Se le case sono l'elemento fondamentale che contraddistingue le città, in una società dove la mobilità e la transitorietà sono le parole d'ordine, oggi più che mai servono mai abitazioni in affitto. Per questo soggetti pubblici e privati devono collaborare per mettere a punto politiche di recupero dello sfitto e promozione di forme alternative di locazione, come quella a canone concordato. A dirlo è stato Gabriele Rabaiotti, assessore ai Lavori Pubblici e alla Casa del Comune di MIlano, ospite di Immonext 2018.
“Le città – ha affermato Rabaiotti – sono case, certo sono anche molto altro, ma per le città le case pur non sufficienti sono ingrediente necessario. E qui, a Milano, siamo al centro di un luogo dinamico che sta tornando attrattivo e che quindi è interessante per il mercato immobiliare”.
L’assessore Lavori Pubblici e Casa del Comune di Milano ha poi detto: “La casa è l’opportunità, ma è anche un problema. La questione abitativa è questione urbana, non esiste altrove, esiste solo nelle città, così come nelle città è speciale e particolare il ruolo del mercato immobiliare e quindi la casa è questione di politiche ed è questione di mercato”.
Ha poi aggiunto: “Nel confronto con l’Europa risultiamo in affanno anche per una riduzione della percentuale di patrimonio in affitto. Io penso che questo, se non è il principale problema, rappresenti una parte del problema del nostro Paese e delle nostre città. Per essere quindi più città non ci servono più case, ci servono più case in affitto”.
Rabaiotti ha quindi parlato di “più mobilità nell’affitto pubblico e popolare, ma anche più offerta e più articolazione sul libero mercato, in particolare dei canoni che spingono verso il basso e non verso l’alto”. L’assessore Lavori Pubblici e Casa del Comune di Milano ha affermato: “Dobbiamo rimettere in circolazione il vuoto con l’obiettivo del pieno totale. Il mercato passivo, che ha vissuto e vive delle rendite di posizione di attesa, ha segnato una battuta di arresto. Io credo che stiamo cercando un mercato diverso ed è il tempo di un mercato più coraggioso e più reattivo. Un mercato che cerca il pieno a partire dal vuoto. E non il contrario”.
Rabaiotti ha poi sottolineato: “E’ bene che ciascuno faccia la sua parte: grandi investitori, piccoli proprietari, sistema finanziario, reti dell’intermediazione, attori privati, istituzioni pubbliche. Noi stiamo recuperando gli appartamenti sfitti delle case popolari nelle periferie, stiamo tentando di farlo per poterli riassegnare dopo anni che questo stock immobiliare prezioso era uscito dalla disponibilità di chi domanda case in città. E stiamo lavorando al canone concordato, che è un canone disciplinato, regolato da accordi territoriali, che lentamente sta prendendo piede anche a Milano grazie all’accordo con alcune grandi proprietà. Se è possibile fare di più, è il tempo di farlo”.
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