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Si è molto discusso sull'esistenza o meno nel nostro paese di una bollla immobiliare. Sebbene la situazione non sia paragonabile a quella di altri paesi come irlanda o spagna, un'analisi della voce.info ci spiega come nel primo decennio del 2000 il settore edilizio sia stato favorito da una bolla speculativa, in cui i prezzi non sono stati determinati da un incontro reale tra domanda e offerta, ma da continue aspettative di rialzo. Per far ripartire il paese sarebbe necessario adesso investire negli altri settori

Dal 1998 al 2007, l'andamento dei prezzi degli immobili è stato sempre in aumento, per una crescita totale del 71%. Ogni anno, quindi, i valori immobiliari sono aumentati del 10%

Analizzando i permessi di costruire sulla base dei dati istat, si nota inoltre come la costruzione di nuove case segue di pari passo la spinta al rialzo dei valori delle case: si costruisce non solo per esigenza reale di abitazioni, ma anche perché ci si guadagna. Nel 2005 si costruiscono oltre 300.000 nuovi appartamenti, dopo il 2007 la produzione scende invece ai livelli degli anni 90

Gli effetti della bolla immobiliare in Italia: prezzi alti, speculazione e case piccole (grafici)

Considerando come fisiologica una produzione di poco inferiore a 200mila case all'anno, si può attribuire al periodo 2000-2007 una costruzione di circa 820mila nuove case in più a causa della bolla speculativa. Molti considerano legato l'andamento dei prezzi e delle costruzioni alla crescita della domanda, dovuta ad un'esplosione demografica. Ma calcolando la popolazione in età 25-40 anni negli due decenni, si mette in evidenza come i giovani potenzialmente interessati alla casa erano circa 500-600mila. Tanto che la produzione degli anni 90 sarebbe stata sufficiente a coprire la domanda nei tre anni successivi

Gli effetti della bolla immobiliare in Italia: prezzi alti, speculazione e case piccole (grafici)

Vediamo inoltre come durante questo periodo la superficie media di un'abitazione sia dimunuita, perché quando c'è da speculare il mq si fa più caro e i costruttori cercano di massimizzare i profitti

La costruzione di nuove case si deve invece ad un fenomeno speculativo. La bolla ha quindi favorito gli investimenti nel settore edilizio, questo comparto è infatti quello a maggior dinamica inflattiva dal 1970 in avanti e si avvantaggia soprattutto negli anni 2000. Tutto il contrario di settori come agricoltura e industria, caratterizzati da un'inflazione sempre più modesta, dove la maggior concorrenza riduce la possibilità di un amento dei prezzi

Durante gli anni della bolla, gli impieghi bancari nel settore delle costruzioni rappresentavano il 60% di quelli nel manufatturiero, con una tendenza inversa: meno soldi all'industria, più soldi ai costruttori

Gli effetti della bolla immobiliare in Italia: prezzi alti, speculazione e case piccole (grafici)

E considerando che l'edilizia ha una produttività inferiore a quella manufattuiera, questo ha determinato una recessione per la produttività aggregata del nostro paese. È quindi giunto il momento, secondo l'analisi, di tornare ad investire su settori a maggiore domanda di conoscenza, sul capitale umano e le politiche pubbliche

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14 Commenti:

31 Luglio 2013, 10:28

Sebbene la situazione non sia paragonabile a quella di altri paesi come irlanda o spagna, un'analisi della voce.info ci spiega come nel primo decennio del 2000 il settore edilizio sia stato favorito da una bolla speculativa, in cui i prezzi non sono stati determinati da un incontro reale tra domanda e offerta, ma da continue aspettative di rialzo. Per far ripartire il paese sarebbe necessario adesso investire negli altri settori e ci voleva lavoce.info per dirci oggi, seconda metà del 2013, che per far ripartire il paese bisogna investire in ben altro che mattoni e calce da rivendere a 10 volte tanto. Ma la batosta vera deve certamente ancora arrivare, infatti qui si è convinti che la nostra crisi non sia peggiore di quella della spagna e, proprio per questo si farà molto poco per risollevare la nostra economia investendo come fanno tutti gli altri paesi europei, non tenendo conto tra l'altro, del fatto che il debito pubblico italiano è pari alla somma di quello della spagna, della grecia e dell'irlanda e, solo per questo si pagano 80 miliardi di euro l'anno di interessi

31 Luglio 2013, 11:37

In reply to by anonimo (not verified)

Ma non hai nient'altro da fare che essere pessimista e creare allarmismo? e' la gente come te che rovina il nostro paese.

