Il ministro del lavoro Enrico giovannini ha detto che l'occupazione è tornata a salire e che il governo ha investito cinque miliardi per rilanciarla, ma ecco arrivare subito la doccia fredda della cisl. Nel monitoraggio dell'osservatorio industria e mercato del lavoro, il sindacato ha fatto sapere che 208.283 lavoratori coinvolti in cassa integrazione straordinaria e in deroga sono a rischio
Se martedì 14 gennaio il ministro gioavannini, parlando in un'audizione alla commissione lavoro del senato, ha detto che "nel terzo trimestre 2013 per la prima volta dopo 5 trimestri il saldo tra nuovi contratti di lavoro e cessazioni è attivo" e ha spiegato che "nei sette mesi di governo sono stati investiti sulle politiche attive e passive del lavoro oltre 5 miliardi di euro in più di quanto previsto a legislazione vigente", facendo ipotizzare un futuro più roseo sul fronte occupazione, ecco arrivare oggi l'analisi della cisl che mostra una situazione più complicata
Secondo le stime della cisl, nei primi undici mesi del 2013 i lavoratori che hanno presentato la domanda per sussidi di disoccupazione e mobilità sono stati 1.949.570, con un aumento del 32,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il sindacato ha poi sottolineato che i 208.283 posti a rischio sono "in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno", ma ha anche evidenziato il fatto che si tratta di una cifra ancora pericolosamente alta, "in concreto il numero è più elevato, considerando che una parte dei lavoratori in cassa integrazione ha un contratto part-time e che la cassa integrazione non sempre è a zero ore". Le vertenze ancora aperte al ministero dello sviluppo economico all'inizio del 2014, inoltre, sono 159 per circa 120mila lavoratori coinvolti
1 Commenti:
Le solite balle di giovannini!!!!ma che si vergogni!!!
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