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30 proposte per modificare la legge di bilancio che comprendono, tra l'altro, anche la proroga dei bonus per gli interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza antisismica degli immobili o il contrasto all'abusivismo edilizio. Sono quelle presentate da Legambiente alla Camera dei Deputati e che consentirebbero di produrre, a parità di gettito per lo Stato, un miliardo di investimenti in innovazione e riqualificazione urbana e territoriale.

Sono quattro gli ambiti di intervento proposti:

  • le concessioni, dove nella gestione di autostrade e aeroporti, di cave e acque minerali occorre ristabilire regole che garantiscano una corretta gestione di beni pubblici 
  • I cambiamenti climatici, dove si può intervenire su esenzioni dalle tasse per centinaia di milioni di Euro che oggi premiano le fonti fossili, spostando la fiscalità verso le fonti con minori impatti ambientali e l’innovazione, eliminando le barriere che oggi limitano le fonti rinnovabili e la mobilità sostenibile ed elettrica. 
  • fiscalità sull'economia circolare e le filiere locali di qualità, intervenendo sull’IVA (attualmente articolata tra il 4 e il 22%) per differenziare i diversi beni sulla base di come e dove sono prodotti in modo da premiare l’innovazione ambientale e la coesione sociale e territoriale, il Made in Italy di qualità.
  • il rilancio degli investimenti utili, fondamentali per il rilancio dell’economia, e dove la priorità deve andare agli interventi capaci di riqualificare edifici e periferie urbane, scuole, di creare nuove linee metro e tram, piste ciclabili, di adattare le città ai cambiamenti climatici, di intervenire finalmente sui problemi di acquedotti e depuratori, sui ritardi delle bonifiche dei terreni inquinati, su quelli di demolizione degli edifici abusivi.

In particolare, questo ultimo punto contiene una serie di proposte volte a migliore l'efficienza energetica degli edifici, in particolare.

  • Prorogare Ecobonus e Sismabonus per la riqualificazione energetica e antisismica dei condomini fino al 31 Dicembre 2023. In modo da dare certezze al sistema di incentivi ora che si sono finalmente risolti i problemi tecnici di accesso agli incentivi e di cessione del credito. Creare una cabina di regia interministeriale per il coordinamento delle politiche per l’efficienza energetica in edilizia, il monitoraggio dei risultati, la consultazione degli operatori con l’obiettivo di accelerare gli interventi. Entro 6 mesi dovrà presentare una proposta di revisione degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie che premi gli interventi sulla base delle prestazioni e energetiche e antisismiche raggiunte da sottoporre a consultazione pubblica.
  •  Rendere detraibili le spese di classificazione e verifica sismica degli immobili per gli edifici posti in zone 1 e 2 di rischio sismico pari al 100% in due anni, per quelli posti nelle altre zone di rischio pari al 65%, per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023 anche in assenza di interventi. Le spese per l’attestazione di prestazione energetica sono detraibili al 50% in due anni. Dal primo gennaio 2024 è obbligatorio allegare la classificazione sismica degli edifici negli atti di compravendita e nei contratti di affitto
  • Istituire un fondo di garanzia a supporto delle spese per la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici, a cui possono accedere proprietari di immobili ad uso residenziale e non residenziale, aziende dell’edilizia residenziale pubblica. Il fondo presso la Cassa depositi e prestiti, è finanziato con risorse pari a 100 milioni di Euro all’anno per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023, allo scopo di garantire tassi di interessi ridotti e una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti bancari.

Per vedere tutte le proposte e l'impatto sull'economia

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