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L'urbanizzazione selvaggia distrugge le coste italiane

 8000km di costa sfigurati da una cementificazione selvaggia, da edifici costruiti a ridosso del mare, da zone che di protette hanno solo il nome. È il quadro -desolante- che emerge dal dossier coste: il profilo fragile dell'Italia" elaborato dal wwf

Un quadro che mette a nudo la speculazione ediliiza e l'abusivismo che è stata (e in molte zone continua ad essere) la regola delle zone costiere. Il 42% delle zone costiere è distrutto dal cemento: con uno stabilimento balneare ogni 350 metri e un porto ogni 14 km. I comuni costieri sono 638, affollati da 30 milioni di italiani

Il nostro paese è lo stato mediterraneo con il maggior numero di aree marine protette: si pensa che in Italia ci sono 7 parchi nazionali costieri, 27 aree marine protette, 51 zone ramsar, 378 sitti di interesse comunitario, 114 zone a protezione speciale, 15o sic a mare. Ma tutto questo sistema di tutela è tale solo sulla carte, perché mancano delle strategie efficaci di controllo e coordinazione, nonché i fondi per gestirlo

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