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Se le compravendite immobiliari registrano nel 2016 importanti aumenti, lo stesso non si può dire per l'edilizia, fanalino di coda di un comparto, quello delle costruzioni, che - secondo i dati dell'ultimo rapporto congiunturale del Cresme - ha terminato la sua fase recessiva. La domanda di nuove case è penalizzata non solo dalla presenza di uno stock immobiliare usato concorrenziale, ma anche dai cambiamenti che hanno interessato trasversalmente la società e che hanno determinato, tra le altre cose, anche la nascita di un importante mercato dell'affitto. A parlarne con idealista news è il direttore del centro di ricerche sul mondo delle costruzioni, Lorenzo Bellicini.

La costruzioni crescono, ma l'edilizia resta indietro

Una parte della risposta - spiega Bellicini- è di carattere demografico, ed è legata alla diminuzione del numero delle famiglie. Ma è anche causata dall'esistenza di una fascia della domanda ancora debole. Non potendo permettersi di acquistare una casa, questa fascia della popolazione opta per l'affitto. "Oggi la casa non è più un modello di riferimento com'èra in passato".

In uno scenario sempre più incerto e articolato ad essere penalizzato è il comparto del nuovo. "Il miondo della nuove costruzioni arriva con un'offerta localizzata in zone periferiche, che implicano una pesante mobilità. Se in passato le giovani coppie acquistavano una casa nuova e si sobbarcavano il viaggio perché potevano disporre di buoni servizi e di prezzi vantaggiosi, oggi non è più così. "Il patrimonio immobiliare offre una quota importante di usato, a prezzi concorrenziali, in zone prossime alle città".

La creazione di un importante mercato dell'affitto

Negli ultimi anni è nato in Italia un importante mercato dell'affitto, perché molti proprietari incapaci di sobbarcarsi la pesante tassazioni e i costi di manutenzione e gestione hanno deciso di metterle a reddito. " Senza contare - aggiunge Bellicini - che con la crisi la perdita di valore delle case in Italia è stata tra il 30 e il 32%.

"Le famiglie proprietarie di una seconda casa hanno cercato di venderla, ma non è stato possibile, e quindi come alternativa hanno deciso di affittarle, determinando la nascita di un consistente mercato dell'affitto anche nel nostro Paese". 

La riqualificazione del patrimonio immobiliare

"Oggi servirebbe un vero piano industriale che coinvolgesse le città e l'intero Paese per puntare verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare. C'è una fascia della domanda che non ce la fa proprio e per questa la risposta è l'edilizia convenzionata, per un'altra parte della domanda la risposta è l'affitto". 

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