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Comodato, chi paga le tasse sulla casa?

Il contratto di comodato d'uso è molto utile soprattutto quando si vuole mettere a disposizione di un familiare un immobile. Un contratto sempre gratuito anche se soggetto a registrazione, ma chi paga le tasse sulla casa in questione, come l'ici e l'irpef?

Poichè il contratto di comodato è soggetto agli articoli 1803 e seguenti del codice civile, produce effetti obbligatori e non reali. Ossia: il comodatario è il titolare di un diritto personale di godimento e non di un diritto di proprietà. A detenere il bene immobile, dunque, è sempre il comodante. E sarà questi a pagare le imposte sui redditi

L'immobile, infatti, al di là della percezione, concorre a formare il reddito del comodante, che possiede l'immobile, quindi il comodatario resta estraneo al prelievo tributario. La casa data in comodato, va equiparata ad un immobile tenuto a disposizione, quindi il proprietario ha l'obbligo di dichiarare la rendita catastale aumentata

Imposta di registro
Il contratto di comodato di beni immobili va comunque registrato in termine fisso e assoggettato a imosta in misura fissa (168 euro)

Imposta di bollo
Su questo tipo di contratto si applica l'imposta di bolla in misura pari a 14,62 euro per ogni foglio

Ici
Anche ai fini dell'applicazione dell'ici il soggetto passivo è il comodante. Ma cosa succede se il proprietario prima di concedere l'immobile in comodato aveva diritto a non pagare l'ici in quanto dichiarava quello stesso immobile come prima casa? all'inizio non era possibile, da parte dei comuni, assimilare all'abitazione principale l'unità immobiliare abitativa concessa in uso gratuito a un familiare in quanto, in tal caso, non vi era identità tra il soggetto obbligato al pagamento dell'imposta e il soggetto dimorante abitualmente nell'unità stessa. Il potere di assimilazione è stato previsto successivamente, con una disposizione in virtù della quale ciascuna amministrazione comunale può considerare – con apposita norma regolamentare o deliberazione – abitazioni principali, con conseguente applicazione dei relativi benefici (esenzione, detrazione, aliquota ridotta), quelle concesse in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale

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2 Commenti:

12 Luglio 2010, 12:44

Beh, mi sembra giusto. Se è un "favore" le spese non può che pagarle il vero proprierario

stellalpina
5 Marzo 2011, 9:22

Buongiorno ,io abito in comodato d'uso presso l'immobile di proprietà dei miei genitori ,dovrò apportare delle modifiche e il costo non è indifferente un domani però dovrò dividere questo immobile per eredità con mio fratello tranne il capitale da me speso per ristrutturazione . Vorremmo dunque fare una scrittura privata nel quale si dichiara che i miei genitori e mio fratello acconsentono a farmi eseguire i lavori e se un domani per qualsiasi motivo vendita, o eredità il capitale speso mi verrà riconoscito .potete aiutarmi ad impostare una scrittura privata .Grazie

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