Per comprendere il funzionamento del mercato immobiliare è fondamentale ricordarsi che si tratta di un incontro tra domanda e offerta, in un determinato contesto. Il mattone insomma non è come gli altri beni, per esempio un'auto, e il suo destino è legato all'incrocio di molti fattori. Persino nella stessa città troviamo chi vende, e a caro prezzo, chi si ritira e chi si reinventa.
Un servizio di "Porta a porta" ha analizzato il caso di Milano. La capitale meneghina è entrata in crisi come il resto d'Italia, eppure qui troviamo, in scala ridotta, tutta la complessità della situazione nazionale.
Per prima cosa il taglio di lusso non conosce crisi, anche spinto dagli investimenti esteri. A soffrire di più sono gli appartamenti di fascia media. E qui si assiste a un fenomeno interessante: di fronte alla svalutazione delle quotazioni, diversi proprietari, semplicemente, non vendono. Si tengono la casa e magari trovano un'altra via per produrre un reddito, come per esempio la trasformazione in bed and breakfast in vista dell'Expo e in attesa di un momento migliore.
20 Commenti:
Beh è ovvio che le cose stanno così! è come per gli altri beni di consumo: i negozi di elettronica per esempio, se non trovano acquirenti disposti a comprare a un certo prezzo, semplicemente non vendono. Qualche tempo dopo, semplicemente, falliscono. Al loro posto c'è un altro negozio di elettronica che fa vende a prezzi molto più bassi.
Anonimo 1: la casa non è un bene di consumo.
Hai ragione: e' la casa che è un bene ormai consumato.
A dire male si fa del male,mi spiego se dico sempre che mio figli e scemo diventera scemo d' avvero.
Anche l'Italia e il piu bel paese del mondo e come la casa e rimane il miglir investimento ,l'alternativa e pagere l'affitto
Impara prima a scrivere in italiano va'......
A parte il bed and breakfast, un fenomeno che in Italia non è usuale proprio per il concetto della casa che hanno gli italiani, e che i nostri politici dal dopoguerra ad oggi ci hanno fatto credere. Infatti gli italiani vivono la proprietà immobiliare come una cosa sacra e inviolabile. Tornando ai politici, gli stessi hanno fatto di tutto perché gli italiani fossero proprietari di casa - vedi incentivazioni fiscali, contributi economici e finanziari ecc. Fino al punto di arrivare ad una percentuale di proprietari di casa più alte in Europa, per poi usarla come ricatto: bravo! sei diventato proprietario di casa con tanti sacrifici. Bene, adesso prova a non pagare una multa, una imposta, una tassa...
Il vero problema che non ci sono più soldi e Le banche non fanno più mutui. Di conseguenza per la famosa legge della domanda/offerta i prezzi stanno calando.
Non vedo soluzioni nel breve periodo, se non con riforme vere e strutturali nella politica, nella giustizia e nel sistema fiscale: il tutto per far ripartire seriamente l'economia di massa. Vero volano per far uscire il mercato immobiliare da questa stagnazione.
Tornando ai politici, gli stessi hanno fatto di tutto perché gli italiani fossero proprietari di casa - vedi incentivazioni fiscali, contributi economici e finanziari ecc.
Leggila in un altro modo, più realistico e molto, ma molto meno, altruista:
I politici con le mani nelle banche hanno cercato in tutti i modi di depredare i risparmi degli italiani, rendendoli gli schiavi dei tempi moderni, creando una speculazione ad hoc che facesse presa sul debole degli italiani: il mattone.
Chi ci ha guadagnato?
Ma ovviamente i politici con le mani nelle banche, le banche, i palazzinari ammanicati con la politica.
Chi ci ha perso? ma ovviamente i polli che si sono indebitati per una vita e che pagheranno il doppio della cifra stabilita nell'atto di compravendita (già oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, impensabile da ottenere indietro nel caso di necessità di vendita).
I suddetti polli oggi, oltre ad essere ricattabili nei modi più svariati (vedi tasse comunali alle quali cambiano nome due volte al giorno) snocciolano tutti i giorni il rosario pregando di non perdere il lavoro che consente loro di continuare a ripagare profumatamente con interessi, il capitale prestato dalla banca.
A mio modo di vedere, se qualcuno spera che la politica crei un vero e proprio terremoto, a suo diretto danno, per risanare questa disperata situazione, a partire dal mercato del lavoro, io credo che questi sia veramente un povero illuso.
Il problema vero è che gli italiani dovrebbero cominciare a metabolizzare che:
1) l'atteso babbo natale che migliori le loro condizioni non esiste
2) il non pensare con la propria testa e la valutazione non realistica di ciò che succede intorno a loro porta a delle conseguenze, per loro stessi, molto gravi
Non sono d'accordo chi gli italiani devono metabolizzare dei concetti precostituiti.
Intanto perché ritengo che non siano stupidi.
E poi perché per poter cambiare le cose, bisogna cambiare noi stessi e non dare le solite colpe a chi ormai è alla frutta, tantomeno pensare che potrebbe esistere un Salvatore della patria che cambi la situazione.
Un po' come se per cambiare la propria pettinatura sì cercasse di pettinare lo specchio.
Cambiare significa essere responsabili, cercare di ottenere dalle proprie azioni le scelte e le soluzioni che ciascuno di noi ritiene che siano giuste.
Se tutti ragionassimo così (forse) le cose potrebbero cambiare.
Anche il settore immobiliare.
F.to un agente immobiliare
Infatti non sono concetti precostituiti.
Purtroppo è la drammatica e consolidata realtà che contraddistingue il belpaese: un paese di furbetti pronti ad arraffare il più possibile a partire dai politici fino al dipendente aziendale pseudomanager-caporale dell'ultima ruota del carro.
Chi vuole alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio è onesto per principio ma la sua onestà in Italia non verrà mai e poi mai premiata
Mi spiace solo per te che credi che l'onestà non verrà mai premiata.
Ma leggo in qunto hai scritto una totale sfiducia verso gli altri.
Ma probabilmente non credi in te stesso.
Chi pensa così, è generalmente frustrato e scontento della vita.
Per intenderci: è la ruota di scorta del carro.
Quello che si "adopera" quando le cose vanno male.
Ma attenzione a non cadere in questa trappola.
Hai capito che i nostri governanti vogliono che tutti la pensano come te?
Per loro diventa tutto più semplice.
Il popolo -come ho detto- non è bue, ed è ben consapevole che il cambiamento parte da se stessi. E penso che i tempi siano maturi.
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