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Che casa cercano gli italiani? lo hanno chiesto a 731 potenziali acquirenti idealista.it e crif valutazione immobili per analizzare il settore immobiliare e le caratteristiche degli immobili che hanno più importanza.

Cosa cercano? abitazioni in buono stato, in quartieri semi-centrali e ben collegati dai mezzi di trasporto pubblico, con tutti i servizi a portata di mano. La "casa tipo", secondo l'indagine, deve avere una superficie compresa tra i 90 e i 120 mq, con almeno 3 locali, 2 bagni e un posto auto o garage e soprattutto deve essere accessibile, con un prezzo compreso tra i 170 e i 200mila euro

Tuttavia, secondo i dati di sintesi re, l’osservatorio trimestrale crif sul credito immobiliare, il valore medio di mercato di questo “immobile tipo” si aggira attorno ai 250.000 €

È quindi proprio partendo da una valutazione sui prezzi degli immobili e sull'attuale momento di mercato che iniziamo la nostra intervista con Stefano magnolfi, direttore real estate services di crif, divisione di crif dedicata ai servizi immobiliari e che effettua 100.000 perizie ogni anno per banche e privati

I. Dalle risposte degli utenti emerge in maniera Chiara che il maggiore indiziato delle difficoltà degli utenti ad acquistare casa è il prezzo (per il 74,1% del campione). Ma come spiegare una tale differenza tra il prezzo che gli intervistati hanno dichiarato di voler spendere rispetto al valore medio di mercato?
 
C. Per richiedere in maniera sempre più consapevole un mutuo è fondamentale conoscere la differenza tra il prezzo “soggettivo” che si attribuisce all’immobile e il valore più probabile di mercato, calcolato secondo le metodologie estimative utilizzate dal 75% degli sportelli bancari italiani che hanno formalmente aderito alle recenti linee guida abi per la valutazione degli immobili
Bisogna considerare anche che la presenza di eventuali abusi, anche minimi, può limitare la commerciabilità della casa e generare “brutte sorprese”

I.  Circa l'importanza della perizia immobiliare già prima del rogito, gli utenti si dividono quasi in parti uguali tra quelli che richiedono una perizia immobiliare indipendente e quelli che si rivolgono all'agenzia immobiliare. Secondo crif qual è il modo migliore per tutelarsi e quanto sono informati gli utenti su questo tema?


C. Gli italiani sono sempre stati abituati a interessarsi degli aspetti urbanistici e catastali dell’immobile solo al momento del rogito, quando il notaio verifica la proprietà del bene e la corrispondenza ai vincoli comunali. Ma cosa succede se si scopre un abuso edilizio? la quota del compromesso è già stata saldata e non sarà più possibile riaverla indietro. Meglio quindi tutelarsi prima di prendere impegni economici, per essere certi che la casa dei propri sogni non si trasformi in un incubo

Il consiglio di crif è di rivolgersi sempre a chi possa garantire indipendenza nel processo di valutazione, meglio se tramite professionisti con competenze certificate secondo gli standard iso 17024; la perizia tecnico-estimativa è finalizzata, oltre al calcolo del valore di mercato dell’immobile, alla sua corretta identificazione catastale e al controllo sull’eventuale presenza di abusi che ne potrebbero limitare la commerciabilità. Le banche per prime hanno “sposato” metodologie e standard di valutazione riconosciuti a livello internazionale per conoscere il reale valore di mercato degli immobili a garanzia dei mutui. Ora il mercato immobiliare richiede che anche il consumatore o l’agente immobiliare verifichi tali aspetti prima del mutuo (che comunque riguarda il 70% delle compravendite complessive): una perizia immobiliare indipendente può evitare danni economici anche molto gravi, e può anche essere messa in detrazione se collegata al mutuo

I. Dall'indagine emergono anche alcune interessanti novità circa i gusti degli italiani rispetto alla casa, tra queste balza all'occhio una forte sensibilità alla classe energetica dell’immobile ritenuta rilevante nella scelta della casa da 6 persone su 10. Come si spiega questo dato?


C. Il tema della certificazione energetica è di grande attualità e ovviamente anche crif valutazione immobili lo sta analizzando per capire quali direzioni prenderà il mercato. Sinceramente questo forte interesse da parte degli intervistati contrasta con le evidenze di altre recenti ricerche che forniscono dati meno positivi, come quello relativo alla quota del 20% degli annunci immobiliari riportanti l’indice di prestazione energetica, obbligatorio già da luglio 2011. Questo probabilmente perchè le persone considerano la certificazione come una ennesima formalità da sbrigare, fatto salvo per gli immobili di eccellenza dove viene evidenziata.
Non ci sono ancora evidenze di correlazione fissa tra valore e classe di certificazione (sul tipo delle tabelle di prezzi marginali) ma è facile prevedere che nei prossimi anni sarà un indicatore importante che già da tempo stiamo monitorando con le nostre perizie


Crif valutazione immobili
Valutazione immobili è la linea di servizi di crif res specializzata nella redazione di perizie (rapporti estimativi) per determinare il valore di mercato degli immobili - sia residenziali che non residenziali (capannoni, uffici, negozi, ecc.) - attraverso una capillare rete di professionisti indipendenti ed esperti del territorio, nel pieno rispetto dei più rigorosi criteri estimativi riconosciuti a livello internazionale

