
Contriariamente a quanto si pensi, il nostro Paese ha una delle tassazioni sugli immobili più vantaggiose d'Europa. Almeno per quanto riguarda le case e appartamenti di lusso. Circa l'1,7% del prezzo rispetto ad una media continentale del 3,8%. E' quanto emerge da una ricerca condotta da UHY, network internazionale che raggruppa società di consulenza fiscale, revisione e consulenza sul lavoro.
L'indagine ha preso in esame il caso di un immobile del valore di 1 milione di dollari. In Europa, il carico fiscale più pesante è in Belgio, con un esborso di oltre 113.000 euro, pari all'11,3% del prezzo. Seguono la Spagna con 80.000 euro (8%), la Francia, la Croazia, la Germania e Malta, tutte con 50.000 euro 5,0%. Meglio di Italia Irlanda (1%) e Romania, 1.500 euro (0,2%).
"In Italia l'imposizione fiscale sulle compravendite di case è molto vantaggiosa", osserva Cristiano Fasanari, partner di UHY Italia, "grazie al meccanismo che prende come base la rendita catastale e non il prezzo, come accade invece all'estero. Le rendite catastali, di recente aggiornate, sono in genere inferiori del 30-40% rispetto ai valori di mercato".
Allargando l'orizzonte fuori dal Vecchio Continente, le compravendite di abitazioni sono soggette a tassazione elevata in India (5%) e Australia (4,8%). Valori medi si riscontrano in Giappone (3,0%) e Cina (2,1). Pesi leggeri sono invece Canada (1,8%), USA (0,6) e Russia (0,3%).
Secondo una elaborazione di UHY Italy, basata su dati OCSE del 2012, il complesso dei tributi sul mattone vede in testa la Gran Bretagna dove il gettito arriva al 3,4% del prodotto interno lordo (Pil). Seguono da Francia (2,6%), Italia (1,5%), Spagna (1,0%) e Germania (0,5%). Per la Penisola l'incidenza dovrebbe essere ora scesa all'1% grazie alla recente cancellazione dell'Imu sulla prima casa (4 miliardi di euro)
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