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Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)

Nelle grandi città il mattone resiste ed è più forte dell’incertezza del quadro economico e del credit crunch. L'indice dei prezzi delle case di idealista.it ci presenta un 2012 all’insegna della sostanziale tenuta dei prezzi delle abitazioni nei grandi mercati: crescono Torino (2,2%;2.241 euro/m²) e Milano (1,7%; 4.147 euro/m²), stabile Napoli (0,3%; 3.335 euro/m²), mentre la capitale (0,2%; 4.556 euro/m²) mostra qualche segnale di stanchezza. Le maggiori  sofferenze nei quartieri che penalizzano la vivibilità oppure nei comuni dell’hinterland

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Se il prezzo è ritenuto un problema da molti utenti intenzionati ad acquistare casa nei prossimi mesi, gli immobili nelle grandi città, pur con dinamiche che cambiano da zona a zona, da quartiere a quartiere, continuano ad avere mercato. Le sofferenze sul fronte delle variazioni di prezzo si riscontrano principalmente in aree cittadine dove la vivibilità è scarsa e i servizi inefficienti, oppure nei comuni dell’hinterland

Roma. Riflessivo il mercato capitolino dove predomina la tendenza al ribasso, riscontrata in 12 dei 19 quartieri rilevati, ma nel complesso il quadro è estremamente stabile e i cali maggiori non superano il 3%

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Il dato peggiore spetta questo mese monte mario (-2,9%; 3,951 euro/m²), il migliore all’elegante quartiere prati (1,6%; 6.584 euro/m²). Flessioni molto contenute non scalfiscono più di tanto le valutazioni stellari del centro storico (-0,9%; 7.404 euro/m²), ma frenano la lunga ascesa di monte verde (-0,5%; 4.899 euro/m²) dopo una corsa a rialzo al ritmo del 7,9% su base annua,  per un aumento di valore medio pari a 360 euro di più dello stesso periodo dell’anno scorso

Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)


Milano Non fa sconti, anche se le quotazioni non hanno registrato grossi scossoni nel primo trimestre: particolarmente movimentata la situazione nei quartieri semi-centrali della città, i cui prezzi, ben al di sopra la media cittadina, dimostrano l’appeal di aree ben servite dai mezzi pubblici  e con elevati standard di vivibilità, verso una domanda sempre più selettiva
Qui si rilevano due tendenze contrapposte, con le battute d’arresto di fiera-de angeli (-1,9%; 5.222 euro/m²) e garibaldi-porta Venezia (-2,5%; 5.222 euro/m²) che vanno esaurendo la spinta delle trasformazioni urbanistiche in vista di expo 2015 che aveva determinato saliscendi vertiginosi dei prezzi, mentre porta vittoria (1,3% euro/m²; 4.655 euro/m²)  e navigli-bocconi (1,3% euro/m²; 5.096 euro/m²) segnano tra le migliori performance del mese e una crescita costante sui 12 mesi

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In questa tornata aumenta anche la distanza tra il quartiere più caro della città e quello più economico, con il centro storico (7.998; 0,4% euro/m²), che si avvicina a piccoli passi agli 8 mila euro al metro quadro, mentre vialba-gallaratese (-0;4%; 2.413; euro/m²)  non tiene il passo

Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)


Torino cresce di più di tutte Per effetto di prezzi che non hanno mai conosciuto le esagerazioni delle grandi aree metropolitane. Sotto la mole è anche in atto una grande riqualificazione di molte aree che ha ridato smalto a ad alcuni quartieri. La zona centro-creocetta con un incremento seppur modesto nel primo trimestre, pari allo 0,8% si conferma al top dei prezzi del capoluogo con i suoi 3.405 euro/m², precedendo le residenziali aree pre-collinari di vanchiglia-borgo po (-0,3%; 3.302 euro/m²)

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Situazione pressoché stabile nel resto delle aree cittadine, con la sforbiciata più decisa nei quartieri popolari di borgo vittoria-vallette (-2,3%; 1.846 euro/m²)

Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)

