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Fiaip: il vero problema del mattone sono i prezzi irrealistici delle case

Nel 2012 tutto il mercato immobiliare è stato caratterizzato da una tendenza al ribasso: giù le comprandite (-17,22%), i prezzi delle case  (-11,98%) e delle locazioni (-5,60%). Ma la flessione del costo delle case, non è stato sufficiente a far ripartire il settore, dato che i valori richiesti dai proprietari sono ancora lontani da quelli di mercato. È quanto emerge dal report fiaip che vede una lenta ripresa solo nella seconda parte del 2013 sempre e quando il paese raggiunga una stabilità politica ed economica

Prezzi e compravendite

Secondo il report sul mercato immobiliare elaborato dalla Fiaip (federazione nazionale degli agenti immobiliari professionali), che ha preso in esame 16 città italiane, nel 2012 le compravendite sono diminuite del 17,22%, mentre i prezzi delle abitazioni sono crollati dell'11,98%. Le unità maggiormente vendute sono i trilocali (39%), i bilocali (22%) e i monolocali (6%). La zona semicentrale delle città è l'ubicazione preferita, mentre lo stato di conservazione che prevale è di alloggi usati ma in buono stato (40%), seguito dalle abitazioni da ristrutturare (25%)

La discesa dei prezzi riguarda in generale tutte le città, in primis Perugia (-17,3%), Roma (-15%) Palermo (-14,36%), seguite dalle altre: Milano (-14,23%) Cagliari (-14%), Torino (-13,75%), Bologna (-13,74%), Napoli (-13%), Siena (-12,86%), Udine (-12,83%) Genova (-12,5%), Salerno (-11,11%) Venezia (-8, 43%), Firenze (-8%), Avellino (-5,75%). In controtendenza Taranto dove la flessione si attesta al 2%

Il terrorismo sulla casa

La tendenza al ribasso è fortemente influenzata dal clima generalizzato di sfiducia e preoccupazione prodotto da una serie di fattori, tra i quali l'inasprimento della tassazione sulla casa, divenuta insostenibile, e un costante "terrorismo mediatico" che fa leva sull'attuale stato d'incertezza della politica fiscale sugli immobili, il fantasma della possibile introduzione di una patrimoniale e la revisione degli estimi catastali

Nonostante il calo generalizzato, i prezzi delle case continuano ad essere troppo alti rispetto ai valori di mercato e ciò costituisce il vero problema che affligge il mercato immobiliare. I proprietari-venditori sono rimasti ancorati ai valori del 2007 che oggi non sono assolutamente più realizzabili. Secondo la fiaip, infatti, "sebbene una parte del mercato dei venditori si sia adeguato ai valori correnti, facendo ridurre la forbice tra prezzo richiesto e prezzo offerto dal 20 al 15%, a tutt'oggi, ancora una cospicua parte degli immobili posti sul mercato, continuano ad avere richieste di prezzo troppo alte e quindi, oggi a maggior ragione, fuori mercato"

Le locazioni

Anche i prezzi delle locazioni registrano un'importante flessione rispetto al 2011 (-5,60%) per il comparto abitativo, mentre per il commerciale la diminuizione è di circa 12, 12,5%. Aumentano del 3,21% i contratti di locazione ad uso abitazione, e diminuiscono i tempi per affittare un immobile da 1 a 3 mesi, e da 3 a 6, mentre aumentano leggermente i tempi per quelli da 6 a 9 mesi. In generale, il 45% degli agenti ha rivelato un incremento del numero dei contratti per il comparto residenziale

I contratti di locazione riguardano perlopiù i bilocali (38%) seguiti dai trilocali (36%) ubicati nelle zone semicentrali o centrali. Per lo stato di conservazione degli alloggi prevale il buono stato (54%) o l'alloggio ristrutturato (24%)

Previsioni per il 2013

La fiaip prevede un periodo di stagnazione e una pressione ribassista per il primo semestre 2013, generata da un clima di sfiducia generalizzato e dall'aspettativa riguardante le politiche del prossimo governo. I potenziali acquirenti preferiranno aspettare tempi migliori e si riverseranno sul mercato degli affitti

Una ripresa sarà possibile nel secondo semestre del 2013, a condizione che vi sia un ammodernamento strutturale di tutta la politica economica e fiscale sull'immobiliare. E che miglioriro le condizioni di accesso al credito, per garantire una maggiore liquidità alle famiglie

In ogni caso, nonostante la crisi, in Italia non ci sarà nessun pericolo di bolla immobiliare. Chi vorrà investire nel mattone, sarà agevolato dai prezzi delle abitazioni che nonostante la tendenza al ribasso- continueranno a garantire il potere d'acquisto del capitale, e un rendimento di circa il 4%. La casa, infatti, rimane il miglior investimento a medio lungo termine

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41 Commenti:

19 Febbraio 2013, 15:25

Io propongo a tutti quelli che devono per forza vivere in affitto di contattarmi e gli posso dare le dritte per poi non pagare piu a quei sbruffoni di mattonari che offendono la dignità dell'uomo solo perchè possedono qualche mattoncino lego.....io vivo alle loro spalle senza che mi sbattono fuori gia da 10 anni,non mi possono prendere niente perchè non ho niente,vado in vacanza 2 volte all'anno con la famiglia e non mi vergogno perche al costo attuale degli immobili non puoi vivere e mantenere una famiglia e non giudico nessuno se hai i tuoi lego tieniteli pure piuttosto chi continua a darci dei senzatetto morti di fame gli auguro di stare attento perche il mio mattonaro continua ad andare dal medico per ulcera continua da 10 anni......

