
Una quietanza di pagamento è un documento che il creditore rilascia al debitore, come evidenza dell’avvenuto pagamento di una fattura.
Occorre ricordare che, per tutte le fatture dotate di timbro o altra evidenza dell’avvenuta quietanza, è essenziale abbinare alle stesse il modulo Dichiarazione di pagamento tracciabile.
Scopriamo dunque tutto quello che c’è da sapere sulla quietanza di pagamento, le sue caratteristiche e le modalità di rilascio.
Quietanza di pagamento: cos’è e quando si utilizza

La quietanza di pagamento, detta anche “liberatoria”, è un documento scritto rilasciato dal creditore al debitore che certifica l’avvenuto pagamento di un determinato importo. In termini giuridici, si tratta di una prova documentale precostituita. Ogni debitore ha diritto, una volta saldato il debito e sotto esplicita richiesta, ad ottenere la relativa quietanza.
Un requisito fondamentale affinché la quietanza risulti valida è che questa riporti la firma autografa del creditore, prova concreta dell’esecuzione di un’obbligazione.
A differenza dell’attestazione di pagamento, che per l'appunto attesta il saldo parziale o totale di una fattura, la quietanza è la certificazione con cui il creditore solleva il debitore da future obbligazioni.

Oltre alla quietanza di pagamento, a cui solitamente si ricorre quando si hanno svariate fatture da pagare, si parla anche di fattura quietanzata: quest’ultima, esattamente come accade per la quietanza, costituisce una prova di pagamento con cui si certifica che il creditore non potrà avanzare ulteriori pretese nei confronti del debitore.
È essenziale ricordare che la scritta “pagato” riportata su fatture, ricevute e bolle non possiede alcun valore giuridico. Al contrario, è necessario che queste presentino la dicitura “per quietanza”, imprescindibilmente accompagnata dalla firma del creditore.
Quietanza di pagamento: modello F24
La conservazione della quietanza di pagamento di un modello F24 consente di certificare l’avvenuto pagamento telematico (tramite modello F24) di tasse erariali, imposte comunali o di contributi previdenziali.
In questo caso, la quietanza di pagamento viene rilasciata dall’Agenzia delle Entrate o dall’Istituto bancario, in base allo strumento di pagamento impiegato.
Il documento elettronico, definibile come “F24 quietanzato”, viene custodito dall’Agenzia delle Entrate all’interno del cassetto fiscale del contribuente e accerta l’avvenuto pagamento dell’obbligazione tributaria in oggetto.

Occorre sapere che le quietanze F24 sono disponibili dal quinto giorno lavorativo successivo all'estinzione del debito. Una volta effettuato l’accesso al proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile scaricare dalla sezione versamenti tutti i modelli F24 versati a partire dal 1998.
Tra i documenti disponibili è possibile trovare la quietanza di pagamento di IMU, Tari, Tasi, Irpef, Iva, ecc.
Si ricorda inoltre che, dal 1º gennaio 2020, il modello F24 Elide ha totalmente sostituito l’F23 per quanto concerne il pagamento dell’imposta ipotecaria, dell’imposta di bollo e delle sanzioni riguardanti i servizi di aggiornamento dei registri immobiliari ed il rilascio di certificati.
Rilascio della quietanza di pagamento: quando è obbligatorio?
La quietanza deve essere emessa obbligatoriamente quando il pagamento dell’importo dovuto avviene in contanti.

In genere, questo documento viene rilasciato nel momento in cui viene pagato il canone di un affitto, o ancora quando vengono incassati assegni e cambiali. In questo modo, il debitore viene giuridicamente liberato da qualunque obbligazione nei confronti del creditore.
Al contrario, il rilascio della quietanza non è obbligatorio per i pagamenti effettuati tramite mezzi tracciabili. Ciò significa che per le obbligazioni pagate con carta, assegno o bonifico, la quietanza di pagamento deve essere esplicitamente richiesta al creditore, il quale non può sottrarsi al suo rilascio.

