crisi, tutti a cambiare mestiere. Meglio così, chi non ha qualità e attributi è meglio che si dedichi ad altro. E nel novero delle professioni, ci metto anche quella che a molti piace da morire: spargere merda sul mercato immobiliare.

28 Novembre 2011, 15:18

@ Team idealista. D'accordo che i dati sono corretti e ufficiali. Personalmente, però, se avessi dovuto scrivere un articolo in merito a quei dati, avrei fatto rilevare che le transazioni del mercato immobiliare sono in continuo e deciso crollo; confermato anche dall'ultimo trimestre. Voi, invece, avete confrontato i suddetti dati con un trimestre catastrofico di un anno fa e ne avete dedotto che: "il mercato immobiliare spiazza tutti: nel lll trimestre aumentano le compravendite". Ciò è a dir poco discutibile dal punto di vista della corretta informazione. Un po' come certi segretari politici che, dopo aver preso sonore bastonate su tutto il territorio nazionale, fanno dichiarazioni pompose di questo tipo: " a trecasedisotto il nostro partito è aumentato del 1,5%". Confermo e ribadisco comunque la vostra correttezza nell'aver evidenziato (anche in grassetto) che il dati erano paragonati ad un trimestre che fu il peggiore dal 2004. Demetrio

28 Novembre 2011, 15:51

Da quel che vedo la crisi c'è ed è forte. Mancano i soldi e manca proprio il denaro liquido, cash, però è pure vero che la gente ha paura! ha paura di perdere, per sempre, quel gruzzoletto che in tanti anni è riuscita a mettere da parte per le esigenze future. Investire in borsa? mai (per gli utenti normali), fidarsi delle banche e finanziarie? ancora peggio! fidarsi dello stato o dell'europa? è come fidarsi delle banche! ed allora? qualcuno più parsimonioso e (forse?) più previdente prova a pensare a comprarsi la casetta o magari una per i figli. Farà bene? farà male? chi può dirlo? nessuno ha la sfera magica, neppure i maghi, figurarsi tutti 'sti professori che ci sono in giro. L'unica serebbe andarsene all'estero, in qualche paese meno sgangherato del nostro e dell'europa, ma quanto lo vogliono e possono fare?

28 Novembre 2011, 16:05

Sinceramente non vedo il problema:
Terzo trimestre 2011 totale compravendite: 288.299
Secondo trimestre 2011 totale compravendite: 349.870
Risultato: - 61.571
Inoltre se si confronta l'ultima riga della seconda tabella la media dei due valori percentuali (variazioni trimestrali tra 2010 e 2009) è -2.85%/trimestre
Per quanto riguarda la media relativa alle percentuali tra valori trimestrali del 2011 e 2010 invece è -2.53% (e mancano ancora 3 mesi), come se questo dato positivo bilanciasse la forte variazione negativa (-5.6% confronto tra il secondo trimestre 2011 e 2010) del dato immediatamente precedente.
Nessun problema quindi: il mercato è in discesa e continua ad esserlo, basta saper leggere correttamente i dati

28 Novembre 2011, 17:38

Non amando molto parole/interpretazioni/previsioni, soprattutto se fatte da chi non sa nulla di cio' di cui parla, e preferendo basarmi sui fatti, vi elenco un tre fatti (ripeto fatti) accaduti nel mese di novembre a Milano:

1. C.so indipendenza mq. 135 ristrutturato € 900.000,00 venduto
2. C.so p.zale dateo mq. 65 nuovo € 400.000,00 venduto
3. Via zanella mq. 55 seminuovo € 300.000,00 venduto

A me non pare che i prezzi siano diminuiti. Anzi, se avessi venduto le stesse case due anni fa i prezzi sarebbero stati inferiori di un buon 15%

Pare che il 90% di chi scrive su questo blog non voglia proprio capire che discutere di prezzi e mercato immobiliare, senza fare precisi e circostanziati riferimenti al luogo di cui si sta parlando, e' assolutamente inutile

Parlando poi piu' in generale della solita crisi, e cercando sempre di guardare ai fatti, quello che abbiamo visto recentemente:
1. File di notte davanti alla apple per il nuovo iphone 4s
2. File e guerriglianurbana davanti al nuovo punto di vendita trony a Roma
3. Traffico in tilt intorno all' inaugurazione del nuovo centro commerciale di peschiera borromeo
4. Ressa e ordini a manetta alla presentazione della nuova audi q3/mercedes classe b

E quello che come al solito vedremo da adesso sotto natale:
1. Alberghi pieni a qualsiasi livello ed ovunque
2. Voli aerei introvabili
3. File interminabili ai reparti gastronomia dei supermercati
4. File davanti ai negozi di hi tech come se vendessero il pane

Non mi sembrano esattamente fatti indicativi di un popolo e di un paese sull' orlo del baratro

28 Novembre 2011, 19:21

In reply to by SAN TOMMASO (not verified)

Sig. Berlusconi (che ci cela sotto il nick san Tommaso), capisco che ella, dopo essere stato buttato giù dal trono do palazzo chigi, abbia ora molto più tempo a disposizione.

