Per comprendere il funzionamento del mercato immobiliare è fondamentale ricordarsi che si tratta di un incontro tra domanda e offerta, in un determinato contesto. Il mattone insomma non è come gli altri beni, per esempio un'auto, e il suo destino è legato all'incrocio di molti fattori. Persino nella stessa città troviamo chi vende, e a caro prezzo, chi si ritira e chi si reinventa.
Un servizio di "Porta a porta" ha analizzato il caso di Milano. La capitale meneghina è entrata in crisi come il resto d'Italia, eppure qui troviamo, in scala ridotta, tutta la complessità della situazione nazionale.
Per prima cosa il taglio di lusso non conosce crisi, anche spinto dagli investimenti esteri. A soffrire di più sono gli appartamenti di fascia media. E qui si assiste a un fenomeno interessante: di fronte alla svalutazione delle quotazioni, diversi proprietari, semplicemente, non vendono. Si tengono la casa e magari trovano un'altra via per produrre un reddito, come per esempio la trasformazione in bed and breakfast in vista dell'Expo e in attesa di un momento migliore.
20 Commenti:
Io non ho totale sfiducia verso gli altri ma sfiducia in coloro che, grazie ad un sistema che si basa sul compromesso, ci comandano a tutti i livelli.
Per la cronaca: credo in me stesso molto più di quanto pensi e a compromessi non sono mai sceso
Per far ripartire seriamente l economia di massa bisogna abbattere quelle brutte costruzioni degli anni 60 e costruire nuovamente con criteri moderni,sarebbe dinuovo un grandissimo boom economico.
Questo è il vero da fare....
Ma da noi credo sarà difficile che si attui una politica simile (è cosa intelligente!).
Venti anni fa a Parigi da un venerdì a un lunedì vidi sparire un intero isolato a poche centinaia di metri dalla torre Eiffel....palazzi storici bellissimi peraltro.
Chiesi: che è successo.
Mi risposero i passanti per niente turbati o polemici: hanno sfatto il vecchio per realizzare una nuova opera moderna.
Fatelo in centro anche in un paesino di provincia e poi li sentite...i comitati!
Non c'è speranza qua: qua abitiamo noi!
Una cosa è l'edilizia. Altra cosa è il mercato immobiliare.
Per l'edilizia si possono fare tante cose, e non abbiamo bisogno dei francesi come esempio:
Dalla ristrutturazione degli stabili esistenti, alla demolizione di edifici fatiscenti, dalla adozione di provvedimenti di risparmio energetico, alla risoluzione dei problemi su edifici prevalentemente occupati da famiglie indigenti dove le entrate non bastano a soddisfare le condizioni minime di vivibilità ecc. Ecc.
Per tutto ciò bisogna avere soldi (e tanti).
Mentre il mercato immobiliare ha una ed una sola regola: soddisfare la domanda in base alla offerta.
Oggi la domanda di immobili è molto limitata dalla situazione economica e dalla accessibilità al credito, a fronte di una offerta che sta diventando sempre più alta e disposta a trovare compromessi, pur di vendere.
Tra qualche anno con questa crisi e l`immigrazione clandestina, le vostre pregievoli case le occuperanno gli stranieri a canone 0 e voi ci continuerete a pagare le tasse.auguri
Il calo demografico avrà effetti sul prezzo delle abitazioni.
Ora i pezzi scendono per tre fattori: crisi, no muti e calo demografico, e la diminuzione dei prezzi attiene alle prime case, alle seconde ed ai locali commerciali.
Finita la crisi la riduzione dei prezzi continuerà per le prime case, che servono solo se vi sono persone che le abitano. Se, per il calo demografico, vi saranno meno persone rispetto alle case, la riduzione dei prezzi continuerà.
Confrontate l'estensione delle città e il numero di abitanti agli inizi degli anni '60 con l' estensione ed il numero di abitanti attuali.
Tenete a mente anche l numero delle abitazioni disponibili attualmente.
Considerate il numero attuale delle persone anziane (che nei prossimi anni verranno meno per vecchiaia e non occuperanno più l' abitazione) ed il numero delle persone giovani che nei prossimi anni avranno bisogno di case perché crescendo non vivranno più con genitori.
Anonino #16
Non sono completamente d'accordo con il ragionamento espresso nella sua analisi.
Il numero di immobili disponibili non può essere parametrato al numero degli abitanti ma deve essere parametrato al numero delle famiglie.
