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E ci risiamo: il pdl propone ancora una volta il condono edilizio e crea attriti nella maggioranza

Ormai è diventato un vero e proprio leit motiv per il pdl. Il condono edilizio ricompare ciclicamente in qualsiasi emendamento presentato dal partito di destra. L'ultimo in ordine di tempo quello al ddl sulle emergenze ambientali che ha fatto nascere degli attriti con i soci di maggioranza del pd, prima di essere ritirato

Il caso
La firma dell'emendamento era del relatore al ddl sulle emergenze ambientali Domenico de siano del pdl e si riproponeva di riaprire i termini del condono edilizio 2003 al 31 dicembre 2013. Una proposta denunciata dal co-relatore, Stefano esposito, che ha dichiarato "è vergognoso che si voglia far passare un provvedimento del genere come una norma di solidarietà per i terremotati". A calmare gli animi ci ha allora pensato il ministro delle infrastrutture maurizio lupi che ha sottolineato come il condono non è nel programma del governo letta e non potrebbe quindi che ottenere un parere negativo da parte del goveno. Ciò è bastato perché l'emendamento fosse ritirato

Un cavallo di battaglia
Nel corso delle ultime legislature il condono edilizio è stato presentato come emendamento ai più svariati disegni di legge. Al centro dell'interesse del pdl c'è soprattutto la Campania, regione dove è riuscito a vincere le ultime politiche proprio promettendo il condono edilizio. Non a caso proprio qui il tasso di abusivismo ha raggiunto livelli di allarme: sono infatti 129mila le case fuori legge, nel 2012 erano 2222 ogni 100mila abitanti. Emblematico è soprattutto il quartiere napoletano di pianura, dove su 58mila abitanti ci sono 70mila domande di sanatoria

Contro la sanatoria si sono alzate le voci più diverse. Il presidente dei verdi, Angelo bonelli, ha infatti sottolineato come la sanatoria avrebbe un costo pesante per lo stato. La costruzione di opere di urbanizzazione secondaria come strade, fogne e acquedotti costerebbe infatti più di 18miliardi di euro, ossi 4-5 volte di più di quanto farebbe incassare

 

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4 Commenti:

21 Maggio 2013, 11:45

L'elettorato di riferimento del PDL sono gli evasori fiscali e i proprietari di seconde case che consentono a berlusconi di arrivare al 25-30% di consenso grazie al quale può difendersi
Dagli attacchi della magistratura. Quindi è normale e legittimo che tuteli gli interessi di queste persone. Quello che non è normale è il fatto che PD, lista civica e m5s che assieme rappresentano il 70% dell'elettorato non trovino una linea di convergenza nonostante i propri elettori abbiano come comune denominatore l'avversione alle politiche del Pdl.

21 Maggio 2013, 15:30

Il comune denominatore si chiama valori , ideali comuni...
Salvaguardia del bene comune , delle risorse che non sono infinite, del territorio-
Auspichiamo tutti che pd, lista civica e movimento 5 stelle trovino un'accordo, la marcia giusta per cambiare quest'Italia-

21 Maggio 2013, 23:00

Finiamola con questo moralismo da quattro soldi,bisogna essere più pragmatici come i tedeschi, che pur di incassare euro tassano anche le prostitute!!

22 Maggio 2013, 12:26

Oiz...
E a tuo figlio cosa gli darai da mangiare, da bere- spesso con il pragmatismo-
Ti rifilano le privatizzazioni- i condoni...le leggi personali...i paradisi fiscali
Compiacenti e pragmatici ti fregano il futuro !

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