Ma non mi sarei aspettato di trovarla qui a continuare a spargere ottimismo consumistico, come faceva da presidente del consiglio, negando per tre anni l'evidenza della crisi finanziaria ed economica che è ora sotto gli occhi di tutti.

Mi meraviglio che ella, che è pure un grande uomo di marketing, non sappia distinguere la manovra pubblicitaria che consiste nel generare code ai negozi per il lancio di un nuovo oggetto, arrivando perfino a pagare le "comparse" pseudo-acquirenti con lo scopo di far parlare i media ed ottenere così una bella pubblicità virale gratuita.

Mi sorprende anche che ella non sappia distinguere un assalto per compere a prezzo pieno (cosa mai avvenuta in nessun megastore) da una corsa sfrenata di "poveracci" per comprare un tv lcd 30 pollici a 200 euro (questo è stato l'assalto al trony di Roma).

Sono inoltre sconcertato che lei non sappia che anche in periodo di grave crisi, almeno per natale la gente spenda le poche briciole messe da parte tutto l'anno (spesso mangiando pane e cipolla) per spenderle sotto natale, soprattutto chi ha bambini e almeno per le feste non vuole farli sentire poveri con il neonato di betlemme.

Mi sorprende anche apprendere che lei non sappia che con l'avvento delle low-cost prendere un aereo e andare due giorni all'estero non è più una cosa da ricchi perché costa meno che passarli a casa andando in pizzeria a mangiare.

Signor berlusconi, torni alle sue escort: qui, come al solito, ha detto solo puttanate.

Demetrio

28 Novembre 2011, 21:58

In reply to by SAN TOMMASO (not verified)

Caro san Tommaso (che crede non a quello che vede, ma a quello cui fa comodo credere).
Se è risaputo che questa crisi sta spazzando via il ceto medio alto creando un gap notevole tra i poveri e i ricchi allora si capisce in modo estremamente facile che:
1) gli appartamenti/ville da 1 milione di euro in su vengono vendute in pochi giorni
2) gli appartamenti che potrebbe comprare chi ancora ha un lavoro più o meno stabile e con un pò di risparmi da parte, calano un bel pò prima di essere venduti e dopo un certo tempo
3) gli appartamenti che potrebbe comprarsi il povero cristo, vista la condizione di disgrazia in cui è caduta quest'ultimo, si vendono con ancora maggiore difficoltà.

Vista inoltre l'attuale situazione che sempre meno permette di fare una pianificazione del futuro, le faccio notare che sempre più diffusamente (e di questo ne sono a conoscenza diretta) prevale nelle persone non più una filosofia di vita con una visione lungimirante ma piuttosto una orientata a godersi quel poco che si può, finché è dato farlo. Vuole un esempio?
Un giovane a 30 anni o più con un contratto a progetto o tempo determinato a 1.000 euro al mese quando va bene: che senso avrebbe, magari dopo anni di lavoro, fare i salti mortali e campare di stenti e negazioni per provare a risparmiare 100 euro al mese?
Anche se questa non è la mia mentalità e, ammetto chiaramente, ho qualche anno di più ed un contratto stabile e uno stipendio più che discreto, non me la sento proprio di biasimare coloro che decidano di godersi qualche cosa, magari una pizza fuori, magari un telefonino o il cinema perché tanto, almeno per ora, mi sembra chiaro come il sole che a queste persone, almeno qui in Italia, non è dato farsi una vita normale come si intendeva fino a 15 anni fa.
Lei a questa chiave di interpretazione della realtà non ci aveva pensato?
Dire quindi che Italia la crisi non c'è perché i giovani fanno la fila fuori da trony per comprarsi il televisore a 20 euro o il telefonino a 50 o si vanno a mangiare una pizza al menù fisso a 12 euro, mi sembra veramente una di quelle caxxate stellari alle quali ci ha abituato il nostro ex presidene del consiglio (o forse lui lo diceva in buona fede facendo riferimento alla cerchia di persone che ha usufruito a piene tasche della sua politica)

28 Novembre 2011, 22:54

Crollo....ma come si può parlare di crollo quando le contrazioni delle compravendite restano nell'ordine di un -2,5%??? riestiamo ancora su dati compravendite che sono in linea con i volumi sostenibili in base all poplazione italiana. I dati "drogati" sono quelli del 2004/2007 dove si è assitito ad un palese dato falsato spinto da fattori che oramai tutti ben sanno e che mai più torneranno ma che non possono essere presi ancora come rifeirmenti di un mercato sano.