Nel 1961 il numero di abitazioni in Italia era di 14.214.000 rispetto a 13.747.000 famiglie.
Nel 2005 il numero di abitazioni sale a 28.363.000 ed a 23.600.370 quello delle famiglie.
Si stima inoltre che sempre nel 2005 le abitazioni a disposizione (seconde e terze case) risultassero di poco inferiori a 6.000.0000 (contro 1.182.000 del 1961).
Attualmente le famiglie italiane sono poco meno di 26.000.000 mentre le abitazioni complessivamente dovrebbero aggirarsi trai 29.000.000 ed i 30.000.000.
Per quanto concerne la demografia le stime ritengono che nel 2020 la popolazione italiana residente si attesterà intorno ai 63.000.000. Non è quindi previsto un decremento ma, anzi, un incremento, seppure lieve.
Va inoltre ricordato che paesi come la spagna o la francia dispongono di un numero di immobili proporzionalmente superiore per numero di abitanti a quello italiano (la gran bretagna è allineata con l'Italia ed anche la germania, con oltre 40.000.000 di abitazioni, parrebbe superare il dato italiano).
Non credo quindi che la questione demografica rappresenti un elemento determinante per esprimere valutazioni nel medio e lungo termine sull'andamento del mercato immobiliare.
Il mercato immobiliare e non solo, dal 2000 al 2007 è stato letteralmente drogato dall'immissione nel paese di capitali messi in circolo dalle banche e dalle finanziarie (vi ricordate quanti finanziamenti ad hoc pure per acquistare un telefonino??).
Questi capitali si sono ritrovati nella disponibilità delle banche italiane grazie agli investimenti operati dalle banche europee dei paesi più forti (germania, gran bretagna, ...) che avevano tutto l'interesse ad investire perchè guadagnavano di più con i nostri tassi anzichè con i loro.
Le banche italiane forti di un rischio inensistente di solvibilità (o ci pensa lo stato -edi mps - o ci penserà l'europa vedi draghi) hanno cominciato a prestare a dx e a manca, richiedendo delle credenziali sì, ma neanche tanto.
Contestualmente però l'economia italiana già in crisi ha cominciato a stagnare e poi a retrocedere, quindi stipendi fermi, disoccupazione, e di contro aumento dei prezzi in 4 parole: perdita del potere d'acquisto.
Della base certo, chi era già ricco non gli è cambiato poi tanto.
Ed arriviamo ad oggi: un disastro. Con cosa me la compero la casa, se guadagniamo in due 2400 euro, e i miei genitori più di 30.000 non mi danno (se me li danno) e devo fare un mutuo - sempre se me lo danno adesso!- per 35 anni, e devo pure mangiare e pagare le tasse?
E se ho comperato un mini a 130.000 e adesso ne volessi uno più grande, dove trovo i 40.000 euro di differenza, xhè adesso mi vale 90.000, ma ho ancora un mutuo di € 120.000 da saldare??
Altro che crisi immobiliare questa è la crisi generale, spero di essere stata abbastanza Chiara. Per chi volesse capire meglio e di più consiglio la lettura di bagnai Alberto.
Il mercato immobiliare specchio dell'economia europea in declino
Ma dobbiamo cominciare a renderci conto che ,malgrado le nostre città siano mal amministrate,ed anzi, nonstante questo,una città come Roma resta una delle più belle metropoli del mondo,di cui ,magari ,noi che ci viviamo ,non percepiamo più la magia, e l'unicità.quindi come può non costare molto di più , es. Nel suo centro storico ,ma anche i bellissimi quartieri come garbatella, pigneto, testaccio, che una città,per carità funzionlale, come berlino,o ginevra?e ci hanno pure riempito la testa col mito di New york, e poi ci vai ed è desolante...
Ci sono differenze che non possono rientrare in semplici calcoli econometrici.
Le periferie, brutte esistono dappertutto!
Ma ,cavolo, un pò di aspirazione alla bellezza,alla dignita dell'abitare!basta con questo dominio dell'efficienza,della funzionalità, che poi è un mito...
Curiamo un pò la nostra difficile, per carità, disomogeneità!cominciamo ad amre ed a rispettare noi stessi, senza sempre sentirci brutti, sporchi e cattivi...mentre gl'altri sono tutti splendidi...
per commentare devi effettuare il login con il tuo account