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Non è ancora chiaro se il telefono fisso diventerà o meno un ricordo nell'arco dei prossimi anni. È certo che l'emorragia delle utenze domestiche non sembra conoscere battute d'arresto, e risulta essere "contenuta" solo dalla possibilità di poter fruire di servizi combinati con l'adsl

In altri termini, come sottolineato da un focus su sostariffe.it, a garantire una momentanea sopravvivenza del telefono fisso sarebbero i contratti a "pacchetto", che propongono le telefonate da casa con le connessioni internet illimitate da rete fissa

Sintetiche valutazioni a parte, è oggi possibile valutare quanto affermato dall'agcom, secondo cui nel 2013 il trend di "perdita" delle utenze telefoniche fisse sarebbe peggiorato rispetto al 2012, passando da un saldo negativo di 490 mila linee a oltre 550 mila unità. Contemporaneamente, lo switch verso il traffico mobile è confermato dai dati di incremento del 25% del numero di sim in circolazione, e del 34,6% del volume dati scambiato

Anche se il mercato della telefonia fissa sta calando, con pregiudizi commerciali proprio in capo al leader, è ancora telecom Italia a detenere la maggioranza assoluta delle utenze, con una quota del 63,5% (13,5 milioni di linee fisse). Cala, ma con proporzioni meno evidenti del -2% conseguito da telecom, la quota di vodafone (- 0,1%) e wind (- 0,1%) mentre agisce in controtendenza sia tiscali (+ 0,2%) che, soprattutto, fastweb (+ 1,4%)

L'impressione è che nel futuro il calo delle utenze di telefonia fissa possa proseguire, e che possa addirittura essere accentuato dall'esplosione di alcuni segmenti come l'internet satellitare

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