E poi signor demetrio torni nel mondo degli esserei umani...

Quelli che fino a 15 anni fà il ristornate era ...matrimonio, battesimo, comunione e forse laurea e non tutti i sabati o venderdì sera o piangono come delle vittime perchè ..."posso permettermi solo una pizza a settimana".

Quelli che ferie era il viaggio di nozze o il cinquatesimo o l'estate in campagna a 30 km da casa nella casa dei nonni e non gli aerei affollati per i viaggi ai caraibi,maldive polinesia o lussuose crociere sempre full 3 o 4 volte l'anno.

Quelli che farsi la macchina nuova era avere quattro ruote e un motore di marca nazionale da portare ai 300 mila km e non un suv tedesco che consuma quanto un trenomerci che arrivato 80 mila è da buttare.

Dove babbo natale ti portava un modellino da 10 mila lire e una bambola da 15 e non una palystation 3 da 360 euro o uno smartphone da 700 euro, dove la fatina del dentino ti lasciava i soldi per un pacchetto di caramelle e non uno stipendio di un operaio sotto il cuscino.

Dove "il paron" aveva bei vestiti e case lussuose e l'operaio faticava e sognava e magari arrivava a crearsi un futuro migliore, con mille sacrifici oggi invece hanno macchine e case più belle dei loro del "paron"

Quelli che lavoravano una vita per comprarsi una casa con un mutuo con interessi al limite dell'usura da lasciare con sangue e sudore ai figli e non quelli che pretendono e si augurano che gli altri lavorino una vita per poi dover svedere a lei a quattro spicci i loro sacrifici strozzati da debiti.

E lo dico io che a 36 anni ho creato una famiglia e mi sono comprato una casa da solo facendomi un mutuo che ho finito di pagare da poco e provo disagio nel leggere questo vittimismo, non dico di tornare indietro nel tempo ma almeno di tornare con i pedi a terra.....non farebbe male a nessuno.

29 Novembre 2011, 0:02

Ho apprezzato la sua lista "quelli che" da lei ha probabilmente mutuata da "quelli che il calcio" oppure "quelli che" della canzona di jannacci o (spero per lei) direttamente dalla fonte originaria che è il "tentative de description d'un diner de têtes à paris-france" di prévert.

Ma, perché quella lista?... come se si trattasse di qualcosa contraria a ciò che ho scritto.

È ovvio che quando si parla di crisi attuale, il termine di paragone deve essere riferito a un periodo migliore entro qualche lustro o decennio fa e non certo alla vita dell'uomo delle caverne.

Lei ha solo 36 anni, io qualcuno di più e potrei parlagli di "tempi migliori"... come, ad esempio, i primi anni '70. Potrei parlagli di giovanissimi operai settentrionali (assunti tutti a tempo indeterminato!) che andavano due volte la settimana per farsi pettinare e i loro padri almeno una volta il sabato a farsi fare la barba.

Poteri parlargli di un paesino di sole 600 anime che in quel periodo aveva il suo bel barbiere e la bella parrucchiera (e non mi dica che sono attività che possono essere state penalizzate dalla tecnologia al pari di altri artigiani come gli orologiai, i ciabattini, o gli arrotini).
Oggi invece potrei citarle un grosso paese di ben 8.000 anime dove non c'è più nemmeno un barbiere. Non crescono più i capelli?!

Io sono convinto che la moda attuale dei capelli rasati (o meglio, auto-rasati) sia più una necessità di portafoglio che una moda.

Le potrei parlare di Roma, dove qualche decennio fa era normale anche per il popolino andare la domenica in trattoria. Popolino che, all'epoca, all'epoca abitava il centro città e non era, come oggi, relegato nelle periferie dormitorio!).

Guardi le vecchie foto d'epoca, per avere conferma.invece, oggi nei ristoranti al centro di Roma ci sono solo turisti e gente molto granosa.

Potrei continuare all'infinito ma...vabbe'... la saluto

Demetrio

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