31 Luglio 2013, 13:00

In reply to by anonimo (not verified)

Fantastico l'anonimo Mercoledì, 31 luglio 11:37, se passi a paperopoli mi ritiri la 313 che l'ho lasciata dal gommista?

31 Luglio 2013, 15:46

In reply to by anonimo (not verified)

Ma non hai nient'altro da fare che essere pessimista e creare allarmismo? e' la gente come te che rovina il nostro paese. No caro il mio povero illuso io sono realista, non pessimista e quello che penso è evidente anche ai ciechi. Se poi io creo allarmismo, quale sarebbe la visione corretta della realtà? quella descritta da Roberto carlino nell'ultima pubblicità in cui si incitano le persone a comprare case perché questo è il momento della storia in cui i prezzi sono più bassi e ben presto inizieranno a salire perché il mattone tornerà ad essere un investimento di sicuro interesse? la gente che ha rovinato il nostro paese sono coloro che di queste idiozie ci si sono riempiti la bocca e tutti i fessi che ci hanno creduto

31 Luglio 2013, 13:50

Mesi che continuoa dirlo che l'economia deve ripartire dall'azionario...continuate a credere nel mattone e sbatterete pesantemente il muso.

31 Luglio 2013, 15:44

In reply to by anonimo (not verified)

Non ho capito perchè è lecito investire e guadagnare con le azioni e riprovevole investire per il benessere della propria famiglia in immobili. Il patrimonio immobiliare invecchia e deve essere sostituito con uno nuovo . Questo genera lavoro e soddisfazione del consumatore e gettito fiscale. Così come impostato in Italia le azioni sono una truffa tanto che uno deve proprio essere stupido ad avventurarsi.

31 Luglio 2013, 17:44

Comprare case oltre la prima non ha più nessuna convenienza, e con l'inevitabile aumento della pressione fiscale sulle seconde case sarà sempre peggio. Chi le possiede si sta organizzando con gli affitti per tentare di limitare i danni, chi si trova nella condizione di dover vendere dovrà accontentarsi di quello che il mercato è disposto a pagare. Il mattone inteso come bene rifugio non esiste più.

31 Luglio 2013, 18:09

Stupidi pessimisti, la crisi non esiste..è solo psicologica...

31 Luglio 2013, 19:01

Quando mancano i schei si diventa invidiosi!!!! Riqualificare e ristrutturare con intelligenza!!!! Questo e' il compromesso che porterebbe maggiori vantaggi a tutti!!!!
Cmq se l'invidioso solito non ha i soliti schei che rimanga in affitto e non rompa i coglioni con la sua sfiga del..........

31 Luglio 2013, 23:02

In reply to by anonimo (not verified)

Quando mancano i schei si diventa invidiosi!!!! Riqualificare e ristrutturare con intelligenza!!!! Questo e' il compromesso che porterebbe maggiori vantaggi a tutti!!!! Cmq se l'invidioso solito non ha i soliti schei che rimanga in affitto e non rompa i coglioni con la sua sfiga del.......... ma che stronzate vai scrivendo? ma quali compromessi, ma per conto di chi parli? ma non ci rompere i coglioni con queste imbecillità! gli schei, come li chiami tu, mancano solo a te, a quelli che hanno ancora 30 anni di mutuo da pagare e a quegli sfigati che credono che spostare una virgola intorno a quelle poche attività che ruotano intorno a quattro mattoni possa cambiare il mondo, mentre il mondo va da tutt'altra parte. Chi ha oggi dei soldi davvero non li investe in mattoni, e chi dice che la crisi è solo psicologica pensa che in giro ci siano ancora i polli di 10 anni fa, ma si sbagli di grosso

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