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La commissione lavoro della camera ha dato il via libera all'emendamento del governo al jobs act sull'articolo 18. Ecco cosa cambia

Diritto al reintegro - il diritto al reintegro nel posto di lavoro sarà limitato ai licenziamenti nulli e discriminatori e "a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato"

Licenziameti economici - per i licenziamenti economici non ci sarà la possibilità del reintegro, ma ci sarà "un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio"

Impugnazione licenziamento - in tutti i casi per l'impugnazione del licenziamento verranno previsti "tempi certi"

Con l'emendamento al jobs act il governo recepisce direttamente nel testo della delega le decisioni sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori assunte nel corso della direzione del pd del 29 settembre

Secondo quanto previsto dal calendario dei lavori alla camera, la discussione sul jobs act si concluderà entro il 26 novembre. Il disegno di legge delega sul lavoro e sugli ammortizzatori sociali e i successivi decreti legislativi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in gazzetta ufficiale, superando la vacatio legis dei 15 giorni

Il presidente del consiglio, Matteo renzi, ha fatto sapere: "quando la cortina fumogena del dibattito ideologico si abbasserà, vedrete che in molti guarderanno al jobs act per quello che è: un provvedimento che non toglie diritti, ma toglie solo alibi. Toglie alibi ai sindacati, toglie alibi alle imprese, toglie alibi ai politici"

 

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