Napoli Stazionaria a livello di variazione generale su base trimestrale, vede aumentare le sofferenze nei quartieri più periferici a fronte di una tenuta dell’area in assoluto di maggior pregio a livello cittadino, vale a dire il lungomare (0,8%; 5.690 euro/m²)
Il centro storico (1,3%; 3.007 euro/m²) segna la migliore variazione del trimestre, soccavo pianura (-2,4%; 2.379 euro/m²), trascinando a ribasso le aree le aree limitrofe del vomero-arenella (-2%; 4.874 euro/m²) e di bagnoli (-1%; 3.500 euro/m²), il quartieri con i prezzi più vicini alla media cittadina

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Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)

Per la prima volta da quando sono iniziate le rilevazioni dell’ufficio studi idealista.it viene dato conto, a livello di analisi generale, di 6 grandi mercati: si aggiungono infatti alle quattro città su citate, anche Bologna e Firenze. In coda a questo rapporto anche una tabella riassuntiva di 40 città Capoluogo di provincia che presentano al momento un numero di annunci sufficienti ai fini della rilevazione statistica

Firenze è il terzo dei grandi mercati monitorati superando anche Napoli nel confronto tra i valori medi immobiliari per un prezzo al metro quadro che ammonta a 3.933 euro
Dalla prima fotografia dei quartieri risaltano le quotazioni delle case nella zona porta romana-giardino di boboli-due strade, dove immobili d’epoca che si alternano ad originali ristrutturazioni in contesti esclusivi per una varietà ampia di tagli (dal bilocale, all’appartamento di prestigio al loft, alla villa), soluzioni accomunate dai prezzi più elevati della città, a una media di 5.259 euro/m²

La geografia del mercato fiorentino presenta valori immobiliari livellati verso l’alto, con 8 dei 17 quartieri rilevati che presentano prezzi superiori alla media, nella fasica tra i 4 e i 5mila euro/m². L’area più vicina alla fascia intermedia dei prezzi cittadini è alberti-bellariba con  3.850 euro/m², la più lontana è la zona di espansione nord ovest, peretola-brozzi-piaggepistoiese, che riporta i valori più bassi (2.959 euro/m²)

Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)

Bologna più accessibile con i suoi 2.944 euro/m2 presenta una geografia dei prezzi più omogenea, per certi versi affine alla piazza torinese
Anche qui non c’è un quartiere che stacca gli altri in maniera perentoria, infatti santo Stefano, con  3.544 euro/m² è lontano di 600 euro dal valore medio dei prezzi in città e “solo” 900 euro dal periferico quartiere reno, il più economico della città con 2.679 euro al metro quadro
A margine di questa edizione del rapporto trimestrale dell’ufficio studi idealista.it proponiamo una prima dei valori immobiliari in 40 città capoluogo di provincia

Nelle grandi città i prezzi delle case resistono (tabelle)

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84 Commenti:

12 Aprile 2012, 18:04

In reply to by giorgio (not verified)

Caro Sig, Giorgio mi telefoni per favore 3335990806 forse potrei aiutarla trovare una casa per i suoi genitori in centro di Milano ! Sono un privato e le mie zie hanno un appt da vendere molto classico al terzo piano con ascensore e portineria in un buon quartiere di Milano ! Un cordiale saluto Gabriella

12 Aprile 2012, 20:47

In reply to by giorgio (not verified)

1 - a Milano le case nelle zone giuste (omissis) si fanno fatica a trovare. 2 - io non riesco a trovarne una per i genitori perché sono troppo costose. Ragazzi, ma questo Giorgio è un vero comico! ma chi è?... Giorgio panariello? lui non riesce a trovare casa a Milano perché sono troppo costose. Magari non riesce nemmeno a trovare ferrari e nemmeno pellicce di visone e nemmeno quadri di de chirico tutta roba introvabile per un morto di fame aspirante mattonaro emulatore dei ricchi! a matto: guarda che tu stai cercando nelle zone di Milano "giuste" per i ricchi. Le zone giuste per i morti di fame come te sono le baracche degli zingari.