Grazie alle caratteristiche di indipendenza, affidabilità e osservanza delle metodologie conformi agli standard internazionali, il rapporto estimativo di crif valutazione immobili è già adottato da numerosi istituti di credito per la valutazione dell'immobile portato a garanzia di una richiesta di finanziamento. Crif valutazione immobili effettua 100.000 perizie all’anno, principalmente per conto delle maggiori banche italiane



 

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35 Commenti:

29 Marzo 2012, 10:54

Ammesso che trovi il -60% con cosa lo paghi? guarda che i soldi del monopoli non valgono mica nella vita reale! contanti mattonaro, freschi e profumati contanti , cosa che te non sai neanche cosa sono, i veri pezzenti ormai sono i mattonari come te.......

29 Marzo 2012, 11:14

Sognamattoni rassegnati vai a vivere in un centro caritas! sognacontanti eclissati nella tua caverna di proprietà

29 Marzo 2012, 11:31

In reply to by anonimo (not verified)

Si, ho una "caverna" che occupa gli ultimi 2 piani di una palazzina
In un bel quartiere centrale di Roma
E non ho nessuna intenzione di venderla

Dimenticavo: ho pure i contanti
E tu?

29 Marzo 2012, 11:39

In reply to by curiosissima (not verified)

Io ho pure il gelato...
Prrrrrrrrrr

29 Marzo 2012, 11:53

I prezzi non caleranno mai di molto purtroppo, è psicologico. Non si può equiparare il mercato immobiliare al mercato delle mele

29 Marzo 2012, 11:58

In reply to by lucio (not verified)

Forse nel 1993 non era in Italia. Si legga qualche articolo: altro che psicologico. Riporto da repubblica ------------------------------------- IMMOBILI, pERCHE’ I PREZZI PER ORA NON RIPARTIRANNO Repubblica — 30 settembre 1996 pagina 16 sezione: aFFARI & FINANZA GLI agenti immobiliari non hanno più nemmeno gli occhi per piangere. Nel 1996 la crisi del mattone ha raggiunto il culmine: non si erano mai venduti così pochi immobili e a prezzi così bassi. Il crollo delle compravendite ha per la prima volta toccato anche l’ attività dei notai, dove si è registrato un aumento-record del ricorso alla Cassa come integrazione di reddito a chi non raggiunge un livello minimo di affari. La situazione è davvero disastrosa: negli ultimi quattro anni – dopo il boom del periodo 1989-91 – i prezzi sono scesi, soprattutto nelle grandi città, anche del 40-45 per cento. Con buona pace di coloro che hanno acquistato ai prezzi massimi…… ...................................................................... -40%,-45% eccolo il calo . Psicologico??? --------- e' il mercato. Hai bisogno di vendere e il mercato è in fase calante: devi calare anche il 75% come in irlanda oggi ad esempio.

29 Marzo 2012, 12:06

In reply to by anonimo (not verified)

Si parte da un presupposto sbagliato. "Ho bisogno di vendere".
Perchè non analizziamo i motivi per il quale si "ha bisogno di vendere" e non scremiamo quelli che non sono veramente procrastinabili ?
Si scoprirà che piuttosto di svendere, i venditori questo "bisogno di vendere" se lo fanno passare.

29 Marzo 2012, 12:23

In reply to by LUCIO (not verified)

SI SCOPRIRà cHE PIUTTOSTO DI SVENDERE, i VENDITORI QUESTO "BISOGNO DI VENDERE" SE LO FANNO PASSARE.
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Altro luogo comune.

Negli anni '90 c'erano comunque persone che vendevano al 50% in meno.
Cosi come ce ne sono oggi in america,irlanda,dubai,spagna,grecia in cui i crolli sono già iniziati da un po'.

Chi vuole vendere lo farà al prezzo congruo dettato dal mercato, chi non vuole vendere non farà parte del mercato e non ne influenzerà le dinamiche, come accade in tutti i mercati.
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Chi vuole fare upgrade, downgrade, venderà e comprerà ai nuovi prezzi.
Chi deve vendere perchè non riesce a pagare il mutuo lo stesso.
Le banche che sono piene di immobili preferiscono vendere ora ed investire i soldi, piuttosto che avere beni in continua svalutazione.
Chi ha un'eredità da spartire vende lo stesso al prezzo di mercato.
Chi ha case sfitte su cui dovrà pagare l'imu venderà lo stesso: (questo è il caso dei miei genitori ad esempio, che hanno una casa a Napoli su cui dovrebbero pagare 4000 euro di imu l'anno, cosa che ovviamente non vogliono fare e preferiscono vendere a -25% dal massimo, si perchè a napoli i prezzi sono già crollati a -25% rispetto al 2007)

29 Marzo 2012, 12:14

Da che mondo e mondo, le case costeranno sempre tanto. Non si andrà mai sotto un certo costo, che comprende mattone, manodopera, burocrazia varia, profitto nei limiti del buon senso. Rassegnamoci a cio

29 Marzo 2012, 14:13

Certo , svendo casa mia al 99% in meno del prezzo di mercato. Io sono buono, pur di far felice un acquirente gioisco della mia generosità! tanto in irlanda e spagna fanno lo stesso.. Olè!

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