Indicazioni per costruire un camino sicuro e funzionale in casa: ecco quali sono i permessi da richiedere, anche in condominio
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Coppia si riscalda davanti a un camino
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Costruire un camino in casa è un progetto affascinante che può unire gli elementi architettonici all'efficacia del riscaldamento, ma anche alla creazione di un’atmosfera accogliente. Grazie al calore naturale e avvolgente, il focolare contribuisce ad abbassare i costi energetici, soprattutto se la scelta ricade sui modelli più moderni ed efficienti, e ad accrescere il pregio e il valore della casa. 

Prima di procedere, tuttavia, è fondamentale consultare un professionista esperto di permessi, norme e sicurezza. Infatti, solo dopo aver approfondito l’analisi del contesto, i desideri di design e le funzionalità di riscaldamento il tecnico può dare conferma su quando e a quali condizioni si può costruire un camino in casa

Qual è la normativa che regola l'installazione di camini in casa

Quando si pensa a un camino, l'immagine più ricorrente è quella di un impianto tradizionale, a legna, realizzato mediante l'uso di vari materiali. Per la concreta realizzazione, tuttavia, è indispensabile consultare la normativa di riferimento del camino in casa, per evitare che ne venga fuori una costruzione non a norma o, addirittura, vietata.

Il professionista incaricato, per prima cosa, verifica l'osservanza della norma UNI 10683 la cui versione più recente, quella del 2022, regolamenta l’installazione dei camini e di tutti i sistemi di riscaldamento a biomassa al fine di garantire la sicurezza. La questione di rilievo è quella dello scarico dei fumi che devono essere evacuati a tetto. 

Camino a legna in casa
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Costruire un camino a legna in casa: norme sulla canna fumaria

Tra le misure da rispettare per costruire un camino si stabilisce anche l’altezza della canna fumaria. Quest’ultima deve superare il colmo del tetto di non meno di un metro per assicurare la corretta dispersione dei fumi ed evitare possibili riflussi. 

La misura è stata recentemente confermata dal Consiglio di Stato che, nella sentenza 7293/2024, ha stabilito che l'installazione della canna fumaria debba consentire al condotto di sporgere di almeno un metro oltre il punto più alto del tetto o, più esattamente, di 1 metro e 30 cm oltre l’estradosso della copertura. 

Un'altra norma alla quale far riferimento è il decreto ministeriale 27/2008 che stabilisce l’obbligo di installazione da parte di professionisti abilitati. Al termine dei lavori, il tecnico rilascia la dichiarazione di conformità dell'impianto alle norme. È altresì importante verificare la normativa regionale: regole differenti possono riguardare, infatti, i periodi di utilizzo dell’impianto durante l’anno oppure altri dettagli aggiuntivi. 

Quando un camino non è a norma

Di certo, la corretta installazione della canna fumaria rappresenta uno degli elementi più evidenti di un camino che possa essere qualificato come a norma. In concreto, per prima cosa è necessario chiarire di quale tipo di casa si stia parlando. 

Una casa singola ha maggiori opzioni di scelta rispetto alle possibilità di costruire un camino in un appartamento di un condominio. In entrambi i casi, è necessario sapere se la canna fumaria sia già presente oppure occorra costruirne una ex novo. 

Nel primo caso, il tecnico dovrà effettuare il lavoro di collegamento del nuovo camino rispettando i criteri di pendenza e di dimensione del canale connettivo. 

Costruire un camino in condominio: cosa c'è da sapere

Diversamente è necessario creare una canna fumaria nuova ma, se si tratta di un’unità condominiale, serve il via libera dagli altri inquilini all’unanimità o a maggioranza, a seconda della procedura prevista dal regolamento. 

Pertanto, oltre a consultare un professionista, la costruzione di un camino in un condominio anche all'ultimo piano necessita del permesso dell’amministratore e, qualora previsto dalle norme comunali, della presentazione di una pratica edilizia (CILA o SCIA). 

Tra le obiezioni che potrebbero sorgere, soprattutto se si tratta di un'installazione condominiale, rientrano quelle della nuova canna fumaria che deve presentare specifici requisiti, oltre a quelli di carattere generale, quali: 

  • la coibentazione e l’impermeabilizzazione, con un diametro di non meno di 25-30 cm;
  • l’assenza di modifiche strutturali all’edificio;
  • il rispetto del decoro dell’immobile dal punto di vista artistico e architettonico;
  • una pendenza il più possibile verticale con deviazioni contenute al di sotto dei 45°.

Quali sono i camini vietati

Qualche limitazione si riscontra in alcune regioni del Centro-Nord Italia come Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Toscana che adottano specifiche restrizioni ai comuni con altitudine non superiore a 300 metri da rispettare nella costruzione di un camino. 