12 Aprile 2012, 17:11

Qualcosa sugli affitti sta cambiando:del tipo contratto concordato,vedremo con gli acquisti.Certo per come stanno le cose,per comprar casa e parlo di Bologna mi sa che bisogna vendere gli organi.Bene bene ,vedremo e si!

12 Aprile 2012, 17:11

A questo punto le persone oneste che non hanno rubato ne speculato sono tagliate fuori che comprino i furbetti

12 Aprile 2012, 17:40

Bravi ottima scelta quella di pubblicare i dati solo dove ritenete di avere un campione significativo.
Ovviamente stiamo parlando di prezzo di richiesta. Vero?

12 Aprile 2012, 17:42

Aspettiamo 2-5-10 anni... quando ikea & co inizieranno a produrre casette in legno a 30k voglio vedere chi si rifilerà ancora dei mattoni a 300k ;-)

12 Aprile 2012, 18:07

Il massimo della bolla speculativa è stato raggiunto nel 2007 quando c'era l'ICI. L' l'imu non è certo un fattore che può spingere alla vendita (ne tanto meno alla svendita) di un immombile.
Il calo dei prezzi registrato (sensibile in alcune città, quasi inesistente in altre) è dovuto solo al calo della domanda per via delle difficoltà delle famiglie ad accedere al credito (vedi spread applicati dagli istituti di credito, garanzie richieste, ecc.), ad accumulare risparmi necessari per iniziare un'operazione d'acquisto ovvero a trovare un lavoro stabile (la disoccupazione è ai massimi), insomma alla crisi.
Considerando la crisi in atto, di dimensioni apocalittiche, la più grande della storia recente dopo quella del 29, l'immobile si sta rivelando un investimento che, tutto sommato, ha tenuto anche in questo periodo. E' stato un investimento straordinario per chi lo ha fatto prima del 2000 e potrebbe esserlo per chi approfitta di questo momento per comprarsi un immobile a prezzi scontati da qualcuno in difficoltà, un immobile che dopo la crisi potrebbe rivalutarsi e, nel frattempo, si potrà "sfruttare" o far fruttare (magari risparmiando i soldi dell'affitto). Insomma per chi non ha casa ed ha 2 soldi da parte gli conviene approfittare di questo periodo.
Ditemi quello che vi pare ma il mattone è il mattone. Chi ha investito in borsa ha preso mazzate in faccia da lasciare il segno (come il sottoscritto), chi si tiene la liquidità e investe in titoli di stato ovvero in obbligazioni riesce a malapena a recuperare l'inflazione.

12 Aprile 2012, 18:38

In reply to by Fabrizio (not verified)

Lei Fabrizio ha perfettamente ragione.
I numeri dimostrano che chi ha investito nel mattone, nel modo e nel posto giusto, ci ha sempre guadagnato e parecchio.
Questo ultimo report lo dimostra una volta ancora se era necessario.
Il resto sono solo un sacco di parole dette non so nemmeno per quale motivo.
Fra un anno, fra due anni, fra cinque anni, fra dieci anni, quando costruiranno le case di legno, quando gli asini voleranno, etc.
Diventa quasi impossibile intavolare una discussione seria con chi contesta i numeri con questi argomenti.

13 Aprile 2012, 9:23

In reply to by Fabrizio (not verified)

Concordo e mi complimento per l'analisi di Fabrizio e condanno " i commenti senza senso" della maggioranza che scrive in questo blob tipo comprare con uno sconto del 30-50%....solo la mafia o gli strozzini ci riescono.
Oggi si cerca la qualità e a Padova citta , le agenzie sono piene di case di 40/50 anni , acquistate con una lira più favorevole ma proposte con un prezzo doppio o triplo in euro...
Quindi per i costi di acquisto, manutenzione ,gestione e tasse continue l'investitore privato o istituzionale si è allontanato dal mercato...e acquista i titoli di stato o le obbligazioni bancarie.

13 Aprile 2012, 9:26

In reply to by Max (not verified)

A) i commenti senza senso" della maggioranza che scrive in questo blob tipo comprare con uno sconto del 30-50%... b) proposte con un prezzo doppio o triplo in euro però facce pace co stò cervello ....

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