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Bilancio positivo per il mercato immobiliare: nel 2021 il numero delle compravendite torna ai livelli pre covid. L'andamento delle transazioni è positivo nel secondo anno di pandemia, perché il virus non ha spento il desiderio di casa degli italiani. Il bilancio non riguarda solo le compravendite di abitazioni, ma anche il settore non residenziale, come certifica tra l'altro l'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, oltre agli altri uffici studi.

Andamento mercato immobiliare Agenzia Entrate

A certificare l'andamento positivo del mercato immobiliare è l'Agenzia delle Entrate che ha pubblicato le note trimestrali relative ai primi nove mesi dell'anno. Nel primo trimestre secondo la consueta analisi trimestrale dell'Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate (OMI) le transazioni di abitazioni registrano un +38,6%, segnale di un mercato che ha voglia di riprendere a correre specie se paragonato ai duri mesi del lockdown. Nel primo trimestre dell'anno sono 45mila in più le abitazioni scambiate rispetto all'analogo trimestre del 2020. Nel I trimestre 2021 le compravendite sono anche superiori a quelle del I trimestre del 2019 (quasi 24mila unità in più, pari a +17%)

Numero compravendite immobiliari nel II 2021

Anche il secondo trimestre 2021 fa registrare una crescita accentuata dei volumi di compravendita del settore residenziale. Da aprile a giugno 2021 il volume di compravendite di case è aumentato del 73,4% rispetto al 2020, con un numero totale di scambi che tocca quota 201.492.

I tassi tendenziali continuano, anche in questo trimestre, a mostrare una crescita più marcata nei comuni non capoluogo (+81,6%, con circa 62 mila abitazioni compravendute in più rispetto al secondo trimestre del 2020 e +31,3%, con quasi 33 mila rispetto al secondo trimestre del 2019). Anche i dati relativi alle principali città evidenziano una variazione molto positiva nel suo complesso, con oltre 11mila abitazioni acquistate in più rispetto al secondo trimestre del 2020 (+54,6%) e, come per il dato nazionale, la crescita si rileva anche nei confronti del 2019 (+13,9%).

Mercato immobiliare terzo trimestre 2021

Continua a correre il mercato immobiliare nel III trim del 2021. Le transazioni sono cresciute del 21,9% rispetto allo stesso trimestre del 2020, con un totale di oltre 172mila abitazioni compravendute. Rispetto al 2019 la crescita è del 25%. La crescita degli scambi rispetto al 2020 riguarda tutte le aree geografiche del Paese, con tassi tendenziali nettamente positivi, con il massimo rialzo nei comuni capoluogo del Centro, dove gli scambi hanno raggiunto un tasso di circa il 30%, e il minimo nei capoluoghi del Sud, con +14,5%.

Andamento compravendite immobiliari secondo gli esperti

Anche gli esperti dei franchising e degli uffici studi certificano una ripresa del mercato residenziale delle compravendite per il 2021. Secondo l'ufficio studi di Gabetti nel 2021  dati del primo semestre hanno infatti segnato una crescita del 20% rispetto ai dati pre-pandemia, del 2019, - ha dichiarato Marco Speretta, direttore generale Gruppo Gabetti. - Per il secondo semestre del 2021 ci aspettiamo una crescita delle compravendite, supportata da una politica della BCE favorevole, dai vantaggi fiscali previsti dal Superbonus 110% e dagli altri incentivi introdotti dalla Legge di Bilancio”.

Secondo Scenari Immobiliari, il 2021 si chiude per il mercato immobiliare con un fatturato di oltre 123 miliardi di euro, in crescita dell’8,7 per cento rispetto al 2020. L’andamento positivo è stato trascinato dal settore residenziale che ha avuto un incremento di dieci punti percentuali. E’una crescita dovuta esclusivamente agli scambi, aumentati sia nel numero che nel peso degli appartamenti più grandi e costosi.

Positivo anche il bilancio e le previsioni di Nomisma. Le previsioni per il mercato residenziale dei prossimi anni sono coerenti con il clima di miglioramento e fiducia in atto. Le compravendite torneranno intorno alle 600mila nel 2021, per raggiungere le 651 mila nel 2023, recuperando i livelli previsionali del 2019.

Secondo il consueto Sentiment sul mercato residenziale dell'Ufficio Studi di Fimaa, il mercato delle abitazioni è in piena ripresa. Nei primi nove mesi dell'anno le compravendite sono state 162mila in più di quelle realizzate nell'analogo periodo del 2020.

Comparto non residenziale

Dopo il calo dei volumi compravenduti dell’intero settore non residenziale del 16,9% nel primo trimestre 2020, infatti, il primo trimestre 2021 ha segnato un’espansione superiore al 50%. Una dinamica analoga caratterizza il segmento terziario commerciale, che rappresenta quasi il 60% dell’intero settore. Nel secondo trimestre 2021, il settore terziario-commerciale fa segnare un sostanziale raddoppio dei volumi di compravendita rispetto al 2020 e si registra un deciso balzo in avanti del 34,2% anche nei confronti dell’anno precedente (2° trimestre 2021 rispetto a 2° trimestre 2019).

Nel terzo trimestre 2021, l’incremento dei volumi compravenduti rimane sostenuto, traducendosi in tassi di crescita elevati sia rispetto al 2020 (+26,9%), sia, soprattutto, rispetto al 2019 (+33,7%), a conferma di una dinamica piuttosto solida.

Agenzia delle entrate quotazioni immobiliari 2021

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato anche le quotazioni immobiliari relative al primo semestre del 2021. I valori forniscono, per ciascuna zona Omi, i valori di compravendita e di locazione espressi in euro per metro quadro di abitazioni, negozi, uffici e capannoni. La banca data è consultabile collegandosi al link Schede - Osservatorio del Mercato Immobiliare - Quotazioni immobiliari - Agenzia delle Entrate

Previsioni mercato immobiliare 2022 secondo gli Agenti

Secondo il sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni, tra gli agenti immobiliari si amplia la differenza tra la quota di coloro che ritengono che l’epidemia induca nel complesso un’espansione nella domanda di abitazioni e quella di chi si attende un impatto negativo (a 35 punti percentuali da 29,5). L’impatto della pandemia sulla domanda di abitazioni si estenderebbe almeno fino alla metà del 2022 per oltre il 70% degli agenti che si attendono effetti di stimolo alla domanda (dal 64,2%).

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