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I 5 elementi chiave della riforma del catasto

Il comitato ristretto della commissione finanze della camera ha completato la formulazione del testo di riforma del catasto. Un testo che presenta delle novità rispetto a quello di delega licenziato dal precedente governo e che potrebbe portare a far lievitare le imposte sulla casa. Ecco i sei elementi chiave di una modifica attesa da anni e che fa già discutere prima ancora di entrare in vigore

1) valore patrimoniale. Per determinarlo si utilizzerà un algoritmo basato su funzioni statistiche che si baserà sul valore di mercato per quella tipologia di immobile secondo i dati forniti dall'ex agenzia del territorio
Per gli immobili di categorie a, b e c si terrà conto anche delle strutture edilizie e della localizzazione e di fattori quali: le scale, l'anno di costruzione, il piano, l'esposizione, il riscontro d'aria, l'affaccio, l'ascensore, il riscaldamento centrale o autonomo, lo stato di manutenzione. Il valore così ottenuto si moltiplicherà per i metri quadrati della casa ottenendo così il valore patrimoniale

2) rendita catastale. Si partirà dal valore di locazione espresso al m2 a cui si sottrarranno le spese sostenute: manutenzione straordinaria, amministrazione, assicurazioni, adeguamenti tecnici di legge che in totale corrispondono in media al 47, 52%. Il valore così ottenuto si moltiplicherà per la superficie e il risultato sarà la nuova rendita catastale

3) federalismo catastale. Mentre nel testo della scorsa legislatura tutto il lavoro di ricognizione dei dati era affidato all'ex agenzia del territorio, ora spetterà ai comuni raccogliere i dati sui quali dovrà essere determinata la rendita catastale e il valore patrimoniale. Saranno i municipi, ad esempio, a dover comunicare le caratteristiche dell'immobile come l'affaccio o lo stato di manutenzione che difficilmente sono presenti in una mappa catastale

4) provvedimenti di autotutela. Contro le determinazioni delle rendite catastali sarà possibile fare ricorso alle commissioni tributarie che dovrebbero rispondere entro 60 giorni. Compito del tar sarà invece quello di rispondere sulle questioni di legittimità

5) gli immobili storici. Per gli immobili che rientrano nella categoria catastale a/9 (palazzi e castelli di eminenti pregi storico-artistici) si farà una distinsione tra quelli non suscettibili di sfruttamento commerciale e quelli passibili di essere messi a reddito commercialmente, sui quali dovrà decidere la commissione finanze della camera

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33 Commenti:

6 Agosto 2013, 15:27

Dio ci guardi e liberi dalle RIFORME (tutte) compresa quella del catasto !!!!!
Se non avessimo fatto nessuna riforma dal 1970 ad oggi non avremmo le regioni e avremmo debito pubblico positivo !!!!!
In breve l'Italia sarebbe un paese più ricco della svizzera !!!!!!
Basta riforme ......

6 Agosto 2013, 15:33

Dio ci guardi e liberi dalle RIFORME (tutte) compresa quella del catasto !!!!!
Se non avessimo fatto nessuna riforma dal 1970 ad oggi non avremmo le regioni e avremmo debito pubblico positivo !!!!!
Avremmo una scuola che funziona !!!!
Avremmo una sanità che funziona !!!!
Avremmo politici ed amministratori competenti e pagati onestamente !!!!!
Il compromesso storico ha rovinato l'Italia !!!!1
In breve l'Italia sarebbe un paese più ricco della svizzera !!!!!!
Basta riforme ......

17 Agosto 2013, 12:45

Secondo me la riforma catastale deve essere fatta, urgentemente, per rimettere un po' di ordine sui valori reali immobiliari in modo da evitare le speculazioni a favore solo degli "squali" pronti a comprare a prezzi bassissimi senza scrupolo per poi godersi una rivalutazione certa in pochi anni. La legge della domanda e dell'offerta deve essere controllata fino ad un minimo di valore in modo da avere una certezza che sotto certe cifre il contratto viene "rivisitato" dall'organo competente e convalidato solo se il venditore afferma la sua volontà di vendere sotto il valore patrimoniale attribuito dallo stato. Inoltre devono essere riviste anche le rendite immobiliari facendo così che l'affitto sia congruo con il valore dell'immobile. Esistono infatti oggi rendite immobiliari alte che non permettono una regolare vendita immobiliare a danno di un eventuale inquilino o che nascodono "traffici" irregolari vicini all'usura.
Infine la tassazione deve essere fatta, dopo la rifirma catastaledi cui sopra, con aliquote molto diverse da oggi sapendo esattamente quanto si può pagare con i nuovi valori censiti e pertanto rilanciare l'investimento immobiliare con cifre più regolari e aggiornate per una service-tax giusta per tutti, lasciando fuori la prima casa solo dall'aliquota immobilare. Bisogna inoltre far partecipare anche l'inquilino a queste spese di" servizio" tenendo conto dell'affitto con i nuovi valri.

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