
Il Piano casa per chi si sposta per lavorare richiesto dalla Confindustria, a quanto pare, sarà nella manovra 2025. La conferma è arrivata al Corriere della Sera da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha affermato: “Stiamo lavorando su questa misura perché la volontà è di farla entrare in manovra, insieme con il rifinanziamento della legge Sabatini e dei contratti di Sviluppo”.
Il Piano casa richiesto dalla Confindustria
Con la sua relazione illustrata in occasione dell’assemblea di Confindustria del 18 settembre 2024, il presidente Emanuele Orsini ha sottolineato: “In una fase storica completamente diversa dalle precedenti, sono certo che la tutela dell’industria, della manifattura e della coesione sociale debbano andare di pari passo. Occorre avere una grande attenzione da parte di tutti alle condizioni di vita di ciascuno, per accorciare le distanze, includere, e non farsi travolgere dalla frenesia dei tempi nuovi. Questa è la motivazione fondamentale alla base di un progetto che mi sta a cuore: il Piano Straordinario di Edilizia per i lavoratori neoassunti. Rappresenta il modo concreto di rispondere ad un bisogno primario: la casa, quale bene fondamentale per affrontare dignitosamente la propria vita e costruire un futuro”.
Il presidente della Confindustria ha quindi spiegato: “Noi tutti sappiamo che uno dei maggiori ostacoli per reperire nuovi occupati è la scarsità di abitazioni a un costo sostenibile. L’idea che abbiamo proposto – e che il Governo ha accolto – è di costituire un tavolo congiunto che coinvolga anche l’Ance, l’Anci, le assicurazioni, le banche, la Cassa Depositi e Prestiti, i fondi immobiliari e i fondi pensione, per studiare insieme le migliori formule di garanzie finanziarie, così da consentire a ‘fondi pazienti’ di poter attuare i progetti garantendo un canone sostenibile. Di questo ringrazio la Presidenza del Consiglio e tutto il Governo, con cui sono già in corso le interlocuzioni per valutare tutti gli aspetti connessi all’attuazione del progetto e alla sua fiscalità”.
Concludendo: “Sono convinto che questo Piano sia fondamentale per ripristinare quell’ascensore sociale, base della fiducia e della spinta stessa alla natalità, che ha fatto correre il Paese in altre fasi della seconda metà del secolo scorso”.
Il Piano casa in manovra
Secondo quanto precisato dal ministro Urso al Corriere della Sera, le fasi per avviare il Piano casa per chi si sposta per lavorare saranno due. La prima fase sarà transitoria e sarà finalizzata a “supportare fiscalmente le assunzioni di chi deve spostarsi e prendere una casa in affitto”. La seconda fase sarà invece strutturale e sarà volta a “favorire la costruzione di alloggi per i lavoratori da parte delle aziende, mettendo a disposizione aree del demanio e semplificando le procedure”.
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