
È partita la demolizione dell’ex centro direzionale Alitalia di Muratella, a Roma, nel Municipio XI. Il progetto di riqualificazione dell’intera area, circa 106.756,00 mq, prevede l’abbattimento di quattro edifici abbandonati da anni e la realizzazione di circa 1.300 unità abitative, di cui 320 destinate alla locazione a canone calmierato per l’edilizia sociale; un plesso scolastico (primaria e secondaria) con auditorium; un supermercato e di attività commerciali di vicinato; un sistema della mobilità che incentivi l’uso dei mezzi pubblici e la condivisione dei mezzi di trasporto (bikesharing, car-pooling e car-sharing). Si procederà, inoltre, alla valorizzazione ambientale dei luoghi, con la creazione di nuove aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, in stretta connessione con la Riserva Naturale Regionale Tenuta dei Massimi.
Le operazioni per la demolizione degli edifici B-C-D-E dell’ex centro direzionale Alitalia dureranno circa 18 mesi, mentre l’investimento per la realizzazione di abitazioni, scuola e servizi prevede un investimento del valore di circa 300 milioni di euro complessivi.
Gualtieri: “Il processo di rigenerazione urbana di Muratella realizza edilizia di qualità”
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha spiegato: “Qui a Muratella abbiamo messo in atto un altro processo di rigenerazione urbana molto significativo che non consuma nuovo suolo, ma elimina un ‘relitto urbano’ e realizza edilizia di qualità con tutti gli standard energetici e ambientali più avanzati, unendoli a un contesto di servizi: una scuola, un auditorium, una piazza, percorsi ciclopedonali, verde urbano”.
Veloccia: “350 appartamenti saranno affittati a 5 euro al metro quadro”
L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha precisato: “Si tratta di un’operazione di rigenerazione complessiva del quadrante che avviene dopo la possibilità data agli abitanti di Muratella di trasformare le loro case in case di proprietà. Il quartiere sta cambiando pelle da molti punti di vista. Inoltre, 350 appartamenti saranno affittati a 5 euro al metro quadro: una scelta dal grande impatto sociale per venire incontro alle giovani coppie e a quelle persone che non possono permettersi di comprare casa sul mercato libero. La demolizione sarà controllata: cemento e ferro verranno in parte riutilizzati, nel segno dell'economia circolare”.
Cosa prevede il progetto
Il progetto prevede la realizzazione di un comparto edilizio e di aree pubbliche. Nel dettaglio, il progetto relativo al comparto edilizio, prevede la realizzazione degli edifici residenziali e commerciali e delle opere pubbliche di urbanizzazione secondaria (plesso scolastico con auditorium); il progetto relativo alle aree pubbliche da riqualificare comprende interventi su aree a verde, infrastrutture stradali e parcheggi (opere di urbanizzazione primaria).
Come spiegato da una nota, il comparto edilizio si articolerà attorno a una piazza pedonale: sarà attraversato da un percorso ciclo-pedonale centrale che si snoda lungo la zona a servizi (plesso scolastico ed auditorium), servirà le unità di edilizia residenziale libera e sociale e raggiungerà la piazza che ospita negozi di vicinato, pubblici esercizi e spazi ludico-sportivi.
La storia dell’ex centro direzionale Alitalia
L’ex centro direzionale Alitalia è stato inaugurato nel 1991. All’epoca si trattava di un centro direzionale all’avanguardia con cinque edifici collegati tra loro da una serie di tunnel, grazie ai quali ci si poteva spostare da una palazzina all’altra restando sempre all’interno delle strutture. Al suo interno c’erano anche due auditorium, una sala stampa, una mensa per oltre 1000 persone, parcheggi per oltre 3000 posti auto e la ricostruzione parziale di una cabina di aereo e il simulatore di volo di un B747 con pannello di comando esterno.
L’ex quartier generale della vecchia compagnia di bandiera Alitalia versa in uno stato di abbandono da quindici anni. In seguito alla crisi che l’ha colpita, nel 2002 l’Alitalia ha venduto il complesso ad una holding immobiliare, restando in affitto fino alla fine del 2008, quando il centro direzionale è stato dismesso completamente, ad eccezione della palazzina A che è stata riutilizzata come sede di uffici da alcune multinazionali. Il centro oggi versa in uno stato di completo abbandono e degrado anche a causa degli incendi che tra il 2019 e il 2020 hanno coinvolto alcune palazzine del compendio.
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