Chi non opta per il regime alternativo della cedolare secca, normalmente deve adeguare il canone di locazione all'indice dei prezzi al consumo istat. Ad agosto 2014 la variazione rispetto all'anno precedente è negativa, ma, come fa sapere confabitare, questo non comporta una diminuzione dei canoni di locazione
L'indice ai prezzi al consumo per adeguare periodicamente i valori monetari. Ad esempio gli affitti, è quello delle famiglie di operai e impiegati (foi) al netto dei tabacchi. Tale indice si pubblica sulla gazzetta ufficiale, ma è reperibile anche sul sito dell'istat
Ad agosto 2014
Indice generale foi 107,5
Variazione % rispetto al mese precedente +0,2
Variazione % rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,1
Variazione % rispetto allo stesso mese di due anni precedenti +1,0
"Per la terza volta la variazione dell'indice dei prezzi al consumo rilevata dall'istat- dice confabitare in un comunicato- è stata negativa, la prima fu nel 1959 e la seconda nel 2009, e non influisce sui canoni di locazione"
"La scelta più opportuna- dichiara l'associazione dei proprietari immobiliari- è quella di mantenere gli stessi importi dell'anno scorso, ovvero di non praticare adeguamenti. La richiesta che la variazione istat non comporti un aggiornametno in diminuizione del canone è assolutamente infondata"
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