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Nuda proprietà, il 52,5% vende per reperire liquidità
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Il 52,5% di chi decide di vendere con la formula della nuda proprietà lo fa per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa. E’ quanto emerge da un’analisi sulle compravendite di nuda proprietà effettuate dalle agenzie affiliate nella seconda parte del 2014 condotta dall’Ufficio studi di Tecnocasa.

Il campione esaminato evidenzia che il 65,6% degli acquisti di questo tipo è finalizzato all’investimento a lungo termine e il 34,4% riguarda l’abitazione principale. Gli acquirenti hanno un’età compresa tra 45 e 54 anni nel 31,1% dei casi, mentre i proprietari hanno un’età superiore a 65 anni nel 59,3% dei casi.

Per quanto riguarda le motivazioni che spingono i proprietari a vendere con la formula della nuda proprietà, come sottolineato, più della metà dei venditori (52,5%) lo fa per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa; nel 40,7% dei casi si cerca di migliorare la propria qualità abitativa.

Per quanto riguarda lo stato civile dei proprietari, il 49,2% è single (celibi/nubili, divorziati/separati, vedovi) e il 50,8% è coniugato. Le proporzioni sono diverse se si analizza lo stato civile degli acquirenti, infatti nel 62,3% dei casi si tratta di persone coniugate e nel 37,7% di single.

In merito poi alle tipologie abitative maggiormente scambiate con la formula della nuda proprietà, l’analisi ha mostrato che al primo posto ci sono i trilocali con il 43,5% delle preferenze, seguiti a distanza dai quattro locali con il 24,2%.

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