Lo scarso accesso al credito e l'incertezza normativa allontanano i grandi investitori internazionali dal mattone italiano. Ciò nonostante la casa è ancora un buon investimento con un rendimento che nel 2012 è stato dell'1,8%, confermando la caratteristica di minore volatilità dell'immobiliare rispetto ai titoli azionari
Secondo ipd, un investitore terzo specializzato nell'analisi di portafogli immobiliari, nella seconda parte del 2012 l'indice di settore è stato pari allo 0,5%, con un rendimento complessivo annuale dell'1,8%. Prendendo in considerazione gli ultimi cinque anni, il rendimento è superiore al 3% contro l'11% dei titoli azionari. Tutto ciò a conferma del carattere di minore volatilità dell'investimento immobiliare rispetto a quello azionario
Secondo Riccardo serrini, amministratore delegato di prelios sgr, nonostante la situazione sia diffile, nel mattone italiano spunti di grande interesse sono rappresentati dai fondi pubblici, costituti da immobili derivanti dalla pubblica amministrazione e fondi che investono in crediti con sottostante immobiliare. Secondo Lorenzo vianello, responsabile advisoru re di unicredit, le aziende e i privati sono quasi spariti dal settore perché non hanno cassa o perché la maggior parte dei loro investimenti fatti in passato sono al momento illiquidi. "Le casse previdenziali- sostiene vianello- hanno ridotto gli investimenti nell'immobiliare, mentre gli investitori esteri hanno abbandonato l'Italia a causa del rischio paese e dell'imprevidibilità normativa"
11 Commenti:
Fammi avere i dati chè sono interessatissimo....affari così non si trovano tutti i giorni............devono essere disperati per regalare così le loro proprietà
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