19 Febbraio 2013, 15:30

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Vendo una roulotte seminuova, interessa? un tetto lo avresti

19 Febbraio 2013, 15:32

In reply to by anonimo (not verified)

E come mai vendi? giugno si avvicina?

19 Febbraio 2013, 15:26

La crisi non è nata oggi, la discesa delle vendite è iniziata nel 2008/2009 ma i venditori giustamente hanno cercato di tener duro, adesso le cose cominciano a scricchiolare ... si parla di crisi apertamente, senza tanti fronzoli ... però chi si aspetta il calo generale resterà deluso, l'unico modo per portare a casa un buon prezzo è appoggiare i soldi sul tavolo, non vergognarsi di fare un'offerta.

19 Febbraio 2013, 15:31

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Chi i soldi se li è sudati non li appoggia su nessun tavolo, tantomeno su quello di quattro stracciaroli che vogliono fare i nababbi alle spalle del lavoro altrui. Se voglio vendere una cosa che vale 100 è inutile mettere 150 nell'annuncio. Quando gli agenti immobiliari lo capiranno forse il mercato si riprenderà. sennò sarà la disoccupazione a riprenderseli in massa.

19 Febbraio 2013, 15:47

In reply to by anonimo (not verified)

Chi i soldi se li è sudati non li appoggia su nessun tavolo, tantomeno su quello di quattro stracciaroli che vogliono fare i nababbi alle spalle del lavoro altrui. Se voglio vendere una cosa che vale 100 è inutile mettere 150 nell'annuncio. Quando gli agenti immobiliari lo capiranno forse il mercato si riprenderà. sennò sarà la disoccupazione a riprenderseli in massa. Forse non mi sono spiegato ... seguo il tuo esempio, se l'annuncio porta il prezzo 150k€ e tu consideri congruo 100k€ ... gli metti sul tavolo 100k€ ... se i soldi sono veramente corretti vedrai che qualcuno li raccoglierà. per esperienza personale funziona (preciso che ho sempre comprato e venduto senza a.i.), se metti sul tavolo il "giusto" la gente ci pensa ... ovvio che se ti aspetti che un bene venga svenduto non comprerai mai nulla.

19 Febbraio 2013, 16:03

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Se ti aspetti che un bene venga svenduto non comprerai mai nulla Capisco il tuo punto di vista, ma se il venditore dice che vale 150 io non mi presento con 100 anche perchè, come scrivi tu, non mi aspetto che le case vengano svendute. Quanto al non comprar mai nulla più passa il tempo e più mi sembra la soluzione migliore: ci sono sempre più case in affitto e a prezzi sempre più bassi.

19 Febbraio 2013, 16:33

In reply to by anonimo (not verified)

Capisco il tuo punto di vista, ma se il venditore dice che vale 150 io non mi presento con 100 anche perchè, come scrivi tu, non mi aspetto che le case vengano svendute. Quanto al non comprar mai nulla più passa il tempo e più mi sembra la soluzione migliore: ci sono sempre più case in affitto e a prezzi sempre più bassi. L'affare si fa sempre in 2 ... quindi se il venditore non è propenso al dialogo oppure l'a.i è "timido" qualcuno deve pur prendere l'iniziativa, in sintesi se hai paura di essere rifiutato resterai per sempre vergine. Il problema vero è che i soldi non ci sono e a dire il vero non c'erano nemmeno prima, perchè prima i soldi li hanno messi le banche o i genitori. Ora se qualcuno ha dei soldini in tasca e vuole comprare casa può fare un tentativo, a volte la realtà può sorprendere.

19 Febbraio 2013, 16:50

In reply to by someone (not verified)

ORA SE QUALCUNO HA DEI SOLDINI IN TASCA E VUOLE COMPRARE CASA PUò fARE UN TENTATIVO, a VOLTE LA REALTà pUò sORPRENDERE ti ringrazio per i consigli e ti voglio dare maggiori dettagli: cerco un trilocale o bilocale spazioso in zona colombo/garbatella (Roma). Ho 100k liquidi, reddito familiare cira 4k uno t.i. Uno p. Iva. Pago 800k di affitto. Considerando che il 15% del canone me lo pago con gli interessi del mio capitale e il 20% lo scarico dal 730 quanto sarei disposto a pagare? la mia valutazione è tra 230 e 280k (se proprio mi piace). Questa è ovviamente la "mia" valutazione, basata sulla "mia" situazione e non pretendo che altri, soprattutto chi deve vendere la condivida. Infatti leggo gli annunci e mi pare davvero troppo poco per i prezzi attuali che stanno tutti fra 350 e 400k. Tu pensi davvero che sia possibile concludere? p.s. Prego astenersi da consigli gli adoratori del mattone, vivo agiatamente e non faccio mancare nulla alla mia famiglia e non sono disposto a sacrifici post-mortem per diventare proprietario.

19 Febbraio 2013, 17:01

In reply to by anonimo (not verified)

A #31
Uno dei più bei post che abbia letto su idealista....sintetico ed efficace per definire come si dovrebbe ragionare prima di acquistare casa

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