Tra i divieti si ricorda l’uso di generatori a biomassa di classe di emissione a una o a due stelle, a maggior ragione se esiste già un impianto alternativo di riscaldamento all'interno dell'immobile.  

Le limitazioni riguardano principalmente i camini aperti tradizionali, i modelli a legna o a pellet di vecchia generazione e, più in generale, le stufe, le termostufe a legna e ad accumulo alimentate a biomassa. Normative restrittive di questo tipo si rendono necessarie per la scarsa efficienza degli impianti dal punto di vista energetico e per l’alto impatto ambientale, soprattutto in termini di inquinamento. 

Si può costruire un camino in casa: dove avere informazioni

Possono stare tranquilli, invece, i proprietari di immobili con dispositivi moderni, certificati e a norma, che non subiscono le restrizioni nelle regioni dove sono previste. 

In ogni caso, prima di procedere nel costruire un camino in appartamento o in una casa singola, è preferibile chiedere informazioni al Comune presso il quale sia situato l’immobile o all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA). 

Come costruire un camino in pietra

La pianificazione della tipologia di struttura, delle dimensioni e della posizione, anche rispetto all’ampiezza dell’ambiente, rappresenta la base di come costruire un camino in muratura. Deve esserci innanzitutto lo spazio per vivere il nuovo impianto e per sedersi vicino al fuoco. 

Pur con la raccomandazione di far eseguire la progettazione e i lavori a un tecnico specializzato, si possono reperire varie guide su come costruire un camino rustico. In linea generale, in un ambiente tra i 15 e i 20 m2, può essere sufficiente un camino dalla bocca larga 60 cm, di altezza pari a 50 cm e di profondità di 34 cm. 

La scelta della pietra naturale per il rivestimento esterno può ricadere tra quella leccese, quella lavica o l’ardesia. Le fasi della costruzione del camino comprendono: 

  • la preparazione della base e la creazione della struttura portante;
  • la costruzione delle colonne e della trave portante per sostenere la canna fumaria;
  • la preparazione del focolare con, all’interno, il rivestimento della zona del fuoco, ottenuto utilizzando mattoni refrattari resistenti alle alte temperature;
  • la realizzazione della cappa e della canna fumaria. 
Modello di camino a legna ventilato
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Come costruire un camino a legna ventilato

Tra le soluzioni architettoniche, si può ricorrere ai camini ventilati a legna, consistenti in strutture evolute rispetto al focolare tradizionale, sia per ragioni di praticità ed efficienza energetica, che per motivi estetici.

Non di rado, possono rappresentare la prima scelta soprattutto se non si può costruire un camino in casa o per ragioni legate alle prestazioni energetiche. Da questo punto di vista, infatti, queste strutture consentono un notevole risparmio purché si provveda alla regolare manutenzione. 

Come gli altri camini, anche questi possono essere a fuoco aperto o a fuoco chiuso. I primi sono realizzati in muratura e si caratterizzano per la presenza delle fiamme libere che contribuiscono a diffondere il calore nell’ambiente e a creare l’atmosfera intima che in tanti sognano. Quelli a fuoco chiuso, invece, prevedono lo sportello in vetro ceramico che chiude la camera di combustione. 

Gli appositi bocchettoni di cui sono dotati consentono di collegare il sistema di areazione con il camino ventilato: ciò significa che questo impianto diffonde l’aria calda in modo semplice e veloce anche in più di un locale e non in un unico ambiente. 

Quanto costa costruire un camino in casa

È scontato che chi sia interessato a questi impianti si chieda quanto costa mettere un camino in casa. Il primo consiglio da seguire è quello di consultare più imprese e professionisti qualificati che forniscono preventivi di spesa in base a vari fattori. Il costo dipende dalla tipologia di camino che si voglia installare in casa. In genere, i camini a gas sono quelli più costosi e hanno un range di spesa tra i 2.200 e i 6.800 euro. 

I materiali utilizzati per la realizzazione dei camini incidono in maniera diversa sul prezzo. La ghisa, l’acciaio e la muratura hanno, infatti, prezzi differenti. Per un modello standard di camino a legna si possono spendere tra gli 800 e i 2500 euro. Tra un polo di prezzo e l’altro indicono, inevitabilmente, l’estetica, le finiture di qualità, le dimensioni e la potenza. 

Si può risparmiare, e tanto, con un camino elettrico, il cui costo, a seconda della complessità, varia da un minimo di 35 euro a un massimo di 1.500 euro. Qualcosa in più si spende per un camino a bioetanolo per il quale si parte da un minimo di 100 euro per arrivare a 2.500 euro in base al design e alla funzionalità. 

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