Quietanza di pagamento: il modello e i dati obbligatori
Risulta essenziale distinguere tra due tipologie di quietanze:
- Quietanza parziale, chiamata anche “ricevuta a fronte di acconto”: libera il debitore esclusivamente per l’importo dell’acconto pagato;
- quietanza totale, che riguarda l’intero pagamento previsto: in questo documento viene dichiarata da parte del creditore la ricezione dell’intero importo previsto.

Affinché il documento abbia un’effettiva validità giuridica, è necessario che venga presentato in forma scritta.
La quietanza di pagamento può essere redatta in carta libera nella forma di atto pubblico, ma anche come dichiarazione ricevuta da notaio o da qualsiasi altro pubblico ufficiale legittimato a conferirle pubblica fede ex art. 2699 c.c.
È inoltre importante sapere che una quietanza viene considerata inefficace qualora subentri il fattore della violenza: in questo caso, il creditore ha diritto di agire in giudizio per poter così ottenere una dichiarazione di inefficacia del documento.
Una quietanza di pagamento deve riportare obbligatoriamente i seguenti elementi:
- generalità del debitore e del creditore;
- valore dell’importo saldato;
- causale di compilazione, esposta in maniera esaustiva (ad esempio, un contratto, un prestito…);
- data del pagamento;
- esplicita liberazione del debitore da ulteriori obbligazioni;
- firma del creditore;
- data di emissione della quietanza.
Per compilare correttamente una quietanza di pagamento, è possibile fare riferimento al seguente modello:
Spett.le/Egr. Sig. _______ OGGETTO: Quietanza di pagamento Io sottoscritto _______, residente in _______, Via _______ n. _______, dichiaro di ricevere dal Sig./Sig.ra _______ la somma di euro _______ erogata con (specificare la modalità di pagamento), a parziale/totale soddisfacimento del mio credito risultante dal contratto _______ stipulato in data _______. (In caso di pagamento parziale) Specifico che tale somma mi viene corrisposta a titolo di acconto sul maggior importo di euro _______. (In caso di pagamento totale) Detto pagamento estingue ogni ulteriore debito riferito al suindicato contratto, per cui dichiaro di non avere null’altro a pretendere dal Sig./Sig.ra _______. Distinti saluti Luogo e data Firma |
Il creditore che firma per quietanza è sollevato dal pagamento delle spese di compilazione del documento, che spettano invece al debitore che ne fa richiesta.
È infatti necessario, per gli importi superiori a euro 77,47, che la quietanza di pagamento venga accompagnata da una marca da bollo di euro 2,00.
Fattura elettronica e quietanza di pagamento: le differenze
Per quanto i due documenti risultino piuttosto simili tra loro, la quietanza di pagamento e la fattura elettronica si differenziano per una caratteristica fondamentale: la quietanza permette di giustificare acquisti e transazioni senza dover aprire o possedere una partita IVA. Ciò esenta il creditore dall’indicare l’IVA applicabile alla transazione.

Un’ulteriore differenza risiede nel fatto che la numerazione progressiva è obbligatoria per le fatture elettroniche, mentre per quanto riguarda le quietanze il suo inserimento è facoltativo.
Va tuttavia ricordato che, affinché la quietanza abbia un’effettiva validità giuridica, è necessario che riporti tutti gli elementi obbligatori, tra cui i dati dei soggetti coinvolti e l’importo saldato.
Le persone hanno anche chiesto
Dopo aver chiarito gli aspetti fondamentali della quietanza di pagamento, ecco alcune risposte alle principali Faq sul tema:
Come avere la quietanza di pagamento?
Per ottenere la quietanza di pagamento è necessario effettuare l’accesso al proprio cassetto fiscale e cliccare sul menù laterale sinistro. All’interno della voce “Dati dei versamenti” è possibile visionare e scaricare i dati dei versamenti e delle quietanze dei modelli F24.
Come si dice quando una fattura viene pagata?
Quando una fattura viene pagata viene chiamata “fattura quietanzata” e per avere validità giuridica deve necessariamente riportare la dicitura “per quietanza” e la firma del creditore.
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