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56 Commenti:

22 Gennaio 2013, 16:52

Gentili amici:

Mia madre, 90 anni, è in affitto dal 2007 in un appartamento, del basso ferrarese, dotato di termo regolabili con termovalvole e dotati di ripartitori di consumo in ogni vano.
In sede di trattativa per l'affitto ci è stato presentato un preventivo di spese condominiali rivelatosi poi mendace in quanto a consuntivo nel primo anno risultato superiore del 60% nelle spese relative al riscaldamento.
Questo fatto ci ha portato ad un accurato controllo delle tabelle ove si evincono i consumi in ogni vano e .... sorpresa! abbiamo notato che il bagno di 8 mq. Consuma 1,500, unità calore circa come un salone di 24 mq. Unità calore 1750, pur avendo, il bagno un termo che è per dimensioni la metà di quello del salone stesso ed essendo, il bagno, dotato di un termo uguale a quelli della camera da letto, della cucina e dello studio che consumano c/a 800 unità di calore in ciascun vano
A nulla è servito protestare, con l'amministratore e la proprietà che nel frattempo era cambiata due volte, invocando controlli, fino al momento in cui alla fine del 2010 mi deciso io ad sollecitare un controllo alla società incaricata delle manutenzioni e conteggi.
Nel gennaio 2011 è arrivato il tecnico e dopo aver controllato tutte le valvole e altro mi ha rassicurato informandomi che nulla appariva in difetto, non spiegandosi il perchè di un consumo cosi anomalo nel vano bagno, e che avrebbe fatto, in sede, delle verifiche tecniche successive e mi avrebbe comunicato gli esiti.
Non ho ricevuto nessuna informazione fino al momento di una mia chiamata del tecnico per il ripristino di alcuni termo bloccatisi durante l'autunno, costui non sapeva nula e constatato il perdurare di un cosi inspiegabile fenomeno dopo aver ruiattivato i termo si è ripresentato alcuni giorni doppo per affiancare un nuovo ripartitore al vecchio nel bagno.
Ora considerato tutto ciò e avendo subito mia madre annualmente un aumento delle spese di riscaldamento tra il 30 e/o il 50% ogni anno ho deciso, salvo interventi adatti a risolvere il problema, di bloccare tale mia spesa al consuntivo relativo all'anno del coinvolgimento della società responsabile per gli anni a venire sino alla fine del contratto di locazione.
La spesa preventivata pe ril solo riscaldamento il 2013 e di €. 2.700,00 oltre alle spese condominiali.
In subordine chiederò una riduzione del canone d'affitto del 35%
Non so che farà la proprietà, che ho debitamente informata unitamente ad un nuovo amministratore, ma francamente mi importa poco, c'è un limite ad ogni pazienza ..o no?.

Frenk

6 Febbraio 2013, 9:21

Si, ribadisco che la situazione dei proprietari di case è veramente una cosa da non immaginare.Sono nella stessa situazione delle persone suddette e non posso farci niente.Solamente pagare l'avvocato, l'imu e chi più ne ha più ne metta.....
Paese di m....

17 Febbraio 2013, 15:29

Come al solito la maggior parte della gente sa solo offendere.. Bisognerebbe imparare ad essere onesti da entrambe le parti: affitti giusti e pagamenti puntuali.
Io mi ritrovo in entrambe le situazioni: per la mia attivitá pago piú di 900 euro di affitto x un locale di 30mq e il pago puntuali tutti i mesi perchè ho firmato un contratto quindi si presuppone che la cifra mi andasse bene all'inizio e continueró ad onorare l'impegno preso. Allo stesso tempo mi ritrovo ad essere presa in giro da un "signore" che dopo 4 anni non ritiene piú adeguato l'affitto richiesto e invece di lasciare il locale ha deciso semplicemente di non pagarmi piú consapevole del fatto che tanto in Italia i tempi della giustizia sono biblici.
Preciso il fatto che mi ha detto in faccia che nn ha intenzione di darmi niente perchè tanto rivolgendosi agli avvocati spenderei dei soldi oltre quelli che gia ho perso x gli affitti nn riscossi e dovrei anche aspettare dei mesi. Quindi? io cosa dovrei fare? è giusto questo comportamento??
A mio avviso coloro che si lamentano x gli affitti esagerati e ingiusti farebbero bene a pensarci 2 volte prima di prendere un impegno. Se l'affitto si ritiene troppo alto o si prova a contrattare prima della firma oppure si cerca altrove altre proposte ma una volta preso un impegno va rispettato fino alla fine o andarsene una volta che ci si rende conto di non riuscire piu a pagare. Ma tanto siamo in Italia e l'usanza di "cercare di metterlo in quel posto al prossimo" è troppo radicata

sofia
19 Febbraio 2013, 9:31

Condivido quanto espresso sull'ingiustizia delle leggi italiane, se il proprietario di un immobile che
Non riscuote l'affitto perchè è costretto a pagare le tasse su ciò che non percepisce?
E a quel signore che ritiene i proprietari dei ladri si faccia un esame di coscienza perchè
Non sono tutti ereditieri ma la mmaggior parte è gente che ha fatto dei sacrifici per comperarsi una casa per crearsi un integrazione alla pensione e si ritrova con un debito
E questo è dovuto alla burocrazia delle leggi italiane e alla disonestà di chi se ne approffitta.

19 Febbraio 2013, 17:27

Boh io non capisco...
Da quello che ho letto fino ad ora sembra più una lotta fra delinquenti e onesti, mentre la questione è un altra il diritto alla casa... in un qualsiasi paese europeo questo diritto è tutelato dallo stato, che se l'inquilino non può permettersi l'affitto lo paga direttamente lo stato, e per questo il mercato è regolato con precise regole e tutti vengono tutelati, non esiste un cattivo.
Invece da quello che leggo quì è il contrario lo stato fa da banco e tutti pagano....

22 Aprile 2013, 14:28

Lo scorso ottobre ho affittato il mio appartamento con un contratto transitorio regolarmente registrato per la durata di 18 mesi. (art.5 comma1 legge 9 dicembre 1998 n431) Ad oggi però l’occupante l’appartamento ha smesso di versare i canoni di locazione gia da due mesi; stiamo trascorrendo settimane su settimane a sollecitare, lui insiste nel dire che non viene pagato dal datore di lavoro ma la situazione sta diventando insostenibile. Tra l’altro dalla mia ultima visita l’immobile è ridotto in condizioni pietose e dubito che il deposito lasciato coprirà i lavori necessari a riportarlo a come era nel momento in cui è stato lasciato a loro. Proprio ieri in accordo con il nostro agente immbiliare abbiamo provato a chiedere di lasciare l’appartamento entro fine maggio trattenendo la caparra richiedendo di fatto una sola mensilità. in questo caso come dovremmo procedere a livello legale? dovremmo registrare interruzione del contratto e quindi accollarci altre spese anche se si tratta di un interruzione anticipata per morosità?
Qualora si concretizzasse questa ipotesi posso costringere l’inquilino a pagare anche marzo e aprile oltre il deposito cauzionale oppure attendere le calende greche della giustizia italiana!!!
Gli ho consegnato un gioiellino di appartamento l'ho ritrovato una specie di magazzino con tanto di muffa nelle stanze!!!!!

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